RINASCITA SPEZZANESE

PERCOLATO SCAMPATO Un tornado dal Tirreno ci ha sfiorato E rifiuti a dir basta abbiam scampato Lontana nemica e insidiosa bufera Ti invocaro non sol gente forestiera Ora che il ciel si rasserena Ognuno il merito per se vuole Ma scordandosi l’arena Non riconoscon manco il sole Chi per ultimo è arrivato Quasi quasi si alza ritto Punta il dito sul percolato E dice, io non son stato zitto Va a finire col paradosso Proprio quelli che l’han voluto Dopo aver perduto l’osso Dicon, macchè, fu sol nò sputo Ma l’han voluta non per svista E non cedettero dapprima Insistettero sulla conquista Caparbiamente senza stima Quattro medici di carriera Uno per volta si scapizza Della profession ormai foriera Propaganda fan de la monnizza Chi ha comprato quelle terme Dice quanto impuro è il golfo Ma il percolato è inerme Come le acque odor zolfo Ma il dottore affarista Scorda in fretta il passato Sputa su chi è comunista Che già il pane gli ha donato Ma il massimo coraggio L’ha chi l’eternit voleva Di statura a corto raggio Il Bis stavolta proponeva Il più veloce della luce E’ stato il mastro pifferaio I topi al mare egli conduce Rosso e nero è il suo saio Si è affrettato in soccorso Del suo amico buttiglione Che un granchio l’avea morso Ma mò salviam la situazione La cooperativa del progetto Or lo butta nel cestino Otto milioni nel cassonetto Dell’urbanistica è il destino Ma chi versa lacrime amare E’ il solito carrozziere Che l’anticipo adda ridare Ormai speso nelle fiere Gli altri riscaldatori di poltrone Si grattano in aula la cute Levano il palmo al lor padrone E non san checcazzo si discute Il gancio col nobil ducato Vien dall’albergo del santo Ma faccia coktel al percolato Non è l’aureola che da vanto Solo i cittadini hanno avuto fiato Denunciando il losco vento Dai criminali organizzato Con coraggio l’hanno spento Ma nella lotta più efficace Forse hanno ruol da magistrato Non chi dice che è capace Piuttosto chi silente ha operato Orsù cittadini che Spezzan li sale Vanto del passato risorgimentale Nei momenti bui non siamo morti Anche questa volta siamo risorti A bocca asciutta dovran restare Color che speran di ci fregare Su questa vicenda insidiosa Quando in bilico sul crinale Si chiedea giustizia a josa Dov’era l’esponente regionale? Col ricordo mi son trovato Non si può finger di niente Chi una volta ci ha provato Lo rifarebbe nuovamente Or che il pericolo è scampato Ci chiediamo cos’è successo? Chi ci ha esposti a questo fato Le sue scuse vogliam adesso !! Vien da dir che è na jattura Non si scompone come il bronzo Primo cittadino che poco dura Ormai già puzzi come nò S……… IL DRAGO DI STRAGOLIA