Finzione
def 1: simulazione, falsità, doppiezza: parlare, agire con finzione; non credetegli, è tutta una finzione def 2: creazione fantastica: finzione poetica; finzione scenica, cinematografica, l'illusione della realtà creata dal teatro, dal cinema def 3: finzione giuridica, situazione ipotetica da cui la legge fa derivare determinate conseguenze. etimo: Dal lat. fictio¯ne(m) Fonte: http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
Realtà
def 1: tutto ciò che esiste: l'osservazione, la conoscenza della realtà | realtà esterna, il mondo che ci circonda ' realtà interiore, il mondo degli affetti, la psicologia di un individuo def 2: cosa vera, concreta; il complesso delle cose concrete, materiali, in opposizione alle cose immateriali, non tangibili: il sogno è divenuto realtà; è preferibile guardare alla realtà e non perdersi dietro le fantasie | realtà virtuale, simulazione con tecniche elettroniche multimediali di una realtà che dà la sensazione di essere effettiva def 3: la qualità di essere reale, cioè di esistere effettivamente, e di non essere soltanto apparente o immaginario o possibile: la realtà di una situazione | in realtà, veramente, effettivamente. etimo: Dal lat. mediev. realitate(m)
Fonte: http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
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Post n°25 pubblicato il 15 Marzo 2007 da gavasi
Sono due fotografi che hanno, a mio avviso, molto in comune...entrambi hanno una vena dissacrante e anticonformista, sono entrambi un prodotto involuto della società perbenista occidentale. Con i loro scatti turbano la sensibilità individuale lasciando un retrogusto amaro che si blocca in gola; perchè le immagini che mostrano minano le fondamenta di ciò che fino ad oggi ci hanno raccontato, sradicando i meccanismi dell' ordinaria società civile e si innestandosi nel attualità come un germe critico. ![immagine](http://www.art-port.cc/img/11yya07i-LaChapelle_David-Madonna_With_Sacred_Heart.jpg)
David La Chapelle è famoso per le foto glamour delle dive e divette di hollywood...prende in un certo senso il testimone dal Andy Warhol che già negli anni 60 si divertiva a esporre i miti dell'america del consumismo in quadricolor. Ma non è solo questo: la forza di questo fotografo sta nella composizione: riesce a bilanciare i soggetti a regola d’arte, utilizza un forte contrasto, che proietta l’osservatore in un mondo surreale ma con forti richiami alla quotidianità. Oliviero Toscani è sceso alla ribalta per le campagne pubblicitarie della benetton che, fine anni '80- inizio ’90, hanno sconvolto le città italiane e non solo(chi non ricorda i cartelloni pubblicitari con la foto dei tre cuori umani su sfondo bianco o del bambino appena nato ancora ancorato al suo cordone ombelicale?). I colori sono utilizzati con eleganza, non c’è contrasto la tavolozza che utilizza Toscani è quella dei colori primari (certo con qualche licenza poetica) l’eccesso è nel contenuto, non nella forma. E questa è la grande differenza con La Chapelle che, in un certo senso si trova agli antipodi: l’americano predilige l’eccesso nella forma con soggetto quotidiano/riconoscibile. Nel contesto attuale siamo costantemente bombardati da immagini. La forza che pochi ma grandi artisti riescono a generare con i loro scatti provano che non siamo ancora del tutto desensibilizzati all’immagine…c’è ancora qualcosa che è in grado di sorprenderci?! Io dico di si!
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Commenti al Post:
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gavasi il 15/03/07 alle 14:15 via WEB
Ciao carissimo...! a proposito di cinema: lo sapevi che La Chapelle ha fatto un film (Rize)?! deve avere un taglio abbastanza sperimentale (almeno nella fotografia)...ne hai mai sentito parlare?
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lorecalle il 15/03/07 alle 15:07 via WEB
Ciao gavasi! Mi piace Toscani! Sa davvero come stupire ancora il nostro occhio! Anche se a molti non vanno giù le sue immagini, perché a volte osa troppo! Io dico che di cose tremende ne vediamo tutti i giorni anche per TV(e di gran lunga peggiori dei suoi scatti), e nessuno dice niente...e poi si scandalizzano per una foto come quella sopra!!! mah...
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gavasi il 16/03/07 alle 09:40 via WEB
in effetti, rispetto a tutte quelle pubblicità sensazionaliste che si vedono in giro nei cartelloni, gli scatti di Toscani hanno un "che" di raffinato e ponderato...una sottile finezza che rende unica la foto
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Ancellaverde il 15/03/07 alle 20:25 via WEB
Toscani rende bene la voglia del committente di vendere un'idea di creatività, più che un prodotto.Andy Warhol è dura da superare, come icona dell'arte contemporanea.Preferisco pensare che ogni artista è unico nel suo genere, che inevitabilmente cambia e matura nel tempo.
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gavasi il 16/03/07 alle 09:47 via WEB
si...chiaro ogni artista è (dovrebbe) essere unico e distinguibile tuttavia molti artisti si rifanno ai grandi del passato con risultati altrettanto meritevoli (l'importante a mio avviso è la reinterpretazione) vedi ad esempio Omar Galliani che si ispira ai classici della pittura rinascimentale...
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Ancellaverde il 18/03/07 alle 08:58 via WEB
Secondo me è una rivisitazione dalle linee essenziali, molto pulite.Non a caso usa la matita, che non concede dissolvenza al tratto.Ti segnalo www.matia.org. ottimo esempio di arte e computer.E' tutto olio su tela,su stampa al computer.
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gavasi il 21/03/07 alle 10:12 via WEB
Visti i matia...I lavori sui giocattoli li ho trovati esaltanti. Per la verità le "alluvioni" (da quello che ho capito sono i lavori più recenti)mi sono parse un pò sterili.
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Inviato da: abcip
il 12/09/2007 alle 23:08
Inviato da: SereSissi
il 03/05/2007 alle 12:19
Inviato da: gavasi
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