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Dossier Sismi: colpire i nemici di Berlusconi

Post n°3 pubblicato il 27 Ottobre 2006 da spiancianonna

Magistrati come Edmondo Bruti Liberati, Gherardo Colombo e Giovanni Salvi. E poi politici dell´opposizione come Luciano Violante e Massimo Brutti. Tutti membri di una struttura considerata «nemica» del governo Berlusconi e che, per questo motivo, andava «neutralizzata», «disarticolata» al più presto anche «con azioni traumatiche».

È la clamorosa scoperta fatta dalla polizia giudiziaria negli enormi archivi scoperti all´ultimo piano di via Nazionale 230, nell´appartamento-ufficio del funzionario Sismi Pio Pompa. Un piccolo dossier di meno di venti pagine che la procura milanese (sono state le indagini dei pm Armando Spataro e Ferdinando Pomarici sul rapimento dell´ex imam della moschea di viale Jenner Abu Omar a portare fino al cuore della capitale, negli uffici di via Nazionale) ha inviato nella sera di martedì a Palazzo San Macuto nella sede del Comitato di Controllo Parlamentare di Controllo sull´attività dei Servizi Segreti e che i membri del Copaco hanno visionato fra lo stupore generale ieri prima dell´audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Micheli.

Un documento cartaceo con tanto di annotazioni a margine scritte a mano, uno delle centinaia di faldoni rinvenuti nel grande attico di via Nazionale fra le carte collezionate dal braccio destro del direttore del servizio segreto militare Niccolò Pollari assieme ai dossier su giornalisti, politici, magistrati e persino sul capo della Polizia Gianni De Gennaro. Poche pagine, una ventina in tutto, divise in due sezioni. La prima una lista di elementi ritenuti membri di una struttura nemica del governo Berlusconi comprendente politici e soprattutto magistrati: fra loro anche l´ex segretario dell´Associazione nazionale magistrati e oggi procuratore aggiunto di Milano Edmondo Bruti Liberati, l´ex pm e oggi consigliere presso la Corte di Cassazione Gherardo Colombo, l´ex vicesegretario generale nonché vicepresidente dell´Anm Giovanni Salvi, l´ex capogruppo diessino alla Camera Luciano Violante e l´attuale vicepresidente del Copaco Massimo Brutti. Personalità, è spiegato nella seconda parte del dossier in un linguaggio criptico tipico delle informative riservate e oscure degli spioni, considerate a diverso titolo membri di una struttura "nemica" del governo Berlusconi e potenzialmente in grado di "creare problemi" all´attività dell´esecutivo di centrodestra. E per questo motivo, una struttura da "neutralizzare", da "disarticolare" anche ricorrendo ad "azioni traumatiche". Un linguaggio allarmante, che aggiunge un inquietante tassello al vecchio e stantio refrain delle toghe rosse politicizzate e del connubio fra magistrati e sinistra uniti in un complotto contro l´ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia. Un documento che rende ancora più inquietante quanto emerso in questi mesi dalle inchieste della procura milanese su intercettazioni abusive, pedinamenti, investigatori privati al soldo di Telecom, servizi deviati, stampa compiacente e operazioni segrete targate Cia.

E se le poche certezze sul documento, almeno per ora, tratteggiano uno scenario ai limiti dell´emergenza democratica, molti sono invece i dubbi che circondano il dossier. Innanzitutto la sua collocazione temporale: perché se quasi certo è che l´inizio del lavoro di dossieraggio è riconducibile ai primi mesi del governo Berlusconi, quasi sicuramente le successive pagine sono state realizzate in un secondo tempo, forse anche a distanza di molti mesi. Difficile per ora anche attribuire una paternità al documento trasmesso dalla procura milanese al Copaco. Perché se le annotazioni scritte a meno margine dei fogli e la sua scoperta negli armadi del grande archivio (parzialmente rimasto ancora inesplorato) di via Nazionale 320 farebbero pensare ad un testo redatto proprio dal braccio destro di Polalri e addetto alla disinformazione Pio Pompa, non è da escludere che la mano nascosta dietro alle pagine del piccolo dossier possa essere quella di un qualche "zelante spione" ansioso di ben figurare con i vertici del Sismi e con il nuovo esecutivo.

Ripetiamo: chi ha dato l'ordine?di Antonio Padellaro

Primo. Lo spionaggio fiscale di cui è stato vittima Romano Prodi con la moglie Flavia Franzoni (ma si parla anche del presidente Napolitano, di Fassino e di altri personaggi delle istituzioni) è avvenuto attraverso 128 accessi abusivi nel sistema dell´anagrafe tributaria del ministero dell´Economia. Tutto ciò violando un sistema blindato di protocolli e procedure. Tutto ciò quando ministro era Giulio Tremonti, responsabile dell´indirizzo e della vigilanza del dicastero. Il quale sostiene adesso essersi trattato di un semplice caso di «guardonismo». Vedremo se il ministro del buco conserverà la stessa vena ironica quando la magistratura avrà completato l´inchiesta su quello che gli stessi inquirenti già definiscono il Watergate italiano.

Secondo. Notizie estratte dalle dichiarazioni di redditi dei coniugi Prodi, e in particolare i termini di una donazione ai figli, sono state pubblicate con grande clamore alla vigilia delle elezioni dai giornali della destra. Solo coincidenze? O un esempio di come è stata condotta la campagna elettorale contro il candidato dell´Unione e di quali metodi sono stati usati per farlo fuori? Metodi simili a quelli usati, neanche a farlo apposta, dagli indagati del cosiddetto Laziogate per spiare e danneggiare gli avversari dell´allora presidente della Regione Storace in corsa per la riconferma.

Terzo. Se aggiungiamo lo spionaggio contro Prodi, in quanto avversario di Berlusconi, ai nomi della lista rivenuta negli archivi Sismi di Pio Pompa - politici e magistrati della sinistra da «disarticolare» e «traumatizzare» perché «nemici» di Berlusconi - una domanda sorge spontanea: chi è, fatte le somme, il vero beneficiario di questa vasta e articolata operazione delinquenziale?
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L’Italia avanza e la politica non fa da meno. Una politica che, come ripeto già da molto quasi os...

 
Commenti al Post:
autores
autores il 25/04/07 alle 18:18 via WEB
Berlusconi si deve aver comperato il rifugio antiatomico,non ha i loro problemi.
 
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