Creato da nagel_a il 27/12/2008

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L'assedio

Post n°411 pubblicato il 29 Maggio 2011 da nagel_a


Guardo le mie mani. Sono state mani forti e abili, i calli che mi segnano il palmo sono corona alla mia perizia. Sono mani di falegname, che ho ereditato da mio padre falegname. Le stesse mani che aveva anche mio nonno, falegname.
Ho lavorato, cesellandolo con il mio burchiello, ogni tipo di legno cresciuto nel bosco dietro la città. I miei mobili e quelli fatti dai miei padri adornano ogni casa e ogni chiesa nel perimetro martoriato di queste mura. Anche i banchi della scuola su cui è cresciuto mio figlio. E' un ragazzo in gamba mio figlio. Ha le mie stesse mani. Forti e abili. Ma le sue sono anche delicate, sa suonare il sassofono, mio figlio. Non so dove abbia imparato a tirare i fili segreti che legano le venature del legno alle note della musica. Però è bravo: è un bravo falegname, è un bravo musicista.

C'è stata una festa ieri in città. Una festa di primavera e quasi sembrava che la guerra fosse un incubo germinato dalla fame e dal freddo dell'inverno. C'era voglia di ridere e fiorire per le strade. Tutti i giovani si affollavano a calcare il selciato grigio, come garrule rondini ubriache d'azzurro.
Era stato eretto un palco sulla piazza. Si doveva suonare e ballare. Si doveva omaggiare la primavera, la fine dell'inverno, la fine della guerra.
Mio figlio doveva suonare il sassofono su quel palco. Con le sue dita agili e forti, fatte per creare bellezza.
Una granata ha sparpagliato al suolo i suoi petali scarlatti, oscurato l'aria con il suo veleno di piombo, polvere sudario stesa sul mondo.

Guardo le mie mani. I miei occhi sono asciutti. Il dolore è troppo fondo per trovare parola nelle lacrime. Sono le mie mani a piangere. Erano forti e abili, orgoglio di falegname. Sono rimaste tremanti, a fissare l'ultimo abito di plastica nera sul corpo straziato di mio figlio.


(Il mio debito, la mia suggestione, è a Maurizio Maggiani, al suo bellissimo Il viaggiatore notturno)

 

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Commenti al Post:
immatur_el_kap
immatur_el_kap il 30/05/11 alle 06:39 via WEB
weh, per un attimo, all'inizio, ho avuto paura si rilsalisse di avo in avo fino a san giuseppe....
 
 
nagel_a
nagel_a il 30/05/11 alle 20:33 via WEB
in effetti rendeva una certa solennità :))
 
immatur_el_kap
immatur_el_kap il 30/05/11 alle 06:44 via WEB
http://www.youtube.com/watch?v=yBDRgNgYWFI
 
 
nagel_a
nagel_a il 30/05/11 alle 20:35 via WEB
io avevo pensato a questa :)http://youtu.be/GmXGKPQaDl4
 
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 30/05/11 alle 09:12 via WEB
leggendoti,sono rimasta senza parole.
 
 
nagel_a
nagel_a il 30/05/11 alle 20:35 via WEB
mi è successa la stessa cosa con il libro :)
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 30/05/11 alle 16:16 via WEB
Nessun commento.
E’ uno dei libri più belli che abbia mai letto. Il più bello, forse.
Affermazione opinabile, sicuramente. Ma del resto parlo per me, e sul gusto, è cosa risaputa, non si discute.
 
 
nagel_a
nagel_a il 30/05/11 alle 20:36 via WEB
... è un libro che "resta"...
 
boezio62
boezio62 il 31/05/11 alle 01:10 via WEB
Che bello questo tratto di vita percorso insieme al falegname.Rivedo le mani di mio nonno contadino,di mio padre falegname...tanti dolori che come rughe incidono l'anima,come calli rendono spessa la scorza del cuore.Sono rimasto col fiato sospeso...parole dure come pietra.
 
 
nagel_a
nagel_a il 31/05/11 alle 21:01 via WEB
... ho descritto l'immagine di quelle mani, la loro forza nel raccontarsi e nel raccontare. Le trovo molto espressive e da sempre mi affascina la loro gestualità.
 
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