W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
cosė noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Fantasie
Post n°486 pubblicato il 16 Maggio 2012 da nagel_a
Si scuotono sinuose le foglie della palma al vento, un inchino di ventagli al ballo, i tasti di un aereo pianoforte. Nessun albero, nessun bosco, nessun crinale a barricare l'orizzonte dall'assalto di immagini e fantasie. Scenari paralleli si susseguono lungo il filo di note suadenti, di soli che tramontano sull'acqua e barche capovolte, gusci nella notte.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
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