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Appello al popolo Spezzanese

Post n°615 pubblicato il 27 Luglio 2011 da vbcinghio

Lanciamo un appello da questo blog a tutte le persone di buona volontà. Nel Santuario della Madonna dell Grazie da ieri sono alloggiate circa 4 famiglie di rumeni con donne e bambini. Abbiamo bisogno di aiuto, noi abbiamo fatto la nostra parte dando loro un notevole quantitativo della colletta alimentare raccolta qualche settimana fa. Abbiamo bisogno di abiti estivi per donne, uomini e bambini e abbiamo bisogno di pannolini e quant altro possa loro essere utile. Chi volesse darci una mano può contattarci tramite blog o ai seguenti numeri:

3934399297 - 0981953097 CENZINO (o se preferite cinghio)

3347475422 - 3888521373 - 0981953495 FRANCO (BANDOLERO per gli amici)

Naturalmente ci aspettiamo che l'amministrazione scenda in campo per alleviare le sofferenze di queste famiglie...si ma cari assessori non tardate perchè il tempo è prezioso e queste famiglie di tempo non ne hanno molto...hanno soltanto bisogno d'aiuto.

Grazie a nome del blog e dell'associazione DRITA.

Cenzino (o se preferite Cinghio).

 
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Ugo Mancioli il 13/08/11 alle 18:29 via WEB
Manovra, le sette controproposte del Pd (dal Messaggero on line del 13/8/2011). ROMA - Il Pd ha diffuso un documento con le proprie controproposte sulla manovra, specificando di non volersi sottrarre «alla sfida che il Paese ha di fronte e mette a disposizione il proprio contropiano, un progetto responsabile e alternativo per il bene del paese». Nel documento, che cita le inique misure del governo, il Partito Democratico propone una manovra alternativa in sette punti. ( 1) Per affrontare l'emergenza si prevede un prelievo straordinario una tantum sull'ammontare dei capitali esportati illegalmente e scudati, in modo da perequare il prelievo su questi cespiti alla armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie al 20 per cento e di adeguare l'intervento italiano alle medie delle analoghe misure prese nei principali paesi industrializzati. Gran parte di questi 15 miliardi dovrà essere utilizzata per i pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese e per alleggerire il patto di stabilità interno così da consentire immediati investimenti da parte dei comuni. 2) Un pacchetto di misure efficaci e non solo di facciata contro l'evasione fiscale, tali da produrre effetti immediati, consistenti e concreti. Si propongono dunque alcuni interventi, tra i quali figurano le misure anti-evasione che in parte riprendono quelle dolosamente abolite dal governo Berlusconi: a) tracciabilità dei pagamenti superiori a 1.000 euro (pensare a somme più elevate significa lasciare di fatto tutto come è oggi) ai fini del riciclaggio e soglie più basse, a partire dai 300 euro, per l'obbligo del pagamento elettronico per prestazioni e servizi; b) obbligo di tenere l'elenco clienti-fornitori, il vero strumento di trasparenza efficiente; c) descrizione del patrimonio nella dichiarazione del reddito annuo con previsione di severe sanzioni in caso di inadempimento. 3) Introduzione di una imposta ordinaria sui valori immobiliari di mercato, fortemente progressiva, con larghe esenzioni e che inglobi l'attuale imposta comunale unica sugli immobili, in modo di ricollocare l'Italia nella media e nella tradizione di tutti i maggiori paesi avanzati del mondo. 4) Un piano quinquennale di dismissioni di immobili pubblici in partenariato con gli enti locali (obiettivo minimo 25 miliardi di euro). 5) Liberalizzazioni. Il Pd propone di realizzare immediatamente almeno una parte delle proposte di liberalizzazione che il partito ha già preparato e presentato: ordini professionali, farmaci, filiera petrolifera, RC auto, portabilità dei conti correnti, dei mutui e dei servizi bancari, separazione Snam rete gas, servizi pubblici locali. Il Pd è contro la privatizzazione forzata, ma non contro le gare e la liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Tutto questo si può fare immediatamente senza bisogno di riforme costituzionali. 6) Politiche industriali per la crescita. Il Pd propone di adottare subito misure concrete per alleggerire gli oneri sociali e un pacchetto di progetti per l'efficienza energetica, la tecnologia italiana e la ricerca, con particolare riferimento alle risorse potenziali e sollecitabili del Mezzogiorno. Sarebbe un errore imperdonabile intervenire sul controllo dei conti pubblici senza mettere in campo, sia pure limitatamente alle risorse disponibili, un pacchetto di stimoli alla crescita e per l'occupazione. In questo contesto rientra anche l'implementazione dei più recenti accordi tra le parti sociali senza intromissioni che ledano la loro autonomia. 7) Pubblica amministrazione, istituzioni e costi della politica. In Italia la riduzione della spesa deve riguardare non tanto sulla spesa sociale, ma l'area della Pubblica Amministrazione, le istituzioni politiche e i settori collegati. A Cominciare dal Parlamento: il primo passo è il dimezzamento del numero dei parlamentari. Il Pd ha presentato da tre anni proposte specifiche su questo punto. Su sollecitazione dei gruppi parlamentari del Pd la discussione su questi progetti è stata calendarizzata in Parlamento per settembre. Si agisca immediatamente. Da lì in giù, bisogna intervenire su Regioni, Province, Comuni con lo snellimento degli organi, l'accorpamento dei piccoli comuni, il dimezzamento o più delle province secondo l'emendamento presentato dal Pd e dall'Udc alla manovra di luglio o, in alternativa, riconducendole ad organi di secondo livello, accorpamento degli uffici periferici dello Stato, dimezzamento delle società pubbliche, centralizzazione e controllo stretto per l'acquisto di beni e servizi nella pubblica amministrazione. In più: la ripresa di un vero lavoro di spending review, interrotto dal governo Berlusconi, dal punto di vista di una politica industriale per la pubblica amministrazione. Il Pd ha proposte specifiche su ciascuno di questi punti. In particolare sui costi della politica il riferimento è il programma contenuto nell'ordine del giorno presentato due settimane or sono in Parlamento.
 
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