Creato da principessa_cali il 26/04/2005
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I miei occhi cambiano colore al variare del tempo…
spesso riflettono il colore del cielo…
verde… azzurro… grigio… con strane venature gialle, quasi dorate.

Le mie mani sono lunghe con le dita affusolate…
la pelle dei polpastrelli della stessa consistenza delle labbra
possono sentire e parlare con un lieve tocco…

Non sento con le orecchie come tutte le creature…
ma ho un qualcosa di nascosto al centro del mio petto
che ad ogni suono udibile o non udibile sussulta e vibra…

Non ho pelle ne protezione alcuna…
ogni emozione mi investe e mi attraversa
in un vortice che sconquassa e devasta… come un fiume in piena.

Le note del mio spartito si staccano dal foglio
mi entrano dentro passando da ogni poro… dalle orecchie, dai buchi del naso…
per poi uscire sottoforma di un filo di fiato dalle labbra socchiuse.

Il resto non ha nome…

…è tutto ciò che ho…

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Preghiera Silenziosa "La semplice arte di benedire"

Post n°426 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da principessa_cali

Al risveglio,benedite la vostra giornata, poiché essa trabocca già di una abbondanza di beni cui la vostra
benedizione permetterà di manifestarsi. Poiché benedire significa riconoscere il bene infinito che è parte
integrante della trama stessa dell’Universo, e che attende solo un segno da noi per manifestarsi.

Incrociando le persone per strada, sul bus, nel vostro posto di lavoro, benedite tutti.

La pace della vostra benedizione sarà la compagna del loro cammino, e li circonderà come una luce profumata.
Benedite coloro che incontrate nella loro salute, nel loro lavoro, nella loro gioia, nella loro relazione con se stessi
e con gli altri. Benediteli nella abbondanza e nelle loro finanze. Benediteli in tutti i modi che potete concepire,
poiché tali benedizioni non solo seminano semi di guarigione, ma, un giorno, germoglieranno come altrettanti
fiori di gioia negli spazi aridi della vostra vita.

Quando passeggiate, benedite il vostro villaggio o la vostra città, coloro che la governano e i suoi insegnanti,
le sue infermiere e i suoi spazzini, i suoi preti e le sue prostitute. Nell’istante stesso in cui qualcuno esprime
la pur minima aggressività, collera o mancanza di bontà nei vostri riguardi, rispondete con una
benedizione silenziosa. Beneditelo totalmente, sinceramente, gioiosamente, poiché tali benedizioni sono
come uno scudo che vi protegge dai misfatti dovuti all’ignoranza, e devia la freccia che vi è stata lanciata.

Benedire significa desiderare e volere incondizionatamente, totalmente e senza riserva alcuna il bene
illimitato per gli altri e per gli avvenimenti della vita, attingendo alle fonti più profonde e più intime
del nostro essere. Ciò significa onorare e considerare con meravigliato stupore ciò che è sempre un
dono del Creatore, quali che siano le apparenze.

Benedire tutto e tutti, senza alcuna discriminazione, costituisce la forma ultima del dono, poiché coloro
che benedite non sapranno mai da dove viene questo raggio di sole che improvvisamente attraversa le
nubi del loro cielo, e voi sarete raramente testimoni di questa luce nella loro vita.

Quando, nella vostra giornata, qualche avvenimento inatteso sconvolge voi e i vostri piani, scoppiate in
benedizioni, poiché la vita sta per insegnarvi qualcosa, anche se la sua coppa può sembrarvi amara.
Poiché questo avvenimento che vi sembra così indesiderabile, di fatto lo avete suscitato voi, per apprendere
una lezione che vi sfuggirà se voi esitate a benedirla. Le prove sono delle benedizioni nascoste,
e coorti di angeli sono al loro seguito.

Benedire significa riconoscere una bellezza onnipresente e nascosta agli occhi fisici.

E’ attivare la legge universale della attrazione che, dal fondo dell’Universo, porterà nella vostra vita
esattamente ciò di cui avete bisogno nel momento presente per crescere, progredire e riempire la coppa
della vostra vita.

Quando passate davanti a una prigione, benedite i suoi abitanti nella loro innocenza e nella loro libertà,
nella loro bontà e nella purezza della loro essenza e ancora nel loro perdono incondizionato.
Poiché si può essere soltanto prigionieri della immagine che si ha di sé stessi, e un uomo libero può
camminare senza catene nel cuore di una prigione, così come i cittadini di un paese libero possono
essere prigionieri quando la paura si rannicchia nei loro pensieri.

Quando passate davanti a un ospedale, benedite i suoi pazienti nella pienezza della loro salute, poiché
nella loro sofferenza e nella loro malattia, questa pienezza attende solo di essere scoperta. E quando
vedete una persona in pianto o apparentemente spezzata dalla vita, beneditela nella sua vitalità e
nella sua gioia: poiché i sensi ci presentano solo l’inverso dello splendore e della perfezione ultimi che
solo l’occhio interiore sa percepire.

E’ impossibile benedire e giudicare allo stesso tempo. Dunque mantenete in voi questo desiderio di
benedire come una incessante risonanza interiore e come una perpetua preghiera silenziosa, così
voi sarete tra coloro che diffondono la pace,e un giorno, voi scoprirete dappertutto il volto stesso di Dio.

P.S. E, soprattutto, non dimenticate di benedire questa persona meravigliosa, totalmente bella
nella sua vera natura e pienamente degna di amore che VOI siete!

Pierre Pradervand

 

 
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