"Fa un sole su questi bricchi, un riverbero di grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. Qui il caldo più che scendere dal cielo esce da sotto - dalla terra, dal fondo tra le viti che sembra si sia mangiato ogni verde per andare tutto in tralcio."
(C Pavese, La luna e i falò)
Capita di incontrare luoghi e persone semplici nella loro intima ricchezza, che hanno il profumo intenso e il sapore ghiotto del pane appena sfornato.
E' rinfrancante l'incontro, ha il colore azzurro della lavanda contro il grigio sabbia della pietra. Diventa magica di meraviglia la quotidianità: la colazione al sole, il racconto di orizzonti lontani, il mangiare con amici, l'armonia delle ore. Un'idea di casa.
Ritorna il piglio del gioco, avviticchiato sui tralci, sulle curve morbide delle colline. I polmoni si riempiono del gusto denso di acini e noccioli, nell'aria golosa.
E oltre il verde e l'azzurro, c'è la declinazione dei rossi: scarlatto, purpureo, granata, cremisi, amaranto. Una storia di millenni. Una storia che si dipana tra le pieghe della terra e dei secoli, in quella fatica dell'uomo che dà frutto dolce e inebriante.
[sigh... evasione finita troppo presto]
nella fotografia è il B&B Il sole delle rive... fonte d'ispirazione... in ogni senso