W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°465 pubblicato il 20 Novembre 2011 da nagel_a
Raccontami stella della via dei ritorni, Accompagnami stella
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
Come l’odore del pane tostato la domenica mattina: sa d’arance e di burro, la domenica mattina;
Come i pomeriggi guardati roteare nell’alito freddo di novembre: portano passo felpato, i pomeriggi d’inverno;
Come l’impronta di una carezza rimasta nel palmo: hanno buona memoria, le mani.
Tante piccole scatole tutte allineate, tutte chiuse. E tu fai finta che contengano. Forse contengono.
Segni. L’ocra delle foglie, le pieghe della carne, le briciole sulla tovaglia: se le foglie sono ancora sui rami puoi sempre sognare di far colazione a letto.
Piccole scatole allineate chiuse. Camei vuoti, belli e dolorosi
finché si spezzi il cerchio dell’assenza.
P.S.
E' una specie di “Ti capisco”, questo mio. E forse anche un po’ una carezza.<br< Non sono bravo a far carezze, in effetti, ma tant’è.