Creato da AmmiraglioLanglais il 22/08/2009

SORSI DI LUCE

Il reticolato dell'Ammiraglio Langlais .................................................................... pensieri, riflessioni, letture, immagini, suoni e colori dell'anima ...e anche no............."Sorsi di luce" pertanto vuole essere un semplice momento di incontro, come si farebbe assaporando un buon caffè, o passeggiando a braccetto per le strade di una città sconosciuta, o seduti in riva al mare ascoltando la risacca...

 

« Racconto: il mondo così ...KARL BARTH »

Racconto: il mondo cosė com'č (Voltaire) - 1a parte

Post n°289 pubblicato il 27 Marzo 2011 da AmmiraglioLanglais

 

 

Tra i geni che presiedono agli imperi del mondo, Ituriel occupa uno dei primi posti ed ha il dipartimento dell’alta Asia.

            Egli scese una mattina nella dimora dello scita Babuc e gli disse: “Babuc, le follie e gli eccessi dei Persiani hanno attirato la nostra collera; ieri è stata tenuta un’assemblea dei geni dell’Alta Asia per sapere se Persepoli vada castigata o vada distrutta. Vai in quella città, esamina tutto; tornerai a farmene una relazione fedele; e dal tuo rapporto prenderò la determinazione se castigare la città o sterminarla”.

 “Ma, signore,” disse umilmente Babuc, “non sono mai stato in Persia; non vi conosco nessuno”. “Tanto meglio,” disse l’angelo “non sarai parziale, hai ricevuto dal cielo il discernimento, ed io vi aggiungo il dono di ispirare la fiducia; cammina, guarda, ascolta, osserva e non temere nulla: sarai accolto bene dappertutto.”

            Babuc montò sul suo cammello e partì con i suoi servi. Dopo alcune giornate, incontrò presso le pianure di Sennaar l’esercito persiano che andava a combattere contro l’esercito indiano. Si rivolse dapprima ad un soldato che trovò appartato. Gli parlò e gli domandò quale fosse la causa della guerra. “Per tutti gli dei” disse il soldato “non ne so nulla. Non è cosa che mi riguardi; il mio mestiere è ammazzare ed essere ammazzato per guadagnarmi da vivere; non importa chi io serva. Potrei benissimo anche domani passare nel campo degli Indiani, poiché si dice che essi diano ai loro soldati quasi un mezza dracma di rame al giorno in più di quanto abbiamo noi in questo maledetto servizio di Persia. Se volete sapere perché ci si batte, parlate con il mio capitano.”

            Babuc, dopo aver dato un regalino al soldato entrò nel campo. Fece subito conoscenza del capitano e gli domandò la causa della guerra. “Come volete che lo sappia” disse il capitano “e che m’importa di questa bella causa? Abito a duecento leghe da Persepoli; sento dire che la guerra è dichiarata; abbandono tosto la mia famiglia e vado a cercare, secondo il nostro costume, la fortuna o la morte, atteso che non ho nulla da fare”. “Ma i vostri compagni, - disse Babuc – non sono un po’ più informati di voi? “ “No – disse l’ufficiale – solo i nostri principali satrapi sanno molto esattamente perché ci si sgozzi.”

            Babuc, stupito, s’introdusse presso i generali. Entrò in familiarità con loro. Uno di questi gli disse finalmente: “la causa di questa guerra, che da vent’anni devasta l’Asia, deriva originariamente da un litigio fra un eunuco di una moglie del gran re di Persia e un ricevitore d’un ufficio del gran re delle Indie. Si trattava di un diritto che ammontava press’a poco alla trentesima d’una darica (moneta d’oro). Il primo ministro delle Indie ed il nostro sostennero degnamente i diritti dei loro padroni. Il litigio s’inasprì. Da ambo le parti fu messo in campagna un esercito di un milione di soldati. Tutti gli anni bisogna reclutare per questo esercizio più di quattrocentomila uomini. Gli omicidi, gli incendi, le rovine, le devastazioni si moltiplicano; l’universo soffre e l’accanimento continua. Il nostro primo ministro e quello delle Indie protestano spesso ch’essi agiscono solo per la felicità del genere umano; e ad ogni protesta ci sono sempre alcune città distrutte e alcune province devastate.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

Cara amica, Caro amico,

non ho ancora approfondito per quale motivo ho deciso di aprire questo Blog "Sorsi di luce"... probabilmente si tratta del bisogno, oggi così diffuso, di sentirsi in contatto .... di avere compagnia... di ascoltare e sentirsi ascoltati.

Non credo di avere delle cose importanti o stupefacenti da offrire...

ma..... probabilmente, solo la quieta serena confidenza di un'amica che di tanto in tanto ti segnala qualcosa che l'ha interessata.... che ha fatto vibrare per quache istante la sua anima.... qualche riflessione ad alta voce... senza alcuna pretesa.... semplicemente perchè sgorga naturalmente... come l'acqua del ruscello che ho scelto come l'immagine del blog.

Spero possa stare bene in mia compagnia ...  buon divertimento

 

TRAMONTO SUL MARE

 C'è un'ora del giorno in cui tutto cambia, è il tramonto, momento in cui il colore del cielo si tinge di rosa e il mare diventa lo specchio perfetto per tanta bellezza. A noi non resta che fermarci ed ammirarlo. sentendoci per un attimo parte di quella bellezza. 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

acer.250monellaccio19karen_71bacioconlalingua0AmmiraglioLanglaiscassetta2neveleggiadra0nica23poeta_semplicesurfinia60amorino11cuorevagabondo_1962felixyaxfredgarosmAndanteandante
 

BENVENUTO

....così desidero immaginare questo blog come una bella festa da passare con tutti gli amici e parenti, vicini e lontani geograficamente e spiritualmente. Creare per rendere accogliente e gradevole la mia "casa", per poter condividere dei momenti sereni con gli invitati o semplicemente, come avviene nelle feste di paese, con i curiosi.

Ecco che allora il mio lavoro assume un significato più completo e gratificante: diventa come una bella pesca matura che si lascia cogliere, grata di aver avuto la fortuna di aver potuto vivere il suo scopo e poter liberare i suoi semi.

Perciò ti ringrazio amico mio. Il realizzare questo blog in tua compagnia, pensando alla nostra  possibile comunione, sera dopo sera,  è per me fonte di gioia. Spero che anche tu, leggendo, possa divertirti e conoscermi un pochino, almeno da sapere che, al di là della vita banale di tutti i giorni, dietro allo sguardo talvolta soprappensiero, c’è una persona che vive. 

 

 

ESSERE COME SE....

Lavora come se non avessi bisogno dei soldi, ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire, balla come se nessuno ti stesse guardando, canta come se nessuno ti stesse sentendo, vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

COLLEGAMENTO IN TEMPO REALE UNO PIAZZA S. PIETRO

 I video dei sogni

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963