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Poste italiane

Post n°585 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da vbcinghio

SPEZZANO ALBANESE - Poste Italiane informa che nell’ufficio postale di via Nazionale 257,  stanno per essere avviati i lavori di ammodernamento. Sono previsti interventi di ristrutturazione dei locali, finalizzati ad una migliore distribuzione degli spazi di lavoro destinati agli operatori di sportello e ai portalettere, e offrire ambienti più funzionali e confortevoli.

Sarà inoltre realizzata un’area dedicata esclusivamente ai Servizi Finanziari, dove personale specializzato sarà a disposizione della clientela per fornire, con competenza e riservatezza, informazioni dettagliate su prodotti e servizi finanziari. A partire da giovedì 10 febbraio, fino al prossimo 8 marzo, l’ufficio non sarà pertanto operativo. Per tutta la durata dei lavori, e per ridurre al minimo gli eventuali disagi dei cittadini, è stata prevista l’apertura quotidiana dell’ufficio di Spezzano Albanese Stazione, con orario 8/13.30 dal lunedì al venerdì, e fino alle 12.30 il sabato.

Le pensioni saranno pagate nel vicino ufficio postale di San Lorenzo del Vallo, in via dei Caduti 74, che sarà potenziato e prolungherà l’orario di apertura fino al pomeriggio: dalle 8 alle 18.30, dal lunedì al venerdì, e fino alle 13.30 il sabato. Per qualunque esigenza di prelievo di contanti è inoltre disponibile l’ATM Postamat (cash-dispenser) presente nell’ufficio postale di Terranova di Sibari, in Corso Margherita. Tra circa un mese il Comune di Spezzano Albanese disporrà di un ufficio postale più funzionale, in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze degli operatori e dei cittadini.

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Commenti al Post:
SoBBona
SoBBona il 08/02/11 alle 21:06 via WEB
Se assumessero anche qualche migliaio di giovani forse sarebbe ancora meglio...eh si! Magari gli impiegati postali potrebbero avere le ferie, potrebbero usufruire delle ore di permesso e molto altro ancora che è previsto nel contratto nazionale (se ancora esiste...mah...) Buona serata!
 
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ak47 il 09/02/11 alle 10:08 via WEB
POSTA E DISFUNZIONI. Finalmente l'ufficio postale viene messo a norma nel rispetto dei parametri di sicurezza! Ma il problema non si risolve solo con l'ammodernamento della struttura ma con una razionalizzazione del lavoro. Ci sono intere zone del paese che non vengono servite dalla posta da mesi ed infatti molti anziani e non hanno avuto sanzioni dall'enel! Ammodernare la struttura ma cambiare pure il direttore, secondo me!
 
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pippo il 09/02/11 alle 16:15 via WEB
Leggendo dirittodicronaca, ho notato l'articolo sul RSA, adesso è tutto chiaro! Ci hanno martellato di fesserie in tutto questo tempo, non c'era qualcuno che doveva avere le chiavi in tasca? Vergogna...la verità è che non è mai dipeso dal comune l'apertura di quella struttura, aveva rafgione Nociti, noi che ci siamo fidati di Cucci!! Vergogna vergogna e vergogna.
 
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ak47 il 11/02/11 alle 09:57 via WEB
RINALDI E LA SUA EREDITA'. Lodevole iniziativa la presentazione del calendario 2011 dedicato a Giovanni Rinaldi. Mentre si alternavano diversi oratori, pensavo a questa figura di educatore e trascinatore di masse ed all'eredità che ha lasciato. Oggi non c'è nulla che lo ricordi, una volta c'era la sezione con la sua foto, ora chissà dove l'hanno buttata dato che non esiste più alcuna sezione ed ideologia che lo rappresenti. Pugliese non ha detto nulla, molto hanno detto invece Acquafredda e Liguori. Ci si aspettava un intervento di Tursi, ma niente da fare: poteva parlare uno che ha distrutto il PCI? Penso che se tornasse in vita il Rinaldi prenderebbe a ceffoni Pugliese e Tursi, mentre avrebbe condiviso la politica di Vattimo che è stato veramente il suo continuatore. Di Rinaldi ora non rimane nulla se non quattro libri inutili, da quello che ho sentito, e questo calendario che lo ricorda. La sua casa che sarebbe dovuta rimanere ferma nel tempo è stata distrutta esteticamente da aperture illegali e da intonaci moderni. Bel rispetto è stato portato dal PCI a quest'uomo che ha dato tanto al paese! Un uomo che ha rifiutato le comode poltrone del parlamento per stare in mezzo ai contadini in tempi difficili. I suoi eredi politici invece si sono arricchiti dietro le bandiere rosse e le hanno anche rinnegate pubblicamente! Il nome di Rinaldi veniva tirato in ballo solo per carpire il voto a quei poveri anziani puri e poi"ti salutu pedi i ficu"! W IL COMUNISMO W GIOVANNI RINALDI
 
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nik il 11/02/11 alle 11:01 via WEB
RISORGIMENTO SPEZZANESE. Uno dei libri della storia spezzanese del XIX sec. rimane, senza ombra di dubbio, l'opuscolo curato da L. Cucci e F. Cassiani: " Gli Spezzanesi ne la Rivoluzione" del 1907. E' un lavoro che tratta delle biografie di Antonio Nociti, Vincenzo Luci, Gennaro Mortati, Giuseppe Marchianò, Francesco Fera, Davide Chefalo, Luca Marini, ed altri patrioti che hanno lottato per l'Unità italiana. Il testo è stato digitalizzato da Carmine Lupinaro ed è stato riproposto nell'italiano moderno da Francesco Marchianò, che ha curato la postfazione, e stampato e rilagato da Francesco Patitucci presso la cui legatoria in piazza Mercato, che ne sta curando la rilegatura. Inoltre sono stati inseriti i nominativi dei 130 garibaldini del posto e le foto degli eroi citati. E' un libro che non dovrebbe mancare nelle case degli spezzanesi! Grazie per lo spazio concessomi. Francesco Marchianò
 
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ASUS il 11/02/11 alle 15:25 via WEB
ci hanno riempito la testa di gestione del pubblico partecipata, di bilancio partecipato, di question time, di incontri per parlare dell'azione politica svolta, di nuove prospettive e opportunità che si sarebbero aperte per i giovani, di.....NIENTE!!!!! e non solo le chiacchiere sono volate, ma anche i nuovi miscugli politici prodotti vengono diffusi in forma totalmente impersonale e asettica, come se dovessimo farcene una ragione e basta. chi va in depressione, chi finalmente lascia libero il parcheggio di fronte al comune, chi si inventa ruoli mai esistiti in nessun comune del mondo, chi si acchiappa ad interim (alla berlusca per intenderci) gli assessorati che non riesce a spartire senza ulteriori conseguenze. ma quando un bel consiglio comunale in cui la cittadinanza potrà finalmente esprimere il suo giudizio su tutto quello che sta succedendo?????? applausi o PERNACCHIE....NON VI NASCONDETE...ANCHE QUESTA E' DEMOCRAZIA!!
 
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anonimo il 12/02/11 alle 09:00 via WEB
SUBITO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO per discutere sulla crisi politica. Se Cucci ci convince sul suo programma allora FIDUCIA PIENA e va avanti. Se Cucci non ci convince presentasse al popolo la lettera di dimissione insieme alla sua squadra e tutti a casa. Altrimento dobbiamo mobilitare le piazze. Amicus
 
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Ugo Mancioli il 12/02/11 alle 18:53 via WEB
Risposta al “post” RINALDI E LA SUA EREDITA’ di ak47 dell’ 11/02/11 alle 09:57: ………………………………………………………………………………………………. Caro amico, anche se lontano da Spezzano, ho letto con attenzione il tuo sfogo su Giovanni Rinaldi….. Ne hai tutti i motivi per come e’ gradualmente precipitata negli anni (dopo le sindacature Vattimo, come tu giustamente ricordi), la qualita’ ed il ruolo del PCI nel nostro paese…... In quegli anni purtroppo nessuno si preoccupo’ di fare quello che invece Rinaldi considero’ essenziale nella sua vita politica e cioe’, come tu dici, “educare” e (aggiungo io!) “coinvolgere”.....Ogni uomo politico, degno di questo nome, sa che e’ solo in questo modo che un partito si assicura linfa e vitalita’ per perpetuarsi ed affermare nel tempo le proprie idee…..Un partito quindi va spinto oltre i suoi dirigenti che (senza se e senza ma), dovrebbero avere una sconfinata dose di altruismo (e Gramsci ne e’ il piu’ grande esempio con i suoi “Quaderni dal carcere”) .….Pertanto, e’ questo il lascito piu’ importante (e credimi non e’ poco in questi tempi sciagurati in cui l’unica educatrice e’ la TV), che Rinaldi ci consegna….. Tornando a noi, dopo l’avvento del PDS, a Spezzano abbiamo assistito ad una vera e propria “eutanasia” senza che a questa subentrasse uno straccio di classe dirigente che tenesse duro e affrontasse con successo gli avvenimenti (ma come avrai visto in Calabria e’ successa la stessa cosa)…..In queste condizioni mi vuoi dire come si sarebbe potuto ricordare e rispettare prima e dopo quegli anni quest’Uomo ??...... Alla fine comunque tutto torna per cui non sono d’accordo con te che di “Rinaldi non rimanga nulla, se non quattro libri inutili”. ….Come vedi, a 50 anni dalla Sua morte, siamo ancora qui a parlarne (quanto alla sua Foto ed ai suoi Libri, stanne certo, un giorno avranno il posto che meritano!)……… Ugo Mancioli
 
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ak47 il 14/02/11 alle 10:55 via WEB
Caro Ugo, ho definito i libri di Rinaldi "inutili" perchè sono per la maggior parte testi di giurisprudenza, da quello che ho sentito, e medicina ormai superati mentre i libri "utili" sono finiti chissà dove, trafugati nel tempo. Chi è successo come segretario del PCI, a Vattimo, tuo zio, non ha voluto creare un ricambio generazionale nel partito che, invece, ha avuto segretari marionetta nelle mani del famigerato sindaco che poi ha fatto fare al pci la fine che ben sai. Non penso che la foto e le glorie del PCi ritorneranno, il mondo cambia vorticosamente giorno dopo giorno. E' dffusa l'opinione che le ideologie sono morte, così ognuno si sente autorizzato a fare quello che vuole, cioè saltare da uno schieramento all'altro. Ti saluto con stima.
 
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asus il 14/02/11 alle 18:56 via WEB
rinnovo l'invito (che non trovo pubblicato!!!!!) a portare a conoscenza degli elettori in un consiglio aperto la situazione politica di chi dovrebbe governarci, piuttosto che decidere dove nessuno vede e sente pensando che si debba accettare supinamente la nuova spartizione di assessorati senza capire cosa sia veramente successo a meno di due anni dalle elezioni. non cestinate pure questo...è lo sfogo di un elettore disgustato.
 
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anonimo il 15/02/11 alle 23:29 via WEB
Si dice in giro che Lupinaro dopo aver tenuto in vita l'amministrazione Corsino per 5 anni nonostante non gli condivideva niente (gli parlava contro in ogni angolo del paese), ora si presta a tenere in vita, se pur in modo agonizzante, l'ammnisttrazione Cucci, anzi solo CUCCI(continuando a parlargli contro in ogni angolo del paese). Caro Lupinaro abbi il coraggio di assumere le tue responsabilità di cittadino per bene che tanto ami Spezzano, e Spezzano ti ricambia con i tanti voti tuoi personali. Carminù c'è poco da difendere. Amicus
 
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ak47 il 17/02/11 alle 07:33 via WEB
Cari compaesani, è finita la pace nel nostro comprensorio! peccato!
 
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ak47 il 17/02/11 alle 16:01 via WEB
Da tempo il nostro paese viene citato in fatti di cronaca nera in cui i suoi cittadini non c'entrano proprio! Stamani sulla Gazzetta del Sud a titolo cubitale appariva il nome di SPEZZANO! Qualcuno autorevole può dire ai giornalisti di smetterla? Già il nostro paese fa pietà, con questi fatti poi non ne parliamo proprio!!!
 
 
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Giuseppe Montone il 17/02/11 alle 21:09 via WEB
Purtroppo i fatti di cronaca che nell'ultimo mese hanno riguardato il nostro territorio non contribuiscono di certo a dare una degna immagine della realtà in cui viviamo. Capisco l'amarezza dei cittadini di Spezzano A. per vedersi tirati in ballo senza che nessuno dei protagonisti sia spezzanese, ma solo perchè il primo omicidio è avvenuto nella cittadina arbereshe. Comprendo anche l'amarezza per il titolo della Gazzetta del Sud che attribuiva a Spezzano la paternità di quanto invece accaduto a San Lorenzo - ma sia chiaro, la colpa non è dei corrispondenti, quanto di chi fa i titoli. L'articolo all'interno del giornale, infatti, era preciso. Ci tenevo a chiarirlo anche se io scrivo per Calabria Ora. E sia chiaro: è difficile anche per noi cronisti raccontare questi avvenimenti. Sono ferite profonde che non si cancellano...
 
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asua il 17/02/11 alle 19:47 via WEB
sbaglio o diversi post vengono censurati???? eppure esprimono solo pareri senza nemmeno criticare....il libero pensiero..và pensiero!!!!!
 
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anonimo il 17/02/11 alle 21:38 via WEB
Ma perchè nella parte sud di Spezzano nella zona del campo sportivo ogni sera c'è puzza di bruciato di plastica altamente tossico e nessuno dice niente. I vigili urbani e i politici possible che non sentono nessuna puzza sotto il naso? I cittadini poi. Da qunato c'è Cucci al comune nessuno protesta, c'è un'omertà che fa paura. Nuovo assessore della sanità, chi sei, cosa fai, cosa vuoi, perchè non intervieni? Un non rassegnato per una spezzano migliore.
 
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ak47 il 18/02/11 alle 08:37 via WEB
I miei commenti, finora, non sono stati censurati. L'impressione che ho, invece, è quella che tanti leggono mentre scrivono sempre i soliti! Una pecca di questo blog è la mancanza di aggiornamento. Tornando alla censura bisogna vedere se i commenti contengono cose offensive che consentono ai gestori di eliminarli.
 
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giulio santo il 20/02/11 alle 21:25 via WEB
non sbagli caro amico!!parecchi commenti non vengono publicati, forse perche'non tutti sanno di latino, e quando finiscono il commento non scrivono....ad majora ti ci scrifen sa mari
 
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ak47 il 21/02/11 alle 09:56 via WEB
Ma chiudetelo questo blog se non lo aggiornate! Ditemi a cosa serve se non date notizie! A me sembra la solita pagliacciata spezzanese: tutto fumo e niente arrosto!
 
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anonimo il 22/02/11 alle 15:11 via WEB
Poca delusione nel consiglio comunale (tutto prevedile), ma GRANDE lo SCHIFO fatto da Luigi SERRA, che non solo ha dimostrato di non avere idee chiare sul da farsi, ma ha costretto i suoi due fedelissi GRECO e GALIZIA a lasciare l'ASSESSORATO senza nessun motivo. Galizia e Greco hanno dovuto lasciare l'assessorato e lo stipendio di mille euro al mese senza neanche capire il perchè. Se un capo gruppo ragiona e detta i tempi ai suoi fedelissimi, ci si aspetta una strategia, invece no. Serra ha fatto azzerare la giunta precedente solo per l'orgoglio di non essere stato invitato ad una seduta di Giunta e perchè si è arrabiato che Lifrieri ha fatto vendere da un suo amico una macchina al comune. VERGOGNATI LUIGI, come polito e come amico vali ZERO. Se volevi anche tu qualcosa da Cucci, bastava chiederglielo senza rovinare chi ti è fedele.
 
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Giuseppe il 17/06/11 alle 01:29 via WEB
Rinaldi però non è un cognome arbereshe. Qualcuno sa perché nelle comunità arbereshe ci sono tanti cognomi italiani?
 
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Francesco Marchianò il 20/06/11 alle 09:10 via WEB
COGNOMI ITALIANI. Prima di tutto bisogna dire che i profughi albanesi del XV non hanno fondato nessun paese essendo questi già esistenti. Spezzano viene citato gia due secoli prima dell'arrivo degli Albanesi. L'unico paese fondato ex novo risulta San Martino di Finita, secondo alcuni documenti trovati di recente! Perchè ci sono tanti cognomi italiani? la risposta è legata all'economia, nel passato la gente si spostava per lavoro e si stabiliva dove lo trovava. Spezzano nel 1543 (primo censimento ufficiale) contava circa 200 persone, forse non tutti albanesi. Capitava che un bracciante di Terranova andava a lavorare a San Demetrio e poi si sposava e rimaneva lì assimilandone gli usi ed i costumi. I Rinaldi sono presenti nel paese verso la seconda del 1700 dove probabilmente svolgevano l'attività notarile. I Diodato/i, per esempio, erano esattori delle tasse di non quale signore aveva preso in affitto il feudo di Spezzano nella prima metà del XVIII sec. I cognomi albanesi, come anche le famiglie, si contano sulla punta delle dita. I cognomi albanesi "spezzanesi" originari sono: Cucci, Tocci, Luci, Staffa, Barci, Molfa, Basta, Andropoli, ... se gli Albanesi non si fossero uniti all'elemento locale si sarebbero estinti in pochi decenni come è avvenuto in altre comunità, ad esempio San Sosti. Poi quando si parla di Albanesi non dobbiamo pensare solo alle comunità ma anche alle città e paesi. Molti profughi si sono stabiliti a Bisignano, San Marco, Corigliano, Casano, Castrovillari, esempio per tutti il quartiere albanese dei Sassi di Matera. Spero di aver risposto esaurientemente ad una domanda posta intelligentemente. Francesco Marchianò
 
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angelo il 22/06/11 alle 23:07 via WEB
Grande Terranova per il finanziamento di PALAZZO MARINO. Oltre un milione di euro. Ma tu Spezzano che sei il più grande paese albanese d'Italia, il capo mandamento della collina di S.Salvatore. Il paese invidiato dai vicinori, ora sei l'ultima in assoluto. S. Lorenzo bituma tutte le strade facendosi un bel lifting; Tarsia ormai è su un altro pianeta; Terranova presenta progetti continuamente e se li fa finaziare sempre. Tu Spezzano quando ti regalano i finanziamenti (vedi Danni alluvionali di Varco delle Femmine, Anfiteatro, centro storico) ti fai revocare i progetti. VERGOGNATEVI. CUCCI E TUTTA LA BANDA DI INCAPACI CHE SEDETE SULLE POLTRONE DEL COMUNE. Vi state solo fregando i soldi dei cittadini. Siete peggio di quei dipendenti del comune che riscaldano la sedia e a fine mese pretendono lo stipendio.
 
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Giuseppe il 23/06/11 alle 14:48 via WEB
La ringrazio signor Francesco, ha risposto in maniera decisamente esauriente! Avendo trovato un interlocutore molto preparato, colgo l'occasione per fare alcune osservazioni anche sui cognomi originari di Spezzano. Ho scoperto che Tocci e Luci sono cognomi molto radicati anche in altre regioni italiane, in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, dove sono cognomi italiani di origine locale attestati già prima del 1400. Anche il cognome Cucci sembra avere dei ceppi umbri, toscani e romagnoli di origine italiana, e così pure Barci, con un piccolo ceppo storico in Toscana forse variante di Barsi (il Rohlfs nelle sue richerche calabresi Barci non lo definisce di origine albanese). Come è noto ci furono anche forti immigrazioni dal centro-nord Italia al Regno di Napoli. C'è un caso piuttosto esemplare, il cognome Pucci che si dice in calabria portato dai dicendenti di albanesi, in realtà come ben sappiamo nel medioevo era già portato da una celebre storica famiglia fiorentina, da cui discende anche una famiglia di Napoli che ebbe anche un feudo in Puglia. Secondo lei si può ipotizzare che i profughi albanesi nell'italianizzare i loro cognomi, non essendo ancora influenzati nel 1500 dal dialetto calabrese, presero a modello forme linguistiche più "toscaneggianti", più centro-italiche? O si tratta di semplici casi di assonanza e omonimia? Omonimia magari favorita dalla condivisione di comuni radici o prestiti linguistici latini e greci tra Italia e i territori greco-albanesi da cui provenirono i profughi. Mi scuso se ho messo troppo carne al fuoco.
 
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Giuseppe il 23/06/11 alle 15:22 via WEB
Devo avere premuto invio due volte e l'ultimo mio messaggio è stato pubblicato due volte, mi scuso. Il responsabile del blog può cancellare il doppione del mio ultimo messaggio? Grazie!
 
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francesco marchianò il 24/06/11 alle 10:44 via WEB
COGNOMI ALBANESI. Caro Giuseppe ti trovo molto preparato in materia e ben documentato. Gradirei contattarti per scambio di opinioni magari davanti ad una bevanda fresca. Lo so che alcuni cognomi albanesi sono presenti in altre regioni. Luci per es. si trova nella variante Lucci in Lazio, e così via dicendo. Bisogna tener presente che gli Albanesi erano presenti in Italia come truppe mercenarie o cavalieri di ventura già nel XIV sec. ed erano noti come stradioti, al servizio delle varie signorie in modo particolare della Serenissima Repubblica di Venezia. Il condottiero Mercurio Bua, per es., dopo aver combattuto alla vecchiaia non rietrò in Epiro ma rimase in Italia. E ci sono decine di stradioti che si sono fermati nel suolo italico. Comunque gradirei essere contattato personalmente per discutere con piacere di questi argomenti. Grazie e a presto.
 
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Giuseppe il 03/07/11 alle 15:31 via WEB
Caro Francesco, il patronimico Lucci, come la sua variante con una sola “C”, è un cognome tipicamente italiano, non ci sono dubbi sulla sua origine. E' diffuso in molte regioni, anche nel centro-nord, e deriva da Lucius, nome molto diffuso tra i latini, diventato poi in italiano Lucio. Lucci ha moltissime varianti, oltre a quella già menzionata con una sola “C”, esistono Luccini, Lucini, Luccioni, Lucioni, Luzzi, Luzzini... Insomma, Lucci e la sue varianti, non hanno alcuna relazione con gli arbereshe. Gli stradioti si stabilirono soprattutto nel versante adriatico, in particolare nei territori storici della Repubblica di Venezia, e raramente conservarono i loro cognomi originari. Bisogna considerare che una percentuale molto alta di stradioti era di origine greca (gli ufficiali erano in genere greci), mentre molti stradioti erano di origine slava (anche dalmati). Anche il cognome Bua in Italia non sempre è di origine albanese, è molto diffuso per esempio in Sardegna, dove è di origine sarda, ed esiste anche il cognome Buha in Serbia e in Bosnia, che è un cognome tipicamente slavo. Anche il cognome albanese Bua potrebbe essere in realtà un cognome di origine slava, come non si può escludere che esistano un cognome italiano Bua, un cognome albanese Bua e uno slavo Buha distinti e non collegati. Per esempio anche Lucci, come la sua variante con una sola c, ha una sua versione slava, il cognome Lu&#269;i&#263; (a volte scritto Lucich, Luki&#263;), che è un cognome molto diffuso in Croazia tra i cattolici croati e può derivare da Lucius, da Lucas, e da Luka che in slavo significa "porto", ed è diffuso anche in Slovenia, in Serbia e in Montenegro, e ha varianti diffuse anche in Francia, Regno Unito (arrivato con i normanni), Romania, Spagna... Ovviamente questo non significa che Lucci e Lu&#269;i&#263; siano collegati, non significa che chi si chiama Lucci sia lontano parente di chi si chiama Lu&#269;i&#263;, è solo un fatto linguistico. Ma questa assonanza linguistica ci suggerisce che il suo omologo albanese, quello poi arrivato a Spezzano, potrebbe essere di origine slava o greca, chissà magari non solo a livello linguistico. E' un'ipotesi che non possiamo escludere a priori. La questione è molto complessa, Francesco. Perché gli studi sui cognomi diffusi in Albania sono ancora pochi, sono solo all'inizio, raramente sono tradotti in inglese, e purtroppo risentono ancora oggi dei danni provocati dalle politiche nazionaliste della dittatura di Enver Hoxha, nazionalismo che ha cercato in tutti i modi di nascondere i tanti prestiti linguistici dall'italiano, dal veneziano, dal greco, dallo slavo, dal turco, dal latino, nella lingua albanese e soprattutto nell'onomastica albanese. A dimostrazione delle tante influenze di altre lingue nell'onomastica albanese, ti segnalo la presenza in Albania (ho controllato nell'elenco telefonico) di cognomi come Martini, Cini, Marini, Fino, Bani, Simoni, Coli, Nano, Lini, Stefani, Dini, Bini, Ceci, Topi, Pollo... questi, come ben sappiamo, sono tutti cognomi italiani molto diffusi in Italia e solo molto raramente in Italia sono riconducibili a un'origine albanese. Perché Italia e Albania hanno tanti cognomi in comune? Semplicemente perché molti nomi dell'onomastica italiana e di quella albanese (nomi che hanno poi generato i cognomi) derivano dall'onomastica latina, che a sua volta ha incorporato nomi di origine greca, ebraica o aramaica (è importante puntualizzare che avere un nome di origine ebraica non significa essere automaticamente di origine ebraica). Questo discorso vale anche per l'onomastica slava che contiene molti nomi di origine latina poi slavizzati. Un caso eclatante è il mio cognome, Marini. Mi è sempre stato detto che era di origine albanese. Lo confermo, è vero, in Albania è un cognome ancora oggi diffuso, come è diffuso ancora oggi in alcune comunità arbereshe del sud Italia (sia come Marini, sia al singolare Marino). Ma è altrettanto vero che Marini è storicamente diffuso in tutta Italia (Marini, Marino), in Francia (Marin), nel mondo slavo (Marin, Marini&#263; , Marini&#269; ), in Romania (Marin), in Spagna (Marin, Marino) e derivano tutti, compreso il cognome albanese, dal nome latino Marinus. Per concludere, quando trattiamo i cognomi originari dei casati arbereshe che ripopolarono alcune comunità del sud Italia, ritengo che sia importante tener presente che in alcuni casi queste famiglie portavano cognomi albanesi, anche se italianizzati, esclusivi degli arbereshe: Andropoli (ma sembra linguisticamente di origine greca), Basta (ma è troppo diffuso in Italia per pensare che siano tutti discendenti di arbereshe), Camodeca, Candreva, Dorsa, Frascino... Mentre in molti altri casi i cognomi degli arbereshe che arrivarono in Italia essendo cognomi linguisticamente di origine latina, greca (e forse slava) non erano (e non lo sono ancora oggi) esclusivi dei casati arbereshe (Baccaro, Barbato, Bellucci, Brunetti, Barci, Buono, Cassiano, Cassiani, Conti, Lanza, Luci, Marchese, De Marco, Toccio, Tocci, Turco, Vaccari...), ma erano cognomi già ampiamente diffusi in Italia, con ceppi che non hanno alcuna relazione con le comunità arbereshe. Questa derivazione linguistica dei cognomi del secondo gruppo a mio parere ci suggerisce che in alcuni casi, gli arbereshe che arrivarono in Italia, etnicamente potessero essere anche greci o slavi, entrati magari per matrimonio all'interno delle comunità albanofone di Albania e Grecia, già prima del loro arrivo nel sud Italia. Mi scuso se mi sono eccessivamente dilungato. Se mi indica una mail dove poterle scrivere, la contatterò al più presto.
 
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Giuseppe il 03/07/11 alle 20:06 via WEB
Noto che non vengono riprodotti i caratteri dell'alfabeto croato e dell'adattamento latino dell'alfabeto slavo. Ora rimando una nuova versione del messaggio, senza i grafemi slavi. Se gentilmente il webmaster può cancellare il messaggio precedente.
 
 
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francesco marchianò il 05/07/11 alle 18:32 via WEB
COGNOMI ALBANESI. Giuseppe come fare per discutere ampiamente di onomastica e dintorni dato che questo sito non è adatto a tali discussioni. Puoi contattarmi dato che vivo a Spezzano e scrivere privatamente a Cenzino mio fraterno amico. Per quanto riguarda i caratteri slavi puoi scrivere il testo in word poi fai "copia" ed "incolla" ed il testo compare integro nel blog! Un abbraccio ciao
 
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Elena il 18/07/11 alle 17:57 via WEB
Conversazione molto interessante! Cerco altre notizie sui Tocci di Spezzano. E' possibile saperne di più?
 
 
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Giuseppe il 03/10/11 alle 00:18 via WEB
Cara Elena, le rispondo con colpevole ritardo. Il cognome dei Tocci di Spezzano dovrebbe derivare da una località in Albania così denominata e il cognome originale dovrebbe essere Toçe. Come per altri cognomi presenti a Spezzano tra le famiglie greco-albanesi è in realtà un cognome che era già presente in Italia. La maggioranza dei Tocci oggi presenti in Italia non c'entrano niente con gli arbereshe e sono originari del centro Italia e il loro cognome deriva dall'aferesi di nomi come Robertoccio, Lambertoccio, Albertoccio...
 
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Giuseppe il 03/10/11 alle 00:20 via WEB
Gentile Francesco Marchianò mi scuso per la mia latitanza, e scriverò il prima possbile all'amico Cenzino per mettermi in contatto con lei. Giuseppe
 
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francesco marchianò il 03/10/11 alle 12:07 via WEB
Giuseppe, ancora complimenti per la competenza che dimostri nelle ricerche e mi farebbe piacere scambiare qualche opinione conte. Circa il cognome Tocci, non si scarta la tua ipotesi tenendo presente che nella parlata di Tirana "toç" significa "testardo, testone".
 
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Theo il 29/10/11 alle 20:25 via WEB
Mi intrometto nella discussione. Lo storico di origine albanese Fan Stilian Noli (che secondo alcuni apparterrebbe alla minoranza greca che vive in Albania) afferma che “come ai nostri giorni, anche nei tempi antichi la maggioranza degli albanesi portava un nome di battesimo greco o slavo o latino o arabo, molto di rado albanese”. Quindi i cognomi di origine albanese (o di origine arbereshe) in realtà non esistono, sono una piccolissima percentuale, perché la maggioranza degli albanesi o degli arbereshe porta in realtà cognomi di origine greca, slava, latina, araba (turca)...
 
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francesco marchianò il 07/11/11 alle 16:30 via WEB
COGNOMI ALBANESI. Ho letto con interesse l'intervento di Theo su una notevole presenza greca nelle comunità arbereshe. Sì, i icognomi dicono tutto! Abbiamo pochi cognomi albanesi (shqiptar): Tocci, Cucci, Barci, Staffa, Luci, Bisulco (culo di lupo), etc... ed una miriade di cognomi arvanites (albaenesi di Grecia): Stratigò, Marchianò, Calamatano, Andropoli, Archiopoli, Nemoianni, ... studiati dal prof. Jochalas che ho avuto l'onore di ospitare a casa mia. Non dobbiamo dimenticare, però, che nel medioevo ci furono migrazioni di albanesi in Grecia e nella Kosova. Oggi dirsi albanesi/arvanites in Grecia è pericoloso, la Grecia uno dei paesi che dovrebbe stare fuori dall'UE perchè impone l'obbligo della professione religiosa nella carta d'identità! Comunque il Nord Grecia ed il Sud Albania sono abitati da secoli da popolazioni illiriche, i futuri albanesi!
 
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Theo il 08/11/11 alle 15:56 via WEB
Francesco, i cognomi non sempre dicono tutto! Spesso si prendono delle grandi cantonate basandoci sulle presunte origini di un cognome, perché etnia e cognomi non sempre vanno d'accordo, i normanni avevano in gran parte cognomi di origine latina, eppure erano di origine scandinava. I cognomi della prima lista -Tocci, Cucci, Barci, Staffa, Luc...­- non sono shqiptar, come ha già scritto qualcuno sono cognomi italiani o italianizzati diffusi anche tra gli italiani e risultano poco diffusi in Albania. E il fatto che siano diffusi in Albania non dimostra che siano proprio di origine shqiptar. Ti faccio un esempio concreto. In Albania è diffuso il cognome Martini - Angela Martini è una modella albanese di Scutari, miss Albania 2010 - te la sentiresti di affermare che Martini è un cognome tipicamente albanese? Che tutti gli italiani di cognome Martini siano di origine albanese? Io no. Anche il cognome Noli non sembra un cognome shqiptar, Noli è un comune della Liguria, ma anche un cognome italiano, e secondo alcuni documenti il vero cognome di Fan Noli era Mavromatis, un cognome greco. I cognomi della seconda lista - Stratigò, Marchianò, Calamatano, Andropoli...- non sono arvaniti ma sono cognomi proprio di origine greca, diffusi anche tra i greci, non solo tra gli arvaniti. Stratigò deriva dal greco Stratigos. Lo "strategoto" - detto anche straticò, stratigò o stratigoto - era il nome di un funzionario militare durante la dominazione greco-bizantina, dominazione che avvenne molti secoli prima dell'arrivo in Italia dei greco-albanesi. Il cognome Marcianò o Marchianò deriva dal cognome greco Markianos, il cognome Calamatano deriva dal nome di una città greca, Kalamata che non fu abitata solo da arvaniti, il cognome Andropoli deriva dal cognome greco Andropoulos e così via...
 
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Theo il 08/11/11 alle 16:49 via WEB
Francesco, hai ragione quando dici che la Grecia ha sempre mantenuto una politica nazionalista di scarso rispetto delle minoranze, in particolare degli arvaniti, ma gli arvaniti partirono volontari per la guerra d'indipendenza greca, esattamente come gli arbereshe parteciparono spontaneamente al risorgimento italiano. Molti arvaniti si sentono greci, proprio come molti arbereshe si sentono italiani. Dobbiamo essere sinceri, la maggioranza degli arvaniti e arbereshe non si sente più "albanese", anche se questa verità può far male agli albanesi d'Albania. E dopo seicento anni di separazione è comprensibile, anche perché molti arvaniti sono perfettamente integrati nella società greca, si sono mescolati per via matrimoniale con i greci - la Grecia ha avuto molti ministri di origine arvanita. Lo stesso è accaduto in Italia, anche se qui siamo più tutelati. Per onestà intellettuale dobbiamo ammettere che anche l'Albania è imbevuta di un fortissimo nazionalismo di matrice etnica e si attuano politiche di scarso rispetto delle minoranze greche, arumene, serbe... Quello che hanno fatto gli albanesi ai serbi del Kossovo, non è qualcosa di cui un arberesh può andare fiero! Milosevic è un criminale di guerra, ma alla pulizia etnica non si risponde con altra pulizia etnica. Io da arberesh sono contrario a qualsiasi nazionalismo, a quello greco, a quello serbo, ma anche a quello albanese. E abolirei dal dizionario la parola etnia. Noi siamo arbereshe per tradizione e cultura, non certo per etnia, perché per sopravvivere, lo sappiamo bene ma abbiamo paura di dirlo, ci siamo mescolati per secoli con greci e italiani. Questa mescolanza che ci ha arricchiti può forse far venire meno il rispetto per una tradizione? Io non credo.
 
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elena il 06/12/11 alle 10:13 via WEB
grazie gentili Giuseppe e Francesco per la risposta sui Tocci. Posso chiedere se il nome Spezzano è di origine arbereshe o albanese?
 
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francesco marchianò il 09/12/11 alle 17:05 via WEB
Cara Elema, Spezzano è un toponimo di derivazione latina. Gli albanesi non hanno fondto nessun paese ma hanno riabitato o ripopolato casali meridionali. Circa l'etnonimo Spezzano ti rimando ad un mio studio, scopiazzato poi da altri, che troverai nel sito arbitalia.it Comunque il documento più antico riguardante Spezzano risale agli inizi dell'XI se. e parla pure delle terme. Allora Spezzano indicava un territorio e non un centro abitato. NOn dico altro e mi riservo di pubblicare quanto ho reperito nei ritagli di tempo!
 
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elena il 21/12/11 alle 03:07 via WEB
grazie ancora! e il cognome Cassiani che origine ha?
 
 
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francesco marchianò il 21/12/11 alle 17:47 via WEB
Cassiano/i dovrebbe derivare dal latino cassius a cui si è aggiounto il suffissoide prediale -anus! Quandi Cassianus= proprietà di Cassio. Non dimentichiamo che il nome ha dato origine alle località, inizialmente domus rusticae o villae, poi diventati centri abitati come alcuni Cassano.
 
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