W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°367 pubblicato il 10 Gennaio 2011 da nagel_a
Ho delineato strade Ora rincorro i fili
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
siccome sono malfidata ho controllato ma il testo è assolutamente opera del tuo brillare (come direbbe un tipo che conobbi) !
Dioniso è sbarcato a Nasso; la Nagel ha la residenza a Nasso; la Nagel segue i fili nel labirinto; ergo…
La Nagel l’ha data (o la darà) a Dioniso!
Ma perché, dico io???
Qui tutti ti fanno il filo e tu vai a seguire quello di uno che neanche conosci se non per sentito dire, più vecchio di te (anche se di poco, in effetti) e che per definizione è sempre Ubriaco!!!
Va be’, sarà il fascino dello straniero: non durerà molto.
Comunque ora mi metto in viaggio per Nasso. Certo, sarà un po’ dura a nuoto, ma conoscendo la sagacia della Nagel posso farcela prima che lei riesca a trovare la strada nel labirinto.
(adesso dirà che lei lo fa apposta, che non vuole uscire dal labirinto, che vuol perdersi in esso per ritrovarsi… naaa, è proprio che non ce la fa)
Ora, io comprendo le crisi adolescenziali, ma sai, uno comincia con quelle cose leggere che fa verso i quindici, sedici anni, poi si abitua e non c’è più niente da fare, eh! Smetti, finché sei in tempo: fumare lo sfalcio erba della Via destra Adige fa un male boia, e iniziare in tenera età rende gli effetti permanenti. Si comincia con una tirata d’erba medica e si arriva ai misteri orfici, poi non c’è più niente da fare, sai?!?.
Va be’, comunque, detto per inciso, giusto perché tu non ti faccia illusioni:
Io, a Nasso, ci sto venendo per Dioniso, mica per te.
Ché già il tabacco ce l’hanno tolto e mi tocca rifarmi… anzi, farmi, col basilico;
Venere, comincio a pensare sia una leggenda metropolitana. E’ come la Madonna di Medjugorie: appare tre volte l’anno per grazia ricevuta. Ché ormai è più la gente che viene rapita dagli ufo che quella che può vantare un incontro ravvicinato con la patata.
Quindi: “Tabacco” è andato; Venere non è mai venuta (tranne in sporadici casi isolati); se tu adesso ci fai fuori pure Bacco, cazzo ci resta???
Devo salvarlo ad ogni costo!
Non ne va solo della sua integrità, è proprio una missione umanitaria, capisci?!?
A Nasso!
Fermentava il grido
ricucendo i fili e lo strazio.
La corona boreale
raccoglieva il dolore astrale
l’apparente morte di ogni mito.
La sua voce (il tempo lo sa)
sottile e leggera
ancora spiana lame di luce.
Sento sempre un fermento interiore a leggerti; come se tu fossi dominata da un presentimento di dolore, ma pensando alla vita come presagio di leggerezza. Nel senso in cui pensava N.Hikmet nella sua poesia “Alla vita” di cui riporto le ultime strofe:
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Buon inizio di tutto. Blue.chips