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veleno

Post n°440 pubblicato il 02 Settembre 2011 da nagel_a


Dubbi e sospetti dormono silenziosi tra le zolle della terra. E' la tisana dai semi del citiso. Avvelenamento insinuante, inavvertito, fino allo squarcio della coscienza.

Un'angoscia sottile abita le ore, danza che s'imprime al ritmo di una musica macabra. Ballo su ceneri mute, con passo smorzato e guance pallide.
Ombre albergano dietro gli stipiti, sussurri disciolti tra le tende gonfiate dalla brezza che fuori disperde i baccelli letali. Dalla ghiaia di un giardino fiorentino all'erba tenera di un prato in Cornovaglia. 
Il mare assiste con il suo odor di salmastro.

Prendi la pipa giovane uomo e osserva l'estuario. Unica tua saggezza è abbandonare ogni passione. Non hai metà da cercare. Non hai metà da seppellire.

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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