Creato da AmmiraglioLanglais il 22/08/2009

SORSI DI LUCE

Il reticolato dell'Ammiraglio Langlais .................................................................... pensieri, riflessioni, letture, immagini, suoni e colori dell'anima ...e anche no............."Sorsi di luce" pertanto vuole essere un semplice momento di incontro, come si farebbe assaporando un buon caffè, o passeggiando a braccetto per le strade di una città sconosciuta, o seduti in riva al mare ascoltando la risacca...

 

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Stagione concertistica: Beethoven

Post n°94 pubblicato il 07 Novembre 2009 da AmmiraglioLanglais

Sabato 7 Novembre 2009, ore 19.00 (turno B) al Teatro Lirico di Cagliari, si è tenuto il concerto in cui è stata suonata la Nona sinfonia di Ludwig Van Beethoven in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra e sarà diretto da: Pinchas Steinberg.

La Nona sinfonia in Re minore, Op. 125 è l'ultima sinfonia pubblicata da Ludwig van Beethoven. Fu completata nel 1824 e nell'ultimo movimento include parte dell'ode An die Freude ("Inno alla gioia") di Friedrich Schiller, cantata da solisti e coro.

La sinfonia è una delle opere più note di tutta la musica classica ed è considerata uno dei più grandi capolavori di Beethoven, composta quando era completamente sordo. Gioca un ruolo culturale preminente nella società moderna. Il quarto movimento della musica (strumentale) è l'inno ufficiale dell'Unione Europea. Nel 2008 lo scrittore Alessandro Baricco, al suo esordio nella regia cinematografica, ha girato Lezione ventuno, un film che parla proprio della famosa sinfonia.

http://www.youtube.com/watch?v=GpG3UMovB8Q&feature=related
(Quarto Movimento da Nona Sinfonia)

Allegro ma non troppo, un poco maestoso 
L'incipit della sinfonia è celebre per la quinta vuota la-mi priva della modale, che dà un senso di vuoto e di indistinto. Tale tecnica venne usata anche da sinfonisti posteriori (Anton Bruckner, Gustav Mahler) per rendere l'idea dell'ordine che nasce dal caos indistinto e indeterminato.

 Molto vivace
Il II movimento è uno Scherzo, contrariamente alla consuetudine che vuole un tempo lento come secondo movimento.

 Adagio molto cantabile, andante moderato 
 Il tempo lento al terzo movimento smorza i toni dopo i suoni impetuosi precedenti, preparando quindi per lo slancio del finale.

 Finale - Presto
 Aggiungere un finale con tanto di coro alla sinfonia rappresentava, per Beethoven, un'idea a cui pensava già dal 1807, idea che realizzò con la Nona sinfonia, con l'Inno o Ode alla Gioia nel quarto movimento.


Già dal 1799 Beethoven manifestò la volontà di scrivere un'opera a partire dall'Inno alla Gioia di Friedrich von Schiller. Allo stesso anno risale il primo abbozzo, sotto forma di Lied, mentre altri schizzi si trovano attualmente in raccolte risalenti al 1814 e 1815. Ma fu solo con la Nona Sinfonia che Beethoven adattò tale testo alla musica, la sua più grande sinfonia. E per far ciò, prese ispirazione da una stesura dell'Ode vista dall'autore stesso nel 1803. L'ode "An die Freude" è una lirica nella quale la gioia è intesa non certo come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l'uomo giunge seguendo un percorso graduale, liberandosi dal male, dall'odio e dalla cattiveria [1] Peculiarità di quest'ultimo movimento è il perfetto uso del Leitmotiv. Infatti, Beethoven, nel 4° movimento, riprende in ordine tutti e tre i temi dei tre movimenti precedenti, tecnica peculiare del compositore tedesco.

 Testo del quarto movimento (traduzione italiana)

O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri
più piacevoli, e più gioiosi.
Gioia! Gioia!

Gioia, bella fiamma divina,
figlia del Paradiso,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.

Il tuo fascino riunisce
ciò che il mondo separò
ogni uomo s'affratella
dove la tua ala soave freme.

L'uomo a cui la sorte benevola,
concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra,
unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, - chi anche una sola anima
possa dir sua nel mondo!

Chi invece non c'è riuscito,
lasci piangente e furtivo questa compagnia!

Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
vanno i buoni e i malvagi
sul sentiero suo di rose!
Baci ci ha dato e uva, un amico,
provato fino alla morte!

La voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino sta davanti a Dio!

Lieti, come i suoi astri volano
attraverso la volta splendida del cielo,
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.

Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.

Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!

 

Pinchas Steinberg 

 Berlioz: Symphonie Fantastique-4th Movement

Pinchas Steinberg ha studiato violino negli Stati Uniti e composizione a Berlino.
Nel 1974 ha debuttato come direttore con la RIAS Symphonie Orchester di Berlino; ha in seguito diretto molte tra le più importanti e prestigiose orchestre del mondo, tra le quali Berliner Philharmoniker, London Symphony, Philharmonia Orchestra, London Philharmonic, Israel Philharmonic, Gewandhausorkester di Lipsia, Orchestre National de France, Orchestra di Santa Cecilia di Roma, Czech Philharmonic, Muenchner Philharmoniker, Royal Stockholm Philharmonic, Orchestre de Paris,
Orquesta Nacional de España, Budapest Festival Orchestra e molte altre.

Pinchas Steinberg ha diretto inoltre in numerosi festivals musicali, tra i quali Salisburgo, Berlino, Praga, Vienna, Orange, Verona, Bregenz, Granada e il Richard Strauss Festival di Garmisch.
Ha diretto produzioni operistiche nei più importanti teatri d’opera del mondo – Covent Garden a Londra, Parigi, Monaco, San Francisco, Berlino, Roma, Vienna, Madrid, Barcellona.
Dal 1988 al 1993 è stato Direttore Ospite Principale all’Opera di Vienna, mentre dal 1989 al 1996 è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna e dal 2002 al 2005 Direttore Musicale dell’Orchestre de la Suisse Romande a Ginevra.
La discografia di Pinchas Steinberg comprende Der fliegende Hollaender di Wagner, La Wally di Catalani per la BMG, La clemenza di Tito di Mozart per la Sony/BMG, Die schweigsame Frau di Strauss; con Chérubin di Massenet per la RCA Steinberg ha vinto il Grand Prix du Disque, il Diapason D’Or, il German Critics Prize e il Caecilia Prize a Bruxelles.
Nel dicembre 2001 Pinchas Steinberg ha avuto un trionfale debutto sinfonico negli Stati Uniti con la Cleveland Orchestra, dove è stato successivamente invitato nel 2003, 2005, 2006 e ritornerà nel 2007 e nel 2008.
Nell’agosto del 2006 ha partecipato al Festival di Tanglewood dirigendo con grandissimo successo la Boston Symphony Orchestra.


 

 
 
 
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AREA PERSONALE

 

Cara amica, Caro amico,

non ho ancora approfondito per quale motivo ho deciso di aprire questo Blog "Sorsi di luce"... probabilmente si tratta del bisogno, oggi così diffuso, di sentirsi in contatto .... di avere compagnia... di ascoltare e sentirsi ascoltati.

Non credo di avere delle cose importanti o stupefacenti da offrire...

ma..... probabilmente, solo la quieta serena confidenza di un'amica che di tanto in tanto ti segnala qualcosa che l'ha interessata.... che ha fatto vibrare per quache istante la sua anima.... qualche riflessione ad alta voce... senza alcuna pretesa.... semplicemente perchè sgorga naturalmente... come l'acqua del ruscello che ho scelto come l'immagine del blog.

Spero possa stare bene in mia compagnia ...  buon divertimento

 

TRAMONTO SUL MARE

 C'è un'ora del giorno in cui tutto cambia, è il tramonto, momento in cui il colore del cielo si tinge di rosa e il mare diventa lo specchio perfetto per tanta bellezza. A noi non resta che fermarci ed ammirarlo. sentendoci per un attimo parte di quella bellezza. 

 

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BENVENUTO

....così desidero immaginare questo blog come una bella festa da passare con tutti gli amici e parenti, vicini e lontani geograficamente e spiritualmente. Creare per rendere accogliente e gradevole la mia "casa", per poter condividere dei momenti sereni con gli invitati o semplicemente, come avviene nelle feste di paese, con i curiosi.

Ecco che allora il mio lavoro assume un significato più completo e gratificante: diventa come una bella pesca matura che si lascia cogliere, grata di aver avuto la fortuna di aver potuto vivere il suo scopo e poter liberare i suoi semi.

Perciò ti ringrazio amico mio. Il realizzare questo blog in tua compagnia, pensando alla nostra  possibile comunione, sera dopo sera,  è per me fonte di gioia. Spero che anche tu, leggendo, possa divertirti e conoscermi un pochino, almeno da sapere che, al di là della vita banale di tutti i giorni, dietro allo sguardo talvolta soprappensiero, c’è una persona che vive. 

 

 

ESSERE COME SE....

Lavora come se non avessi bisogno dei soldi, ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire, balla come se nessuno ti stesse guardando, canta come se nessuno ti stesse sentendo, vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra

 
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