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Post N° 163

Post n°163 pubblicato il 10 Maggio 2006 da somewhereveryoullgo
 
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Questa la prima volta che l'ho sentita ho creduto fosse la centesima che risuonava tra le mie orecchie... e rimbombava tra cuore e petto...

Mi ricorda tanto le notti vicine a San Lorenzo, quando io e G. andavamo a guardare le stelle venire giù... e stavamo soli in quel posto buio e silenzioso, ma anche misterioso, che sapeva di storia e che dava emozioni... Ci regalavamo tanto in quei momenti... e gli abbracci avevano tutti un sapore dolce, tenero, più profondo di tutti gli altri mai ricevuti... Anche i silenzi erano "più speciali"... perchè in quella calma e in quei momenti solo nostri, io sapevo che se non parlava era perchè pensava e sognava come me... altre volte invece, avevo il dubbio di essere la sola a farlo ed era troppo straziante...!

Ma quelle sere... quelle sere erano tutte speciali... e quel posto, che ci ha riuniti tante volte era unico e magico! ...La natura era tutta attorno a noi e il cielo ci avvolgeva e ci regalava il dono di essere noi, noi due soltanto, noi e basta su quel pianeta... per una notte...

Se tutte le stelle del mondo ad un certo momento venissero giù
Tutta una serie di astri e di polvere bianca scaricata dal cielo il cielo senza i suoi occhi,
Non brillerebbe più
Se tutta la gente del mondo senza nessuna ragione alzasse la testa e volasse su
Senza i loro casino quel doloroso rumore, la terra povero cuore non batterebbe più
Mi manca sempre l’elastico per tenere su le mutande cosi che le mutande al momento più bello mi vanno giù
come un sogno finito un sogno importante, un amico tradito anche io sono stato tradito ma non mi importa più
Tra il buio del cielo e le teste pelate bianche, le nostre parole si muovono stanche non ci capiamo più
Ma io voglio parlare voglio stare ascoltare continuare a comportarmi male per poi non farlo più

Ah felicità su quale treno della notte viaggerà
so che passerai ma come sempre in fretta non ti fermerai

Si tratterebbe di nuotare prendendola con calma farsi trasportare dentro due occhi grandi magari blu
Per dovermi liberare attraversare un mare medioevale lottare contro un drago strabico ma di draghi adesso non ce ne sono più
Forse per questo i sogni sono cosi pallidi e bianchi e rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie tv
E ci ritornano a casa portati da signori eleganti cessi che parlano tutti che applaudono non li vogliamo più
Se questo mondo è un mondo di cartone per essere felici basta niente magari una canzone o chi lo sa
Se non sarebbe il caso di chiudere gli occhi e anche quando dopo che hai chiuso gli occhi non sai come sarà

Ah felicità su quale treno della notte viaggerà so che passerai ma come sempre in fretta non ti fermerai
So che passerai ma come sempre in fretta non ti fermi mai

 
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