SORSI DI LUCE
Il reticolato dell'Ammiraglio Langlais .................................................................... pensieri, riflessioni, letture, immagini, suoni e colori dell'anima ...e anche no............."Sorsi di luce" pertanto vuole essere un semplice momento di incontro, come si farebbe assaporando un buon caffè, o passeggiando a braccetto per le strade di una città sconosciuta, o seduti in riva al mare ascoltando la risacca...
Caro amico questo blog è dedicato a te... Presenza virtuale silenziosa...
Se desideri anche tu condividere la gioia dell'incontro mi farà piacere ricevere i tuoi rispettosi commenti, o segnalazione di eventuali inesattezze, così come la richiesta di consigli o informazioni, o anche un semplice segno di adesione, sostegno o critica alle mie iniziative.
Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi. Con gratitudine.
Amm. Langlais
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Post N° 86
Post n°86 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da AmmiraglioLanglais
Il modello di comunicazione non violenta si propone di affrontare adeguatamente i conflitti originati a livello comunicativo, sia di contenere la violenza nelle interazioni conflittuali, attraversando efficaci competenze comunicative. 1) OSSERVARE, distinto dal valutare (evitare giudizi moralistici espressi in seconda persona, che etichettano l’altro e focalizzano l’attenzione sulla classificazione, l’analisi e la valutazione dei torti, anziché concentrarsi sui bisogni; confronti negativi svalutanti; il rifiuto della responsabilità dei propri atti e sentimenti; le minacce, le pretese in nome del principio d’autorità). Il giudizio produce reazioni di difesa, resistenza e rifiuto, l’osservazione si limita a descrivere ciò che accade. 2) IDENTIFICARE ED ESPRIMERE I PROPRI SENTIMENTI. Distinguere tra sentimenti e pensieri e non attribuire all’altro la responsabilità di ciò che si sente. 3) ESPRIMERE I BISOGNI CHE SONO ALL’ORIGINE DEI SENTIMENTI Gli atti degli altri possono essere il fattore scatenante, ma non la causa dei nostri sentimenti, i quali hanno origine nei nostri bisogni. Per esprimere i propri bisogni è necessario conoscerli. Vi sono tre fasi nello sviluppo della maturità affettiva: a) la fase in cui si è convinti di essere responsabili dei sentimenti dell’altro da cui deriva il continuo sforzo di far piacere a tutti; b) la fase nella quale ci si ribella a questa situazione e si rigetta totalmente ogni responsabilità nella relazione; c) la fase in cui ci si assume la piena responsabilità delle nostre intenzioni e dei nostri atti, l’esposizione chiara di ciò che vogliamo, mostrando nel contempo attenzione anche ai bisogni dell’altro. 4) FORMULARE DELLE RICHIESTE, non delle pretese. Chiedere chiaramente atti concreti, non fare richieste generiche. E’ questo il tipo di competenza che può fare della comunicazione un antidoto alla violenza. Angela Dogliotti Marasso |
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Cara amica, Caro amico,
non ho ancora approfondito per quale motivo ho deciso di aprire questo Blog "Sorsi di luce"... probabilmente si tratta del bisogno, oggi così diffuso, di sentirsi in contatto .... di avere compagnia... di ascoltare e sentirsi ascoltati.
Non credo di avere delle cose importanti o stupefacenti da offrire...
ma..... probabilmente, solo la quieta serena confidenza di un'amica che di tanto in tanto ti segnala qualcosa che l'ha interessata.... che ha fatto vibrare per quache istante la sua anima.... qualche riflessione ad alta voce... senza alcuna pretesa.... semplicemente perchè sgorga naturalmente... come l'acqua del ruscello che ho scelto come l'immagine del blog.
Spero possa stare bene in mia compagnia ... buon divertimento
TRAMONTO SUL MARE
C'è un'ora del giorno in cui tutto cambia, è il tramonto, momento in cui il colore del cielo si tinge di rosa e il mare diventa lo specchio perfetto per tanta bellezza. A noi non resta che fermarci ed ammirarlo. sentendoci per un attimo parte di quella bellezza.
BENVENUTO
....così desidero immaginare questo blog come una bella festa da passare con tutti gli amici e parenti, vicini e lontani geograficamente e spiritualmente. Creare per rendere accogliente e gradevole la mia "casa", per poter condividere dei momenti sereni con gli invitati o semplicemente, come avviene nelle feste di paese, con i curiosi.
Ecco che allora il mio lavoro assume un significato più completo e gratificante: diventa come una bella pesca matura che si lascia cogliere, grata di aver avuto la fortuna di aver potuto vivere il suo scopo e poter liberare i suoi semi.
Perciò ti ringrazio amico mio. Il realizzare questo blog in tua compagnia, pensando alla nostra possibile comunione, sera dopo sera, è per me fonte di gioia. Spero che anche tu, leggendo, possa divertirti e conoscermi un pochino, almeno da sapere che, al di là della vita banale di tutti i giorni, dietro allo sguardo talvolta soprappensiero, c’è una persona che vive.
LA VECCHIA ATLANTIDE
ESSERE COME SE....
COLLEGAMENTO IN TEMPO REALE UNO PIAZZA S. PIETRO
SANTUARIO
I video dei sogni