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La sentinella

Post n°417 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nagel_a


Arciere dalla chioma scura e dal petto glabro, a che miri laggiù tra il folto degli alberi?
Non è il nemico dalla cotta d'acciaio, non è il cervo dagli zoccoli sonanti. Dove punti la freccia che semina morte? Non è la corteccia rugosa della quercia centenaria, non è il pesce guizzante nello stagno.
Chi vuoi colpire con la tua precisione? Su cosa poggia il tuo sguardo deciso e tagliente? Perchè ti trovi su quei merli, senti calda la pietra sotto i tuoi palmi? Fiuti il vento e la sua direzione?

Posa il tuo arco, arciere, riponi la freccia tra le altre, abbandona la faretra e rilassa la spalla. Addolcisci il nero degli occhi e abbandonati alla brezza leggera. Nulla turba la quiete tra il folto degli alberi. Dormono l'orso e la volpe. Riposa il picchio. Lontano si ristora il nemico.
Dormi arciere, sia lieve il sonno e dolce il sogno.

 

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Commenti al Post:
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 09/06/11 alle 15:50 via WEB
l'arciere indossa la sua maschera e anche se intorno tutto è calmo,non riesce a comportarsi diversamente:)
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/06/11 alle 15:00 via WEB
è nella sua natura stare sul chi vive insomma.. poco si impara di ciò che già non sia innato? sforzo frustrante o certezza rassicurante.. (qui piove ancora.. :))
 
Lolablu7
Lolablu7 il 09/06/11 alle 15:52 via WEB
"Svegliati, adesso, arciere,un lieve fruscio s'avverte nel folto degli alberi!Ha termine il tuo riposo;veglia sui deboli sinchè hai frecce nella tua faretra, la tua missione t'attende..." Fermiamoci,recuperiamo il senso della fiducia,ma restiamo,comunque,vigili sentinelle delle nostre e delle altrui vite! Un abbraccio, Grazia. Passo bellissimo.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/06/11 alle 15:02 via WEB
perfetto prosieguo... e ottimistico augurio: mi piace!
 
giginosco
giginosco il 09/06/11 alle 19:01 via WEB
Arciere, ascolta me.
Il militare, che, essendo di sentinella, vedetta o scolta..... si addormenta, è punito con la reclusione militare fino a un anno. Se dal fatto è derivato grave danno, la pena è della reclusione militare fino a due anni. Art. 119 del Codice Penale militare di pace.
Io te l'ho detto, ora fa' un po' tu.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/06/11 alle 15:03 via WEB
azz! ... eccheccaspita! nemmeno una pennichella nell'ora della siesta! (però mi è piaciuto!... quasi quasi ti chiedo l'amicizia.. :))
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 09/06/11 alle 23:00 via WEB
Il post, limitato al primo capoverso, e cioè concluso all'ultimo punto di domanda, avrebbe avuto una certa valenza, addirittura provocatoria, da test lasciato all'interpretazione del lettore. E avrebbe avuto un suo fascino. L'invito a posare l'arco ecc. vira il clima. L'autore (autrice)interviene, rivelando se stessa. Accogliamo dunque il suo gentile invito. Riponiamo le pistole. Facciamo pace a cominciare col vicino rompipalle e sia lieve il sonno e dolce il sogno dei protagonisti agitati di questo mondo che se non ha delle rogne fa di tutto per cercarsele o quantomeno a procurarle. Messaggio rivolto agli uomini (e alle donne) di buona volontà?
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/06/11 alle 15:05 via WEB
.. dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge :)) .. sai Ebby, non oso mai rivolgere inviti ad altri, ogni esortazione è sempre a me stessa, il resto sono immagini e storie..
 
d4ny3L4
d4ny3L4 il 10/06/11 alle 21:09 via WEB
tipo.... rilassati e meno pippe mentali? ok.. minimal.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/06/11 alle 15:06 via WEB
eh!.. perchè no? ottima sintesi!.. rido..
 
   
d4ny3L4
d4ny3L4 il 11/06/11 alle 15:46 via WEB
Ultimamente le sintesi mi riescono efficacemente!
 
boezio62
boezio62 il 13/06/11 alle 22:10 via WEB
Gli arcieri Zen dicono "un colpo,una vita".In un tale colpo,arco,freccia,bersaglio e Io si intrecciano in modo che non è possibile separarli:la freccia scoccata mette in gioco tutta la vita dell'arciere e il bersaglio da colpire è l'arciere stesso.Eugene Herrigel.Lozen e il tiro con l'arco.
 
 
nagel_a
nagel_a il 14/06/11 alle 10:40 via WEB
"Perchè per essi la lotta consiste nel fatto che il tiratore mira a se stesso - eppure non a se stesso - e ciò facendo forse coglie se stesso - e anche qui non se stesso - e così è insieme miratore e bersaglio, colui che colpisce e colui che è colpito.".. bellissimo libro rispolverato dopo un decennio.. grazie Boezio, sempre ottimo spunto e meraviglioso il sipario aperto :))
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 14/06/11 alle 21:04 via WEB
Nagelina, vedo dall’ultimo post che stai per andare in ferie: è cosa buona e giusta, credimi, ché da come hai risposto a Boezio si capisce che hai le idee un po’ confuse. Quanto a te, arciere, se vuoi ti sintetizzo il discorso della Nagel sull’arciere zen che “…tira a se stesso, ma non a se stesso; colpisce se stesso, ma non se stesso, etc.” Tradotta in soldoni, tutta ‘sta tarantella si può ridurre a: “Gira che ti gira, il cetriolo finisce sempre in culo all’ortolano”. Ora, nel caso dell’improvvido ortolano potrebbero esserci risvolti positivi come, ad esempio, lo schiudersi di nuovi orizzonti sull’utilizzo delle cucurbitacee, ma tu, arciere, sei arciere. E le frecce non sono cetrioli. Ergo: se devi proprio tirarle, ‘ste frecce, braccio teso e sguardo dritto al bersaglio, ma soprattutto… spalle al muro! P.S. per Boezio: Boezio, vedi, è anche un merito immeritato, il mio: basta servirle un argomento e lei si incapretta da sola :-)
 
 
nagel_a
nagel_a il 04/07/11 alle 21:38 via WEB
Basilico? .. se c'è una verdura.. ehm.. pardon.. una cucurbitacia (come mi suona male al singolare!) che proprio non mi piace nemmeno all'odore è il cetriolo! detto questo.. occhio a non capitare a tiro! :)))
 
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