Creato da nagel_a il 27/12/2008

la finestra

gli scenari dell'anima

 

« ...segni e salmi »

Camera di ospedale

Post n°450 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da nagel_a


Ho visto un uomo. Un vecchio ormai. L'ho sempre visto dormire. Un tubicino portava nutrimento al suo corpo disteso. Un altro tubicino gli permetteva di non rantolare liberandolo dai liquidi venefici del suo torace.
Ho visto un vecchio sempre solo, forse perchè dormiva e nemmeno si sarebbe accorto di una visita. Immerso in un sonno pietoso che addolciva i segni di quel tumore strisciante nei suoi polmoni. E ho pensato a tutti gli altri che ho visto, così indifesi, agli adulti, ai ragazzi, alla terribilità dei bambini.
Mi sono detta che un vecchio ha già vissuto ed è meno "grave" vederlo mentre muore. Ma questo non mi ha consolata: la morte non dovrebbe avere artigli ma solo passi felpati.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/spigoli/trackback.php?msg=10696813

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Perturbabile
Perturbabile il 10/10/11 alle 21:25 via WEB
diamo alla morte un'aspetto scuro e negativo solo perchè non ci è permesso sbirciare al di là di quella porta per capire il senso dei colori della nostra stanza... io credo...
ciao
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:31 via WEB
non è la morte che mi (dis)turba, quanto piuttosto il suo bagaglio di sofferenza... inutile o meno certo io non lo so.. se anche in questo si applica il principio di azione e reazione, beh allora deve esserci un mondo maginifico e dorato là da quella porta.. ciao :)
 
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 10/10/11 alle 21:46 via WEB
tocchi un tema che vibra nelle mie vene e fa male,perchè mi sento così piccola davanti al mio dolore e al dolore di chi soffre.ma è giusto che se ne parli,e poi tu riesci a toccare ogni argomento sempre con rispetto e sensibilità.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:33 via WEB
siamo più che piccoli, infinitesimi e impotenti... è frustrante e doloroso non poter fare nulla.. (ti abbraccio)
 
Lolablu7
Lolablu7 il 10/10/11 alle 21:57 via WEB
Ho visto anch'io la morte;ingiusta,spietata,non tanto nella determinazione nel portare a termine il proprio compito,quanto nel modo;concordo.E' difficile continuare.Un forte abbraccio,Grazia:-)
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:34 via WEB
nel modo sì... la morte rientra in un ciclo naturale delle cose, non mi spaventa, ma l'eventuale sofferenza che la preannuncia... non trova risposte. (un caro saluto a te)
 
vaniavb
vaniavb il 10/10/11 alle 22:24 via WEB
...una carezza..., anche se a volte, nemmeno questa, consola...
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:34 via WEB
non consola, ma scalda...
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 10/10/11 alle 23:06 via WEB
La mia speranza è capitare in banca nel corso di una rapina e trovare gente dalla mira professionale che se spara, sia un colpo secco ben piazzato.(Anche l'ASL è d'accordo e lo Stato in generale considerando il risparmio sul bilancio Sanità e Pensioni)
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:35 via WEB
dovessi scegliere mi piacerebbe nel sonno, in un passaggio tra un sogno e l'altro...
 
piccolapefuribonda
piccolapefuribonda il 11/10/11 alle 08:47 via WEB
non ci si consola, è vero. Io ho visto un bambino morire così ,ma i bambini stupiscono sempre per la gioia e la curiosità che li rende esseri speciali, anche in quel momento, anche aspettando l'altra parte, il baratro, l'attesa. Il vuoto rimane per chi deve continuare a vivere in quel caso, credo. Un abbraccio
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:37 via WEB
a questo non riesco nemmeno a pensare... mi è successo una volta e mi aspettavo che per l'orrore il mondo intero dovesse finire, aveva perso senso il sole, il cielo, la terra, tutto... non so immaginare come si possa convivere con quel vuoto. (bacio)
 
giulia_dimarco1
giulia_dimarco1 il 11/10/11 alle 08:54 via WEB
Sì, solo passi felpati. Solo.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/10/11 alle 20:38 via WEB
leggeri e dolci, pietosi.. sì cara Giulia, così dovrebbe essere
 
lightdew
lightdew il 11/10/11 alle 21:46 via WEB
...
 
 
nagel_a
nagel_a il 12/10/11 alle 20:32 via WEB
sì...
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 13/10/11 alle 16:38 via WEB
Da sempre l’uomo è in lotta con la morte, Nagel. Vane battaglie combattute sul confine degli anni come fossero terreno di guerra da guadagnare o perdere; sempre più stirati, sempre più sfilacciati.
Lottare per arrivare sempre all’unica “vittoria” possibile: quel torpore di respiri ritmati steso come un tappeto silenzioso sotto gli artigli d’acciaio.
 
 
nagel_a
nagel_a il 13/10/11 alle 20:43 via WEB
... non si mette in discussione l'esito: nessuna arroganza di immortalità se non per il pensiero (e solo in rari casi purtroppo). è l'infierire sul vinto che turba, come una sorta di vigliaccheria che aggroviglia la pancia per la sua ingiustizia...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

La_mia_partecassetta2g1000kerRosecestlavienagel_aLaFormaDellAnimaVirginiaG65argentino.cagninNarcyssesilenziodoro2010boezio62falco20050PerturbabiIemariomancino.mPlastyco
 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

Quando mi dicono "Siamo tutti sulla stessa...
Inviato da: cassetta2
il 26/10/2020 alle 16:45
 
Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 21/07/2020 alle 11:30
 
Ciao, Nagel_a. So che non me ne hai voluto, ma io sono...
Inviato da: TANCREDI_45
il 22/08/2018 alle 21:38
 
... (buon viaggio A.)
Inviato da: archetypon
il 17/05/2013 alle 18:29
 
Non sono immune da questi momenti anch'io....e la vita...
Inviato da: boezio62
il 12/05/2013 alle 23:42
 
 

IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963