AREA PERSONALE
MENU
Post n°64 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da ael_94
Mi chiese con lo sguardo rivolto verso il tramonto. Ed io intanto pensavo che quelle stelle che aveva al posto degli occhi avrebbero potuto prendere il colore del cielo, un giorno o l'altro...Mi girai verso di lui con un enorme punto interrogativo piazzato in mezzo alla fronte. Lui aveva quel sorriso beffardo e maligno di quando cercava di fregarmi. Sorrisi anch'io, accettando l'ennesima sfida. Sapevo che se fossi restata in silenzio ad aspettare avrebbe risposto per me, e allora avrei capito che la sfida era iniziata. Stava a me metterlo nel sacco con le sue stesse parole. La risposta non tardò ad arrivare, proprio come immaginavo.
"Amici? Mai. "
D'accordo, adesso toccava a me.
"Amanti? Naaah! Sappiamo bene entrambi che non siamo disposti a rischiare così tanto, a farci ferire, a farci fregare dall'amore..."
Credevo quasi d'aver vinto: non avrebbe conosciuto altri termini, altre parole per descriverci. Nè avrebbe potuto dire più di tanto. C'azzuffavamo come se ci odiassimo, stavamo insieme come migliori amici e ci capivamo come solo due innamorati potevano fare. Eravamo indefinibili, la coppia più strana del mondo, sì.
"Amore dici? Un pensierino ce lo farei, sul rischiare, se tu mi assicurassi che 'amore' è un sinonimo del tuo nome..."
E il suo sorriso si fece dolce... E i suoi occhi mi penetrarono l'anima... E il mio cuore cominciò a battere al ritmo del suo respiro... |
Post n°63 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da ael_94
Ed io gli dovevo qualcosa in cambio. Ma la capacità di inventare sorrisi del genere non ce l'avevo. E così gli diedi l'unica cosa importante che possedevo: il mio cuore. In qualche modo con esso gli avrei restituito tutto il sole di cui lui mi aveva irradiata. Se lo prese. Se lo prese ringraziandomi e regalandomi un altro di quei meravigliosi sorrisi, che però quella volta io assorbii con gli occhi, ormai priva del mio cuore. Quel sorriso lo conservo nella mente ancora oggi. Passarono le settimane e lui teneva con sè quel miscuglio di carne e sangue, e sorrisi, che gli avevo ceduto. Passarono i mesi e lui si fece sentire sempre meno. E l'ombra calò su di me. Ormai ero dipendente da quella sua luce. Come le piante hanno bisogno del loro sole per vivere, io avevo bisogno di lui per respirare. Non potevo farne a meno. Passarono i mesi, ed io non gli chiesi mai di restituirmi quel cuore, adesso che non c'era più lui a farmi da "pompa" per il sangue. Un giorno si rifece vivo. Sembrò che il sole fosse tornato dopo una notte che m'era sembrata infinita. Tornò silenzioso e mi porse qualcosa, aprendo la sua mano: un pò di polvere nera? Oh, no, non era polvere! Era un piccolo miscuglio di carne e sangue, che si teneva unito soltanto grazie alla sua mano socchiusa, a mò di recipiente. Lo guardai, incapace di proferir parola. Quella cosa che mi stava porgendo era il mio cuore?! Mi disse che non ne aveva più bisogno, di tenerlo per me, e che non sapeva perchè fosse ridotto così. Si voltò senza degnarmi di uno sguardo di più, ed io rimasi lì immobile con la mia cenere tra le mani, consapevole che il mio cuore era ridotto in quello stato a causa del suo tradimento. |
Post n°62 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Avevo eliminato dal mio corpo quasi ogni minima falsità, rinnegando persino il trucco, che accentuava quella maschera ancora per metà incollata sul mio volto...Avevo deciso di portare con fierezza le mie cicatrici, e di vivere in una verità. La verità, seppur sempre relativa, avrebbe portato certezza. La certezza fiducia, la fiducia un giorno, forse, amore. Ero vulnerabile, la mia stessa pelle chiara e sottile denotava quanto in realtà fossi vincibile, ma sapevo perfettamente che tutta la falsità che chiamavo 'la mia ombra' non avrebbe fatto altro che indebolirmi ancora di più... |
Post n°61 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Ed ogni volta che mi ricordo qualcosa di quando ero piccina salti fuori tu, ed io non posso fare a meno di ricordare che c'eri già quando avevo 4 anni, che ci sei sempre stato tra i miei ricordi, che sei sbucato di nuovo 12 anni dopo, e che infine ancora una volta fai parte di un ricordo...Tu non sei soltanto una memoria, non sei nemmeno "solo" un pezzo della mia storia, tu sei il mio tormento! |
Post n°60 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Una volta ero in viaggio in treno e stavo buttando giù qualche parola contorta che mi dettava la mente...Sapete, ero in uno dei miei momenti di "ispirazione". Una ragazza si avvicinò e mi disse: "Ah, ecco! Non riuscivo a capire cosa stessi facendo, scrivi talmente tanto veloce che sembrava suonassi il piano invece di battere sulla tastiera del computer!" 'Suonare il piano' fu ciò che mi colpì più d'ogni altra cosa in quella frase. Ho sempre amato il piano, mi rilassa, e ho sempre pensato che la musica fosse un perfetto incanto...E poi ho sperato di incantare qualcuno io con le parole, anche se sinceramente non mi è mai riuscito. Però quella ragazza mi ha fatto riflettere, e alla fine sono arrivata alla conclusione che forse in un certo senso tutti noi scrittori siamo un pò dei musicisti: in fondo la voce, anche quella della nostra mente quando leggiamo o scriviamo è un suono, un pò come una specie di musica nata dalle parole. E suoni sono anche le emozioni che scaturiscono da quelle parole, perchè le emozioni sono la melodia del cuore. |
Post n°59 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Ecco, brava, riprendi fiato...Calmati. E adesso ascolta. Lo senti questo rumore? Sì, esatto, questo rumore! Ascolta! Cosa senti? Il vento. La prima cosa di cui ti accorgi è il vento. E va bene, anche il vento può andare. Ma perché appena fermata la prima cosa che hai sentito è stata il vento? Perché soffiava sulla tua pelle, e così lo sentivi con il tatto; perché fischiava, e così lo sentivi con l’udito; perché muoveva le foglie, i fiori, scuoteva i rami degli alberi, e così lo vedevi...Va bene, ti sei accorta della cosa più facile che si potesse notare considerato dove ti trovi. E adesso cosa senti, invece? La città. Beh, si migliora! Stai ascoltando il mondo e riesci a sentire la città anche se abiti in alto, anche se davanti a te c’è un immenso parco e dietro di te una stradina in salita che quasi nessuno utilizza...E poi? Cos’altro c’è? Ascolta, ascolta! Il tuo cuore. Ecco, finalmente te ne sei accorta! C’è anche il tuo cuore. Senti come batte? Credevi di averlo perso, vero? Credevi che non battesse più, e invece per quanto siano deboli i suoi battiti c’è ancora, ancora ti appartiene. Lo senti persino dal pozzo nel quale lo hai rinchiuso anni fa per uccidere quell’amore. Adesso apri gli occhi e guardati attorno. Cosa? Li avevi già aperti? Nono, non in quel senso! Non ti sto chiedendo semplicemente di non tenerli chiusi, ti sto chiedendo di aprirli per osservare ciò che c’è all’esterno, fuori da te. Ecco, brava, osserva! Cosa vedi? Il sole che splende. E’ giorno, e finalmente te ne rendi conto davvero...Sai cosa devi fare adesso che ti sei accorta di appartenere ancora a questo mondo, adesso che ti sei resa conto di avere ancora un cuore con cui amare? Esci dalla tua mente, apri gli occhi e guarda il cielo, e guarda la terra, e guarda le persone, e guarda te. Non c’è nulla di più bello della vita, non restare intrappolata nella tua mente soltanto perché temi ogni cosa, e più d’ogni cosa l’esser ferita. |
Post n°58 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Vedevo di nuovo tutti i colori di cui ero circondata, e anche il nero mi sembrava luminoso. Brillava di oscurità e incertezza. Quando ero piccola mi avevano insegnato un "giochetto" con i pastelli a cera. Coloravi un foglio con tante tinte diverse di pastelli: giallo, rosso, blu, verde, arancione...Poi ci passavi sopra il nero. Il nero copriva tutto. E infine prendevi un pennello e con la parte posteriore graffiavi quel foglio nero, disegnando tutto ciò che ti passava per la testa, e niente aveva un colore preciso, era tutto colorato di tutto, ed era così bello! Ho creduto che quel nero che mi sembrava così brillante fosse il nero dei miei pastelli a cera, che celasse mille colori incerti e stupendi, che rendesse tutto colorato, allegro, luminoso...Fino a qualche mese fa era effettivamente tutto incerto e luminoso. E poi? E poi hai fatto quello che ho provato a fare io una volta su quel foglio: passarci sopra il pennarello nero al posto del pastello a cera...Ho provato a graffiare quel foglio come facevo di solito, ma se ne usciva qualche colore era sbiadito, e orribile, e il tratto di pennello sotto il quale di solito apparivano mille colori la maggior parte delle volte graffiava la carta, provocando su di essa dei piccoli solchi, delle piccole ferite...Quei disegni erano orriblili e quasi completamente distrutti. Ho imparato che se su quel foglio ci passavo il nero di un pennarello la magia finiva, e mi restava in mano un pezzo di carta strappato, malconcio, uno straccio da buttare. Tu lo sapevi che se invece del nero incerto del pastello a cera passavi su quel pezzo di carta il nero di un pennarello avresti distrutto il disegno, condannato all'oscurità tutti quei bei colori? La stessa cosa è accaduta ai miei, di colori, e proprio tu sei stato l'autore dello scempio del mio cuore che dopo tanto tempo ero riuscita a disegnare con mille colori incerti e luminosi... |
Post n°57 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Freddo, ti imploro. Vieni e congela il mio cuore. So che sei un anestetico efficace, in questo momento non potrei desiderare nulla di meglio di una lastra di ghiaccio su cui camminare e a cui cedere il mio calore...Sai, il sole estivo mi ha scaldata più di quanto immaginassi, e quel calore mi manca così tanto...Ma so che non tornerà, anche se fra 9 mesi è di nuovo giugno, quel calore sono quasi certa che non si farà più vedere...Almeno per un pò. E allora imploro l'inverno di portarmi via il cuore, o almeno di anestetizzarlo, perchè questo dolore diventa ogni giorno più isopportabile...Ciò che desidero è pioggia, neve e gelo...Ti prego, per quanti ricordi possa portarmi l'arrivo di dicembre, non posso fare a meno di pregare che venga in fretta... |
Post n°56 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Buonanotte amore mio...Probabilmente ti sono ignari i miei sentimenti, probabilmente non li ricambi, ma le stelle ugualmente ti porteranno la mia buonanotte, ovunque tu sia, e il mio ultimo pensiero ugualmente andrà a te, come ogni notte...Sogni d'oro, questa notte, come tutte, è per te...
♪...Per sognarti devo averti vicino, ma vicino non è ancora abbastanza...♪ |
Post n°55 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
|
Post n°54 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Sei stato come qualcuno che si è divertito a giocare con una molla...Sì esatto, una molla! Ci sono voluti giorni, settimane, mesi prima di riuscire a tenderla almeno un pò...Ma alla fine ce l'hai fatta, l'hai tesa così tanto da riuscire a cambiare la mia condizione, da riuscire a farmi credere di nuovo in me stessa, negli altri, persino nell'amore...E quante settimane prima che il mio cuore riuscisse ad uscire dal pozzo nero in cui l'avevo rinchiuso e ricominciare a battere! E poi? E poi la molla che era stata tesa abbastanza da farmi innamorare davvero è stata lasciata, e in un secondo sono ritornata alla condizione di prima...E' incredibile vero? Quanta fatica ci voglia per tendere quella molla e quanto poco invece per far sì che ritorni al punto di partenza...Ma in fondo per te era soltanto un gioco, una sfida forse... |
Post n°53 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Dicevi che erano belle le mie parole, che con le parole sapevo donare emozioni...Mi dicevi che era bello ciò che scrivevo, perchè si sentiva...Ti dissi che non ci credevo molto, ma che comunque forse dipendeva dal fatto che tutto ciò che scrivevo lo scrivevo con il cuore...Era lui che mi dettava ciò che scrivere...Forse era l'unico momento in cui scollegavo la mente...Adesso potrei dirti la stessa cosa, le tue parole sanno donare delle emozioni. Ma tu sei un demone per me, e tutto ciò che hai scritto si è rivelato una stupidissima bugia che continua a darmi il tormento e a divorare la mia anima...Perchè mi sono voluta fidare?! Eri troppo per essere giusto almeno un pò... |
Post n°52 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
Che fine hanno fatto? Probabilmente sono annegate nel mare, o forse si sono sciolte al sole di agosto...Oppure abitano ancora quella torre che io mi immaginavo, e lì sono restate, rifiutandosi di ritornare indietro? Lì erano nate e li avevano deciso di restare...Ma non sapevano che nel momento stesso in cui tu fossi tornato indietro senza di loro, allora sarebbero morte, e quella torre sarebbe diventata la loro tomba...Ogni parola ha bisogno di un cuore, ho provato a dargli il mio, ma sapevo già che non avrebbe funzionato...Mi dispiace se le ho lasciate morire, erano splendide, e meritavano la vita...La vita, ma forse non me. |
Post n°51 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da ael_94
E quelle parole nella mia mente ancora profumano di mare e di sera, e sono illuminate dalla luce di quelle stesse stelle che guardavo, perché era l'unica sicurezza che avevo...Le stelle, in fondo, sono uguali ovunque...E anche se prima il fresco vento delle sere d'estate mi accarezzava la schiena mentre quelle parole diventavano melodia e mi dicevano che forse potevo ancora vivere, e invece adesso sembra che un vento gelido voglia spazzar via ogni ricordo, nonostante tutto quelle parole continuano ad avere un proprio odore, e quell'odore per me è l'odore dell'amore che provavo... |
Post n°50 pubblicato il 23 Novembre 2010 da ael_94
I battiti accelerarono, mentre la consapevolezza che ciò da te pronunciato era realtà, e non soltanto un incubo, mi invadeva.
Gli ultimi battiti del mio cuore, ed erano per te anche quelli...T'eri preso proprio tutto, eh?
Sentivo il cuore combattere contro la mente, che continuava imperterrita a fare l'eco di quelle tue parole.
No, non voleva morire il mio cuore, stava lottando! Sentivo i suoi battiti correre veloci verso il centro della mia vita, per cercare di creare una barriera protettiva contro le tue parole. Quasi temevo si sarebbe distrutto da solo, il mio cuore, cercando di bruciare quella verità.
Le avevi dette, le ultime parole. Dovevano essere come un pugnale, eppure non sentivo il rumore del cristallo che si infrangeva....
Sì, il cristallo. Avevo un cuore di ghiaccio, avrebbe dovuto produrre il rumore di un cristallo che si infrange, colpito dal pugnale delle tue parole...Invece niente.
Non mi volevi. Non più. Il mio cuore smise di lottare, sottomesso alla verità che la mia mente gli imponeva di accettare, o se non altro di capire.
Bam! Un' esplosione, e pezzi di vetro ovunque. Allora il mio cuore è vetro, ecco di cos'era fatto...
"Stai sanguinando."
Una voce lontana, proveniente dalla mia mente, mi svegliò. Ero davanti allo schermo del pc, lo sguardo distante...Avevo ripercorso tutti i momenti della mia morte, ed ero rimasta intrappolata nel ricordo di quello scempio.
Sanguinando?! Mi guardai le mani. No, non c'era sangue...Andai allo specchio, e cercai di individuare la più piccola traccia di liquido rosso che si trovasse sul mio corpo. Nulla. Bianca come sempre.
Tornai al computer, per vedere quale pagina avessi lasciato aperta prima di intraprendere quel mio viaggio verso l'incubo più reale con il quale mi fossi mai confrontata...Ah, capisco...
Stavo sanguinando, sì. Io sanguinavo parole... |
Post n°49 pubblicato il 19 Novembre 2010 da ael_94
Entrambi muovevamo sulla carta le nostre penne che disegnavano lettere, parole, infine frasi. Cosa stavamo cercando di fare? Costruire un sogno. Già, un sogno che per noi era difficile realizzare, uno di quei sogni per i quali hai bisogno di una persona speciale accanto. Tu partivi dall'inizio del foglio, perchè a te piace programmare tutto, e vai in bestia quando qualcosa non va secondo i tuoi piani. Io, il disordine fatto persona, partivo dalla fine. Io parto quasi sempre dalla fine, soprattutto quando scrivo. Ci siamo incontrati a metà foglio. Stavi scrivendo in prima persona, stavi parlando di ciò che provavi..."Amo". Io stavo pensando ad una storia fantastica, una storia in cui c'erano cavalieri, regine, "re". Le penne che tenevamo in mano si sono scontrate appena finito di scrivere queste ultime nostre parole..."Stupido ragazzino! Cosa vuoi?! Perchè non mi lasci in pace?!" Oh, molto gentile, come al solito! Tu invece sei stato più amichevole. Eri curioso di conoscermi, tu credi in un sacco di cose: in Dio, nel soprannaturale, nella vita dopo la morte, nel destino...Nel destino. A distanza di mesi mi chiedo se non sia stata davvero tutta colpa sua, quel nostro incontro. Non ti volevo sul mio foglio incasinato, non ti ci volevo! Ma tu ci sei arrivato lo stesso, chissà come...E, volente o nolente, se rileggo dall'inizio la mia storia compari anche tu ad un certo punto, tu e la tua grafia, tu e quel tuo stupido "amo" che si è incastrato al mio "re". E quel groviglio di parole maledettamente perfette per crearne una nuova ancora risaltano su quel mio foglio a causa della diversa calligrafia... |
Post n°48 pubblicato il 19 Novembre 2010 da ael_94
Ecco perchè li capisco così bene, perchè so perfettamente ciò che provano, lo sento dentro! E' perchè assorbo le loro emozioni, e poi le trasferisco sulla carta, svuotandomi proprio come si svuota un contenitore, per far poi spazio a nuove sensazioni...Loro non se ne accorgono, ma ogni cosa che provano la provo anche io, e il mio sentimento è più forte perchè mi arriva dall'esterno, e mi colpisce con la velocità di un proiettile...Sono nata per fare il porta-sentimenti? Potrò mai averne di miei, o mi limiterò a sentire ciò che provano gli altri per il resto della mia vita, senza mai sapere davvero cosa sono le emozioni, senza mai essere davvero un'umana? |
Post n°47 pubblicato il 19 Novembre 2010 da ael_94
Sporco con le mie parole colpevoli l'anima bianca e pura di questo foglio. Lo graffio incidendovi lettere velenose. Lo lascio perire tra le mie maledizioni dopo averlo infettato con il mio male. Ovunque si posi la mia penna, lì il suo inchiostro velenoso distruggerà la vita. Le mie parole sono il mio demone preferito, e lo scaglio senza pietà contro questo foglio bianco, il simbolo della purezza, così come lo invio a distruggere gli esseri umani... Un giorno morirai anche tu, a causa delle mie parole, quelle che amavi tanto. |
Post n°46 pubblicato il 19 Novembre 2010 da ael_94
Sapevo che nulla di ciò che avevo tralasciato, nulla di ciò che avevo perduto sarebbe tornato a darmi una seconda opportunità. Nemmeno la volevo, una seconda opportunità! Sapevo che con uno sconto del genere avrei rifatto lo stesso errore, senza imparare nulla...Ma in effetti, di tutta l'esperienza che avevo accumulato in quegli anni, di tutte quelle cicatrici mai portate con vero orgoglio, cosa mi era restato davvero? Nulla. Era come se guardassi scorrere un fiume...Mai la goccia che avevo visto un secondo prima sarebbe ritornata, mai avrebbe fatto di nuovo parte di quel fiume...I miei giorni erano gocce che cadevano su di me, eppure senza forse nemmeno sfiorarmi...Ed io lo sapevo. Ma mi sembrava così inverosimile aver vissuto davvero tutti quegli anni, averli perduti, tanto che a volte immaginavo di essere ancora in cielo, di essere ancora un angelo bianco e puro che guarda la vita di un'altra persona aspettando il proprio turno. Ciò che ho visto è tutta esperienza, ne farò tesoro quando mi verrà data la vita...Ed intanto gli anni passavano, inesorabilmente... |
Post n°45 pubblicato il 19 Novembre 2010 da ael_94
Nonostante siano passati dei mesi, nonostante non ci parliamo più ed io mi sia imposta di dimenticarti persino in qualità di amico, mi fai ridere anche con un semplice gesto osservato da spettatrice, e per di più attraverso un computer...Mi fai ridere perchè sei semplice e 'comico', perchè sei esattamente ciò che sembri, perchè sei sempre stato un pò buffo, ma buffo in senso buono! Mi fai ridere perchè fai proprio ciò che pensavo avresti fatto, e per il cui pensiero già ridevo. Mi fai ridere perchè tiri fuori la bambina che è in me: semplice e solare, e il mio cuore è leggerissimo quando mi rendo conto di ciò che sei capace di fare, quando mi rendo conto che sei vivo e che in qualche modo ancora oggi mi fai vivere di te. Mi fai ridere perchè sei così, tu ami far ridere le persone e sai come fare. Anche se ci stiamo allontanando, come già successe quando eravamo bambini, un piccolo posto nel mio cuore e tra i miei ricordi ti apparterrà per sempre, perchè non ho conosciuto mai nessuno come te, e mai nessuno conoscerò. Siamo troppo simili per dimenticarci l'uno dell'altra, amico mio. |