la finestra

Quanta tristezza suscita questo bellissimo brano! Anima pudica nascosta, corpo da offrire a biechi appetiti, schiava-regina ; mi vengono i brividi! Un saluto affettuoso, Grazia.

Pare sia proprio una legge di natura. E la natura, come si sa, ha due aspetti: gli uccellini graziosi che ci riempiono di tenerezza con i loro deliziosi ciui-ciui ma l'altro aspetto è quello degli insetti che detti uccellini si divorano. Purtroppo, la sintesi: divoratori e divorati. I quali divoratori a loro volta... divorati... Lo so, lo so, di passare per antipatico ecc. ecc.... Pessimista ecc. ecc. .... Comunque la tua sintesi è molto-molto intrigante, degna. La considero una dovuta brillante analisi-medaglia da appuntarti...

E' un circolo vizioso Ebby: non vi è padrone che sia tale, se non glielo consenta il suo schiavo. Poi raccontando si può creare "immagine morbida" anche dove la realtà è più cruda (e forse sul serio inenarrabile). E poi.. grazie! ;)

E' una musica che crea immagini.. mi fa venire in mente la sensuale malinconia di un carnevale veneziano e l'incontro furtivo e clandestino di due maschere all'ombra di un portone. Non è l'esatto corrispondente del post, ma mi piaceva l'"atmosfera". Buona giornata Grazia

Uh sì... Che tristezza! ... Biechi appetiti... Passioni indecenti...Sì sì!...

Ahahahah.. se non soffro.. m'offro.. appunto! :))

..quasi una malattia....

certe visioni lo sono sempre..

schiava e regina... un abbraccio silenzioso.

certe nature sono per se stesse ambivalenti.. come il veleno e il suo antidoto.. (un abbraccio stretto)

confessione coraggiosa di un'anima nobile,proprio dal fango nasce un fiore meraviglioso,dal colore puro.

e va bene.. ho fatto outing!.. sorrido.. in realtà mia cara, è stata solo un'"occasione" come spesso mi capita: immaginarmi in altre vesti, in altra pelle. (grazie :)))

sorrido lievemente incantata da tanta poesia..lascio un abbraccio che si avvicina, dew

forza della trasfigurazione! :)) .. e l'abbraccio si avvicina davvero! wow!

"Le etere (etère, in greco ἑταίραι), nella società greca antica, erano cortigiane e prostitute sofisticate, che oltre a prestazioni sessuali offrivano compagnia e con cui i clienti avevano spesso relazioni prolungate.In maggioranza ex-schiave o straniere, erano colte, libere e potevano gestire i propri averi, al contrario delle donne comuni, potevano essere delle compagne occasionali oppure concubine, potevano uscire a loro piacimento, avere una vita pubblica, coltivare libere frequentazioni e prender parte ai simposi maschili dai quali le donne erano invece escluse. Esercitavano spesso una notevole influenza sui personaggi frequentati." Le "geishe" dell'eta' di Pericle,una versione occidentale della figura femminile antica...ma oggi si legge prostitute d'alto bordo,squillo...tutt'altra cosa ed epoca.Al tempo nella logica stratificazione dell'eta' arcaica i comportamenti sessuali devianti e devianti erano assai meno perseguiti.Veniva moralmente condanannato l'eccesso,quindi non il singolo comportamento ma la dipendenza.Ne' la storia,ne' l'evoluzione tecnica o culturale possono mutare una caratteristica biologica dell'uomo (il suo desiderio sessuale) ne' il fatto che esistano etere da quando esiste l'umanita'.A me sembrano due forme di dipendenza :l'una dal proprio istinto,l'altra dalla volonta' di riscatto e dal perverso senso di potere conferito dall'essere "oggetto di desiderio"...appunto schiava ma "regina di schiavi".

Essere un'etera, una delle vie per accedere alla cultura.. l'altra via era l'isola di Lesbo.. Oggi è davvero tutta un'altra cosa, soprattutto dopo aver assistito alle ultime "mortificazioni" del potere. Il senso della frase finale era esattamente quello che dici, in un ribaltamento dell'ottica più immediata, forse provocatoria. Grazie per l'excursus :))

"...occhi grandi, pelle bianca e di velluto, labbra morbide, scrigno d'indecenze, capelli profumati e mani agili, schiave tendenze...". Cara Etera, fosse tutto vero, sembri un'esca zuccherosa. (ma che dire di chi cerca anime e trova solo corpi? mala tempora?)

.. oh... ma è tutto vero caro beth_el.. lo è nel momento in cui tolgo quella linea di demarcazione che sfuma tra realtà e immaginazione.. (il segreto starebbe in questo: l'anima "é" il corpo, se solo si trovasse la via per "toccarlo" nel modo giusto)

Giusto. Un'Etera risposta, nei confini della pelle.

.. anche oltre :)

perchè molto non è ciò che gli altri vedono ma ciò che noi in realtà siamo.

gli altri vedono ciò che mostriamo, coscienti o inconsapevoli.. solo gli attenti riescono ad andare un poco oltre quel mostrare e a intuire ciò che in realtà siamo: ma è un'attenzione faticosa e la fatica spesso induce a desistere.

Evvai, finalmente si tromba!!!
A questo punto la domanda è d’obbligo: Nagel, me la dai subito e accetti il pagamento in euri, o preferisci aspettare che sfrattino la Grecia dalla Comunità Europea e cambio in drakme?
… No,no, no, ma che dico? Niente aspettare, ché Finisce che ci ripensi.
Facciamo così: tu dammela subito, poi in caso di contenzioso ti pago in franchi svizzeri e non ci pensiamo più, va bene?

Possiamo metterci d'accordo.. ma non voglio denaro in cambio, voglio solo un bracciale fatto da Kalomela. Non è difficile, dovrai attraversare il Caucaso, tutti i suoi monti e i suoi popoli, fino a una piccola valle senza ingresso dove la gente sarà diversa da tutta quella che finora hai conosciuto e dove sentirai parlare una lingua mai udita, a metà tra il miagolare di un gatto e il cinguettare di un uccello. Là, sotto un grande noce, troverai un mercato (sì, solo i Kubaci possono azzardare di fare affari sotto un noce, albero del diavolo e dei giochi di streghe). Là troverai il mio bracciale. Ma stai attento, perchè sono mercanti scaltri e sanno di vendere bellezza e sanno anche che la bellezza non ha prezzo. Poi torna, con la bellezza...

Hem... non ci sarebbe qualcosa di meno impegnativo? Non so, tipo specchietti, perline e una bottiglia di whiskey, magari.

Posso sorridere?...:)))Ode alla nobile pianta jamaicana che ispira alti versi con lettere schiette,inorgogliendo la stirpe maschile finalmente fiera dell'unica cosa vera rimasta salda,eretta,nel castrante mondo virtuale!...s'e capito? ;)))

la risposta a basilicuccio è finita qui sotto, ora dove finirà questa? qui caro Boezio va a finire che scriverò un post dal titolo "Ode al basilico" :)) (però non oso fare la domanda che mi era sorta spontanea leggendo il tuo commento)

.. mi sa che hai sbagliato latitudine e longitudine.. e poi le "cose" belle vanno conquistate con fatica e sudore e impegno e ingegno e ... :))

una professinista, un'artigiano se vogliamo...

beh.. le cose si devono sempre fare bene, se no è meglio lasciar perdere :)

Ok, io colgo ciò che hai scritto, ma rimango scioccata di COME lo hai scritto!!! Sei davvero bravissima!

tu sei troppo buona! .. però mi piace quel che dici :))

Una mia amica, di vecchissima data, che conobbe e conosce i miei arzigogoli speculativi al riguardo, così vicini al suono di ciò che tu scrivi, mi apostroferebbe con "quanta sovrastruttura bell, in fondo è solo fisiologia della riproduzione ... Ma ci sono davvero fantasie che sono inconfessabili? A prescindere? E allora, il pargoletto alato, Eros, che ci sta a fare? L'uscita per favore? :-)

Credo che di inconfessabile non vi sia nulla.. è solo un problema di forma: trovare quella "consona" per dire anche l'indicibile o almeno per approssimare. Su Eros ci sarebbe da scrivere un trattato e anche qui molto dipenderebbe dalla prospettiva. (p.s. questo è un labirinto :)))