W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°455 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da nagel_a
Ci sono persone che sanno essere piene, colme, maestose, come quei fiumi che sono vita per i terreni che attraversano. Che riescono a condursi, senza riguardo ai chiacchericci delle rive, alle argille e alle balze. Sono un torrente. Le mie acque si esauriscono in poche onde, il resto è limo e trote pescate sotto un ponte.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
Non fare così, Nagelina, non ti abbattere. Siamo tutti tanti torrenti che seguono le anse della vita lasciando qua e là pozzanghere lungo un letto a volte ruvido, altre sinuoso.
Che vuoi farci, di Nilo ce n’è uno solo.
P.S.Ho capito bene, vero? Tu eri il torrentello!
…O la trota?!?