Creato da nagel_a il 27/12/2008

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Preghiera

Post n°465 pubblicato il 20 Novembre 2011 da nagel_a


Parlami stella del tuo fiore purpureo,
di quel cielo spalancato
sui banchetti offerti delle nostre carni,
quando distanza era solo il nome
di un cane latrante
dietro angoli di altre strade.

Raccontami stella della via dei ritorni,
del silenzio che si rapprende sui muri
e di fari estranei che segnano la notte,
quando le parole si svuotano
e i gesti divengono ricordi
doloranti sulle labbra.

Accompagnami stella
in questo buio ogni volta nuovo
lungo i fili di un'altra attesa,
quando le ombre si accalcano
e fingo la noncuranza dell'assenza.

 

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Commenti al Post:
gginopino
gginopino il 21/11/11 alle 08:47 via WEB
leggo spesso...e spesso non so cosa dire...e questo, per me, vuole dire che il silenzio è un complimento che è inutile, ma c'è...zitto zitto...
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:18 via WEB
mi piacciono i silenzi eloquenti :) ... grazie...
 
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 21/11/11 alle 14:15 via WEB
(perchè nella preghiera ascolti la "tua"voce).
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:19 via WEB
abbiamo un dialogo privilegiato a volte.. e l'illusione di essere ascoltati... :)
 
George.G.Byron
George.G.Byron il 21/11/11 alle 15:37 via WEB
.
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:19 via WEB
... esaustivo... conclusivo? ... sorrido...
 
   
George.G.Byron
George.G.Byron il 22/11/11 alle 09:29 via WEB
Sapevo d'esserlo stato ;)
 
     
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:30 via WEB
ben venga la consapevolezza!... rido... buona giornata vista la diretta :)
 
     
George.G.Byron
George.G.Byron il 22/11/11 alle 09:50 via WEB
Ma si Madame, altrettanto a voi. ;)
 
aforest1900
aforest1900 il 21/11/11 alle 17:35 via WEB
un salutone era tanto che non ti leggevo....merita sempre la tua scrittura. io non sono presente in libero ma ogni tanto passo. (alessandro d'effe fc)
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:20 via WEB
che bello rivederti! ... senza profilo ho perso la rotta (me la indichi di nuovo? mi mancano le fotografie e le incisioni di parole)... (saluta anche M.)
 
vocevera
vocevera il 21/11/11 alle 18:42 via WEB
perché può essere solo una finzione quella noncuranza. A che serve? del resto, servirebbe il contrario? Forse una preghiera e una stella a cui rivolgerla potrebbero aiutare a "scacciare le ombre" e a rischiarare il buio. p.s. anche una parola amica potrebbe essere preziosa... ti abbraccio
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:21 via WEB
una finzione che serve a istituire un distacco... inerme... la parola amica è come la luce della stella cui rivolgiamo la preghiera: rischiara.. (abbraccio a te :))
 
beth_el
beth_el il 21/11/11 alle 19:35 via WEB
"...la gente vive per anni ed anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quesgli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o ricordare. Quando aspetti o ricordi non sei triste o felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando o ricordando. Non è triste la gente che aspetta o ricorda. Semplicemente è lontana..."
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:24 via WEB
ovviamente mi hai costretta a rivolgermi a mr. google :) ... eppure l'attesa non è solo un riempire il tempo tra un momento e l'altro. non è la rincorsa al proprio talento o al proprio destino... da un certo punto di vista potrebbe pure essere la vita piena e vera (come la navigazione per raggiungere Itaca e l'approdo per ripartirne)
 
   
beth_el
beth_el il 22/11/11 alle 13:00 via WEB
Se ti sembra più sopportabile, perchè no? Ma non imbrogliare le carte: attesa e ricordo non sono "riempire", ma tempo del tempo. Una pausa dell'essere felici o infelici. Il viaggio sempre interessante, ma è la meta la ragione per la quale hai lasciato l'approdo, e sempre la meta ciò che desideri e sogni. Magari anche vero che chi si accontenta gode. Gode? ecc ecc :)
 
     
nagel_a
nagel_a il 23/11/11 alle 08:46 via WEB
sei decisamente manicheo.. :) ... non riesco a essere così categorica da distinguere il viaggio dalla meta (c'era quella pubblicità di un'auto che esaltava la percorrenza sull'arrivo.. ecco più o meno)... da qualche anno a questa parte trovo difficile trovare pause dall'essere felice o infelice... sarà l'età... ma il tempo si raddensa e non ho stasi... (p.s. non mi accontento mai... forse questo è il problema :))
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 22/11/11 alle 00:04 via WEB
Che brava sei. Devo proprio mettere una buona parola a Stoccolma... (Cercando di non sbagliare entrata di palazzo...)
 
 
nagel_a
nagel_a il 22/11/11 alle 09:25 via WEB
evvai! ... Transtromer chi? :)))
 
aforest1900
aforest1900 il 22/11/11 alle 16:03 via WEB
http://www.fotocommunity.it/pc/account/myprofile/1648611/profile/1 io sono qui quo qua, M. vicino a me vieni a trovarci! foto !!! vieni vieni ;) bacio
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 22/11/11 alle 19:54 via WEB
E’ un assedio di piccole scatole, l’assenza. Tutte allineate, tutte vuote. Che tu le tieni chiuse e fai finta che contengano.
Come l’odore del pane tostato la domenica mattina: sa d’arance e di burro, la domenica mattina;
Come i pomeriggi guardati roteare nell’alito freddo di novembre: portano passo felpato, i pomeriggi d’inverno;
Come l’impronta di una carezza rimasta nel palmo: hanno buona memoria, le mani.
Tante piccole scatole tutte allineate, tutte chiuse. E tu fai finta che contengano. Forse contengono.
Segni. L’ocra delle foglie, le pieghe della carne, le briciole sulla tovaglia: se le foglie sono ancora sui rami puoi sempre sognare di far colazione a letto.
Piccole scatole allineate chiuse. Camei vuoti, belli e dolorosi
finché si spezzi il cerchio dell’assenza.
P.S.
E' una specie di “Ti capisco”, questo mio. E forse anche un po’ una carezza.<br< Non sono bravo a far carezze, in effetti, ma tant’è.
 
 
nagel_a
nagel_a il 23/11/11 alle 08:49 via WEB
immagino una stanza linda e fresca con scaffali che odorano di resine e scatole che occhieggiano con fantasiose e colorate etichette.. una dispensa di cose belle e di ricordi di quelli che rilasciano sensazioni tangibili, di cui fare il pieno, di cui inebriarsi, fino al prossimo carico... fino alla prossima presenza.. (bello, quel che hai scritto sa d'arance e burro) .. p.s. invece quando non ortichi (chè il basilico giamaicano è una strana pianta) le carezze le sai fare benissimo.. :)
 
MieiGiorni
MieiGiorni il 22/11/11 alle 22:13 via WEB
Si guarda in alto, al cielo, a una stella affinché con la sua luce illumini su questioni terrene o, meglio ancora, umane: sui ritorni, sul silenzio, sui ricordi. E soprattutto si chiede luce per contrastare quel buio in cui l'esistenza, a volte, si viene a trovare. E la soluzione sembra trovarsi in un ampliamento dei confini terreni, ricorrendo a un'entità molto lontana da noi, a quella stella che possiede la forza ancestrale di un mito.... Buona serata.
 
 
nagel_a
nagel_a il 23/11/11 alle 08:52 via WEB
è la stella dei naviganti e dei marinai, che a volte indica una rotta o solo assorta illumina quell'angoscia, illudendo di un cielo non indifferente. dietro ogni stella si dipaneranno infinite preghiere e infiniti miti... la luce fredda delle stelle è una certezza ancestrale.. (grazie :))
 
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