RINASCITA SPEZZANESE

LA TAMARRATA. Il termine tamarro, nel sud Italia traduce i termini di buzzurro, di rozzezza, di grezzo, ... e quanto più di negativo si può mettere, mettiamo! GRAZIE comunque alla tamarrata proveniente dalle contrade agricole di alcuni paesi vicini, i quali con i propri limiti culturali, hanno prodotto qualcosa che ha movimentato per qualche ora il morto pomeriggio del lunedì. VERGOGNA, invece all'ass. alla cultura locale che non è riuscita a coinvolgere le scuole, eventuali associazioni, gruppi di giovani (quei pochi rimasti!) del luogo, a realizzare qualche cosa per il paese. Spezzano che è stato un faro di vitalità, è costretta da anni ad importare carmevali... agricoli da altri paesi. Non ci siamo resi ancora conto che distruggendo associazioni locali, amicizie di un certo valore, e tutto ciò che può essere un valore per il paese un giorno ci ritroveremo TUTTI, chi amministra e chi no, con un pugno di mosche in mano? la politica di vendette del passato la raccogliamo oggi: il paese muore giorno dopo giorno! Quando mai la domenica sera per Spezzano non passeggia più nessuno se non ragazzetti e pischelle? La logica del "coperti ed allineati" se no non si mangia deve finire perchè la paghiamo noi cittadini, e non chi amministra, in termini di delinquenza, povertà mentale ed economica? Il paese è in decadenza da anni, ci siamo resi conto di questo? E penso che formule politiche varie proposte da cadaveri del passato possano far risorgere il paese! E mi direte: ma tu che fai? io sono un cittadino che vuole fare qualcosa ma quando mi vedo che se vado in un'associazione mi rendo conto che questa non è di gradimento a qualcuno del comune, mi sposto nell'altra e trovo la stessa cosa, che cosa devo fare? I soldi chi me li dà per organizzare? Gente, Spezzano è alla fine! E non fidatevi dei falsi profeti, neanche il buon Dio ci farà risorgere! Cucci finirà il mandato ma non vincerà le elezioni perchè è circondato da persone che sono invise alla popolazione! Intelligentibus pauca= a buon inteditore poche parole!