SPARWASSEREx igne fax ardet nova |
EPIGRAFI
"Les Troyens sono un evento, non una serata normale" (M° A. Pappano)
L'oggettivo consiste in un accordo con la testimonianza degli altri. (Bertrand Russell)
IL TEOREMA DI GÖDEL
(Kurt Gödel)
HALL OF FAME ARCHIBALD LEITCH
HALL OF FAME: TOM WAITS
APPENA LETTO
David Foster Wallace - Infinite Jest - (****)
(*)=sufficiente
(**)=discreto
(***)=buono
(****)=da leggere
AREA PERSONALE
MENU
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
« Jorge Luis Borges - Un lettore | Scioglilingua » |
Post n°165 pubblicato il 08 Gennaio 2020 da Sparwasser
Per l’inizio della stagione 2020 la Scala ha proposto un titolo di repertorio, che significa teatro pieno come un uovo , biglietti sold out da mesi e lunghe filodrammatiche sin dall’ora di pranzo per prendere gli ultimi 140 posti; d’altronde se la Tosca è assieme alla Traviata e alla Carmen uno dei tre titoli più rappresentati di sempre un motivo ci sarà. E che un motivo esiste ce lo mostrano Riccardo Chailly e Davisd Livermore con il loro allestimento. Le Scene e la Regia sono molto belle, soprattutto i primi due atti. Fratello Livermore utilizza la tecnologia al servizio della messinscena e così può, quando Mario Cavaradossi ordina “dammi i colori” al Sagrestano, far colorare il ritratto “dell’Attavanti” prima esposto in bianco e nero; soluzione un tantino parac, così come tutta la regia a dir la verità; ma se vuoi non affondare a un 7 dicembre scaligero, un po’ parac devi esserlo. In tale ottica va visto anche il finale I, col Te Deum in zeffirelliano stile. Colpisce l’apparizione all’atto II di un’altra Tosca dopo l’assassinio di Scarpia, la stessa altra Tosca che si rivedrà nel finale ultimo rimanere sospesa nell’area protesa verso la volta celeste sorretta da raggi luminosi che ricordano quelli, simboleggianti lo Spirito Santo, che si vedono ne “L’Annunciazione” di Filippino Lippi (ed estesi nel relativo all’allestimento) in mostra nel di fronte Palazzo Marino (vedi il parac..); la Tosca reale sinvece profonda come da copione giù da un Castel Sant’Angelo reinventato ed all’inizio del III atto rivestito di un drappo granata che faceva molto rovine del Filadelfia (Fratello Livermore), drappo che poi al momento dell’esecuzione di Mario (come il Palmieri) diventa nero. Tutto molto bello, costumi compresi. I quali devono essere in armonia con la scenografia, se no è come quando la cravatta sul vestito fa un pugno nell’occhio. Al teatro ci deve essere anche una estetica complessiva della rappresentazione non solo un significato (che peraltro in questo caso non è poi così difficile da trovare). Musicalmente, Il M° Chailly recupera la prima versione della Tosca e ci dimostra che Puccini sapeva ben il fatto suo quando operò i tagli alla partitura originaria dopo la prima al Costanzi di Roma (era il 14 gennaio del 1900: un anno dopo morirà Verdi). In compenso mi fa sempre specie pensare che Puccini fu indeciso sino all’ultimo se inserire l’aria del Vissi d’Arte, Ma pensa, Direzione invero un filino letargica ma con alcuni passaggi (per lo più modulazioni) davvero ben fatte e incantevoli (ne ho annotata una in particolare nel II atto, protagonisti i vituperati ottoni). Il mio ascolto in presa diretta ha confermato l’ottimo Scarpia di Salsi, che la mattina prima era a Venezia a cantare al concerto di Capodanno (pecunia non olet). Giustamente il più osannato della serata al termine della recita, unitamente al M° Chailly. Ma più che altro c’era da confrontare la Tosca della Netrebko, sentita attraverso sister TV il 7 dicembre, con quella della Hernàndez (la Netrebko oramai non replica più di due volte lo stesso spettacolo, anche se prima fa quattro mesi di prova). Ora senza stare qui a tirar fuori Valter Benjamin e Glenn Gould riguardo alla riproducibilità tecnica di un’opera d’arte premetterò che non è la stessa cosa ascoltare un soprano dal vivo piuttosto che via filo ma comunque un’impressione rimane e qualcosa si può sempre dire. La mia è che la Hernàndez ha cantato forse anche meglio della celebrata Annuska (che ho avuto la gran ventura di ascoltare in teatro in una strepitosa, apicale, interpretazione della Giovanna d’Arco verdiana solamente tre anni fa) ma difettando alquanto rispetto alla Eyvazova in espressività; il che se canti Gilda (del Rigoletto) non è un grosso problema; ma se canti Tosca è un grosso problema. E comunque dovremo farcene una ragione: la Netrebko è ancora la numero uno in circolazione, ma il suo timbro rispetto a tre anni fa si è alquanto imbrunito; ancora un paio d’anni e arriveranno le cantate con gli amici. Come sempre da brividi il coro (voci bianche incluse), cosa che per fortuna nostra alla Scala non fa neanche più notizia (grazie Bruno Casoni).
|
https://blog.libero.it/sparwasser/trackback.php?msg=14745377
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
INFO
CULT MOVIE
CULT MOVIE (ANOTHER)
I MIEI LINK PREFERITI
- il Toro
- Sonata
- Tarja
- L'Arenga
- La Scala
- Opera click
- J'aime le Rugby
- Statuto
FLORES SENTENTIARUM
1.
"IL VINO CONTRO IL PETROLIO: GRANDE VITTORIA, GRANDE VITTORIA, GRANDISSIMA VITTORIA" (Piero Ciampi - Andare, camminare, lavorare)
2.
"NON ESISTE IL MALE. ESISTE DIO CHE OGNI TANTO SI UBRIACA" (Tom Waits)
3.
"LA FORZA DEI FORTI STA NEL TRAVERSARE LE TRAVERSIE CON OCCHIO SERENO." (Paolino Paperino)
4.
"JACQUES BREL HA SCRITTO LE PIU' BELLE CANZONI SU TUTTO" (Ornella Vanoni)
5.
"IL SIGNORE COMANDERA' LA TUA STRADA" (Il Fabbri 16/4/2006)
6.
"CHE COS'E' IL QUARTO D'ORA GRANATA? E' QUANDO LE COSE SUCCEDONO."
7.
"EN MANCANSA DEL CAVAL, TROTTA ANCA EL MUSSO"
8.
"DIO E' UNO, E PURE IO" (scritta su un Taxi di Dakar, Africa)
9.
"SE UN FASCISTA DICE CHE PIOVE, E PIOVE, HA RAGIONE IL FASCISTA" (Ernesto Rossi)
10.
"OGNI CAMPANILE E' GELOSO DELLA SUA CHIESA" (Io :-) )
FORMICHE
1. " Ho quaranta minuti liberi. Vorrei andare a puttane..." (Vittorio Emanuele III Re d'Italia)
2. "Causa caldo servizio lento" - (Cartello appeso a Verona, Osteria di Sottoriva, domenica 27 luglio 2003)
3. "Due parallele si incontrano quando oramai non gliene frega più niente" (Marcello Marchesi)
4. "Le pellicce, fuori. Il pelo folto assorbe le note dei flauti" (La Berliner Philarmoniker)
5. "Sarei disposto ad avere 37 e 2 per tutta la vita in cambio della seconda palla di servizio di Mc Enroe" (Beppe Viola)
6. "La Torre di Pisa: e se avesse ragione lei?" (Walter Valdi)
7. "La conversazione languiva, come sempre d'altronde quando si parla bene di qualcuno" (Laclos-Poli)
8. "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti" (Paolo Conte)
9. "A 7 anni sapevo scrivere Borussia Mönchengladbach. Ma alla maestra non interessava." (Anonimo Forumista)
10. "In tutti i tentativi fatti per provare che 2+2 = 4 non si è tenuto conto della velocità del vento" (Raymond Queneau)
11. "Per formare una loggia bastano quattro amici al bar" (Antonio Binni, Capo della Gran Loggia d'Italia)
12. “Certo è deplorevole che gente che vive di sussidi tenga poi un cane” (Dichiarazione di un Responsabile della Previdenza Sociale della Contea di Värmland, Svezia)
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 18/03/2023 alle 23:09
Inviato da: Mr.Loto
il 15/06/2020 alle 18:51
Inviato da: cassetta2
il 23/04/2020 alle 15:26
Inviato da: cassetta2
il 25/05/2019 alle 10:27
Inviato da: RavvedutiIn2
il 22/11/2017 alle 14:04