il sognatore
viver sognare amareNon so come descrivere questo momento ho l'adrenalina dentro, ascolto la musica e penso solo a te! D'altronde è quello che è successo per tutta la mattinata, lavoravo quasi per inerzia e pensavo a te, eri in ogni cosa che facevo eri lì con me! Mi hai assillato tutta la mattinata ... ma siamo matti? Una cosa del genere non accadeva da tempo ... che storia! Una persona come te non l'ho mai conosciuta, romantica e dolce e allo stesso tempo. Riesci ad essere intrigante un casino, cioè voglio dirti che per me non esiste per regola una persona dolce, cordiale, romantica, gentile che allo stesso tempo sia seducente e ammaliante. Nella mia testa non esiste o almeno non esisteva un associazione del genere, o uno è in un modo o è in un altro ... ma probabilmente tu sei un'ECCEZZIONE alla regola, sei qualcosa di speciale, sei qualcosa che mancava. Ora ti saluto, fiorellino d'acqua dolce, pesce di luce rossa, melodia sensoriale, goccia di sale, DOLCEZZA MIA
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Ti passo sopra
accanto intorno attraverso
ti scruto in ginocchio
ti annuso nell'aria e ti assaggio
ti sento col sapore di sale
e con l'odore di pioggia
ti dormo tra i capelli
ti lascio e ti riprendo
ti ho e poi ti perdo
Guardo le mie mani all'alba
allungo le mie ossa bianche
evaporano i sogni e abbaia il cane
il rantolo della notte
è un canto evanescente
vita.
Lo stesso silenzio che crei
è quello che mi fa paura
sbatte sui muri bianchi il gemito
dell'amore che non ha ragione
è inutile, mi dico,
cercare nei libri e nei salmi
la spiegazione della follia.
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Un tiepido soffio mi sfiora i capelli.
E’ un vento sottile che inebria il mio cuore,
E’ la tua mano che accarezza i capelli.
E’ un soffio gentile che accompagna il mio amore.
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Parlami dei sogni dove ti cammino
E ti percorro e ti disegno
E tu mi dici che mi legheresti e porteresti via
Dimmi che cosa senti e cosa faresti per me
Cosa ti sussurro lieve e ardente
Raccontami da dove mi hai visto
Percepito scorto e afferrato
Cosa ti sembra il mio sapore sulla lingua
E cosa avverti quando mi guardi
Che cosa faresti e come mi uccideresti
Per divorarmi e distruggermi
E ricrearmi dentro di te.
…………
Sei così distante
e così dentro di me
così differente
e così simile
ai miei stessi arti
da avere le mie stesse impronte
nel fango della vita
così odiata creatura
incollata ai miei fianchi
come nelle notti passate
insieme, a sentire i fiati mescolati.
…………
Tu eri il mio libro, la mia penna
il mio foglio, le mie parole non scritte.
Fino a quando il tuo corpo ha scaldato
il cotone consunto del mio letto
non sono riuscito a girare pagine
o a caricare l’inchiostro nelle cartucce.
Tu scrivevi la vita e il mio dolore
coi tuoi capelli neri che lasciavano scie
come bave lucenti di lumache lente.
Ti ho scritto per giorni e mesi e ore
non hai mai risposto e al mio indirizzo
non è mai arrivato nulla, e io ero lì
ad aspettare che giungesse almeno l’eco
di parole buttate via ed erose dal vento.
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Inviato da: pakyprince
il 03/05/2011 alle 19:24
Inviato da: chout2008
il 24/09/2010 alle 15:36
Inviato da: chout2008
il 24/09/2010 alle 15:35
Inviato da: pakyprince
il 26/03/2010 alle 17:25
Inviato da: Colombina2002
il 29/06/2008 alle 16:39