W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°433 pubblicato il 09 Agosto 2011 da nagel_a
Capisco gli dei e il loro divertimento che assiste allo scompiglio. E forse tutto sommato si sta meglio a fare la biglia impazzita che non la dea composta e pettinata che schiaccia solo un bottone.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
Per Tancri:
Che ci vuoi fare, Tancri, quella è architetto e pure mezza tedesca: il rigore innanzitutto!
Un TELEFUNKEN valvolare del ’63 ha fantasie più colorate.