W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°394 pubblicato il 13 Aprile 2011 da nagel_a
La "mia" Nagel risale a una sera di noia, una di quelle sere in cui si sfiderebbe ai dadi uno sconosciuto all'angolo della strada. Mi piaceva il suono tagliente, alla tedesca, Naghel, eppure addolcito da quella l sospesa alla fine. La a è stata un vezzo, lo ammetto. "... versione moderna e tragica dell'idillio anarchico-romantico del perdigiorno. [...] ... uno smanioso nevrastenico, tenerissimo e insieme brutale. Il mondo non concede spazio alla sua nostalgia ed egli reagisce con un'impotenza fragile e rabbiosa. L'anarchico dell'anima, scoperta la falsità dell'ideologia che lo circonda, respinge ogni ideologia sperando di trovare l'immediatezza della vita non guastata dalle idee [...]. Gli restano allora soltanto la sprezzante ribellone, la solitudine dei boschi, le intense ma insensate illusioni d'amore, le scarpe scalcagnate dal vagabondare, l'astiosa corazza di durezza verso le masse, il reazionarismo indossato come un abito. [...] non è un personaggio unitario bensì un groviglio di follia e di debolezza, un instabile aggregato di fasci nervosi, un io provvisorio e privo di netti e precisi confini, o meglio un inconscio allo stato brado." A questo punto dovrei instaurare nessi o indicare somiglianze o evidenziare differenze. Ma come da ogni sottosuolo che si rispetti, la verità si dà nella distanza e le certezze sono appannaggio di chi sta altrove. P.s. tutto questo per dire: chiunque mi scriva in privato, non si vesta di un sorrisetto di superiorità, azzardando, con tranquilla sicumera un "Ciao Angela"... è stancante negare, fingere, mistificare, dire la verità... :)
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
Spero che la lunga assenza sia stata dovuta a piacevoli motivi piuttosto che a problemi
Comunque, se non l'hai già fatto, butta un occhio ai post passati e ti renderai conto che poco è cambiato: Angela continua a scrivere e io a prenderla per cu... hem, in giro.
P.S. Come solito sono ben accetti contributi in commenti dissacratòri :-)
Ah, nel mio profilo viene sempre uno che si chiama "t voglio formosa". Pensi che io debba approfondire il significato recondito del nome, o mi conviene far finta di nulla?