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Post n°10 pubblicato il 20 Maggio 2006 da seigina
Roma ore 6:00 pm del giorno 18/05/2006: è ora di ritornare verso Milano, anche oggi un'altra giornata di lavoro è terminata. Esco dall'azienda dove sono e mi avvio verso la mia macchina presa a noleggio la mattina e via verso l'aeroporto di Fiumcino. Mentre prendo il raccordo penso 'dai se riesco prendo il volo delle 7:00', cerco una stazione alla radio, curva a gomito, corsia di immissione del raccordo 2 Km e un muro di macchine, camion, pullman mi si presenta davanti. Il raccordo che è a tre corsie, per sendo di marcia, è diventato, nel mio senso, a 5 e la corsia d'emergenza ospita altre due file di macchine: purtroppo devo aspettare ben 2 ore prima di arrivare all'aeroporto, riconsegnare la macchina, avviarmi verso il check-in e prendere il volo delle 9:00 pm per arrivare a casa alle 11:00 pm. Questa mattina prendo la mia macchinina ritirata due giorni fa dal meccanico, e mi avvio verso il mio ufficio: a metà strada uno strano rumore di ingranaggi si impossessa di lei, e siccome era palese che non fosse l'autoradio che non trovava più la frequenza giusta, decido di ritornare verso casa prima, prima che la macchina mi faccia qualche scherzetto. Ma purtroppo il rumore prende il sopravvento e le marce non entrano, l'unica marcia a mia disposizione è la retro; quindi posso scegliere: oh vado verso casa 10 KM in retro oppure cerco un parcheggio! Opto per la seconda soluzione: ingrano la retro e percorro metà via, finchè la macchina non mi si spegne proprio metre ho terminato il parcheggio. Appongo il classico cartello con scritto GUASTA (quello che a Milano le persone mettono perchè non trovano un parcheggio in un'altra via nel giorno della pulizia delle strade) e mi avvio verso una fermata dell'autobus, dopo 30 minuti di orologio, mi accorgo che 'forse' c'è sciopero. Allora chiamo la mia scialuppa di salvataggio: mia madre. Che viene in mio soccorso, e mi presta la macchina per proseguire il mio viaggio verso il lavoro. Se sapevo che era così dura, avrei preparato i panini come quando si va in gita.Questa sera, mi accingo a riprendere la macchina, (di mia madre), infilo la chiave-giro e... NON PARTE: allora cerco di parlagli di fargli capire che ho avuto una giornata difficile ieri e che ho già rotto una macchina 'Per piacere' dico, mentre giro la chiave 'Per piacere'. Un vecchietto che porta a spasso il cane mi osserva come se fossi una matta, allora gli dico con molta gentilezza che la macchina è mia'. Per essere sicura di aver fatto tutte le operazioni giuste, scendo dalla macchina, mi metto il golfino, chiudo la macchina, mi allontano qualche centimetro e mi ritolgo il golfino, apro la macchina e cerco di mettere in moto...ma niente...allora chiamo mio padre il quale mi pone le seguenti domande: 'sei sicura che non parte?' - 'hai infilato la chiave', 'ma la chiave è quella giusta'. Ma sapete il bello: io gli rispondevo!!! Bhe ora ho risolto tutto...ho mangiato 7 palle di profiterol, nella speranza che si siano sbagliti a fare i test scientifici e il cioccolato produca endorfina così che anche se sono ingrassata, domani possa sentirmi meglio.
Post n°9 pubblicato il 13 Maggio 2006 da seigina
Roma una della più belle città del mondo!
Mentro ero seduta in attesa del volo, mangiando il mio gelato, accanto a me arriva uno di questi manager, appoggia la borsa e il computer sulla sedia accanto alla mia ed inizia a passeggiarmi davanti telefonando a destra e a manca, passeggiandomi anche sui piedi. Ovviamente quando telefona urla, (un buon manager deve far riconoscere subito la sua posizione sociale) e siccome non sa stare senza telefonare e tutte le persone contattate gli rifilano un due di picche perchè sono impegnate o non raggiungibili o in riunione ecc... inizia a chiamare tutta la rubrica finch'è non trova libera la zia di 80. Lui gli si rivolge come se stesse parlando ad una conference call, con termini in inglese-dopo due minuti cade la linea (secondo me la zia ha 80anni ma è sveglia: ha riappeso). E' ora di imbarcarsi, sale sull'aereo e prende tutti i giornali disponibili e guarda caso ha il posto vicino al mio: lui si accomoda e inizia a leggere i suo giornali, o meglio credo che guardasse le figure e li butta tutti per terra. Atterriamo e sia alza in piedi prima del previsto, accende il telefonino e mi chiede permesso...non mi da neanche il tempo di alzarmi e mi scavalca, prede la borsa e si avvia all'uscita: arrivederci dico io e penso che al giorno d'oggi una delle migliori facoltà universitarie che assicurano un futuro sia la psicologia...il mondo è pieno di matti che hanno visto troppi film.
Post n°8 pubblicato il 27 Aprile 2006 da seigina
Adoro la bicicletta mi fa sentire libera e se non fosse per le macchine, per la densità delle case e per la mancanza di verde mi sentirei anche in campagna.
Post n°6 pubblicato il 24 Aprile 2006 da seigina
Il supermercato per me è qualcosa di magico, è come andare a vedere un film comico gratis.
Post n°5 pubblicato il 22 Aprile 2006 da seigina
Ieri sera sono andata a teatro a vedere una commedia trasformata in una vivacissima sorta di cabaret tragicomico.
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Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 08:50
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il 25/03/2009 alle 07:49
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il 25/03/2009 alle 06:46
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il 25/03/2009 alle 06:18