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I MIEI BLOG AMICI
Post n°5 pubblicato il 23 Luglio 2008 da andreacelleghin
I primi arrivati sul posto furono mia madre, che mimase sul ciglio della strada ad aspettare i soccorsi, e mio padre, che scese subito lungo la riva della roggia e mi venne vicino per sincerarsi delle mie condizioni e per darmi conforto. Finalmente in lontananza cominciò a sentirsi quel suono che sempre mi faceva rabbrividire, ma che in quel momento mi sembrò la più bella delle odi: finalmente i soccorsi. Altre sirene sopraggiunsero, i vigili del fuoco. Anch'essi, dopo le prime valutazioni decisero di dare il proprio aiuto: trainare la macchina sulla strada con un verricello...con me dentro, anzi, a penzoloni sulla portiera. Erano accorse molte persone sul luogo dell'incidente dai paesi vicini, sentivo la caciara giungere dalla strada, ma riuscii a distinguere chiaramente le voci di alcuni miei amici. Proprio tutte quelle persone con le loro auto impedivano all'ambulanza medicalizzata di arrivare vicino, ma per fotuna era arrivata. Il medico non volle nessuno sull'ambulanza, nemmeno il parroco che si era offerto di salire, perchè non si sa mai disse. Ma vaffanculo!!! Dopo Alcuni chilometri, dei venti che ci separavano dall'ospedale, ci fermammo: un cammion era uscito di strada e i sanitari dovevano fermarsi per soccorrere...ma cazzo...tutte a me! Per fortuna non era nulla e ripartimmo subito. Alla prossima!!! |
Post n°4 pubblicato il 23 Luglio 2008 da andreacelleghin
Avevo da poco aperto un negozio di cellulari in una cittadina a pochi chilometri da casa mia; una piccola rivendita al minuto, che una volta estinto il prestito chiesto proprio per intraprendere questa mia attività e per conperare l'automobile, mi avrebbe permesso di vivere egregiamente e con un lavoro che mi gratificava. Quella sera, al contrario di tanti altri sabato sera in cui mi ritrovavo coi miei amici in pizzeria, dopo un aperitivo preso al bar di fronte al mio negozio, sono salito in auto e ho cominciato a percorrere i dieci chilometri che mi separavano da casa e da tutti i manicaretti preparati da mia madre per il compleanno di mio padre. La radio era spenta e la mente continuava a pensare alla ragazza che avevo conosciuto la sera prima e alla baldoria che mi aspettava in discoteca dopo la festa di mio padre. Buio pesto, strada stretta, macchina nel senso di marcia opposto che mi abbagliava con le luci e una vecchia pazza in mezzo alla strada senza luci ne catarinfrangenti. Ripresa conoscenza mi accorsi immediatamente del volo che avevo fatto con l'auto e che questa era distrutta, ma non mi spiegavo come potessi essere finito sui sedili posteriori. Sentivo un fortissimo male alla schiena, tentai di muovermi, ma ero paralizzato dall'ombelico in giù. Presi la gamba per i jeans, l'alzai ed essa cadde come morta. Il panico mi assalì, mi passarono di fronte tutto il mio passato, il mio futuro in carrozzina e tutto ciò che non avrei più potuto fare. Aprii la portiera e gridai alla vecchia pazza che guardava la macchina dall'alto della strada di fermare qualcuno per aiutarmi, ma la sua risposta mi sconvolse. Mi rispose di stare lì, che lei se ne sarebbe andata e che tanto lì sotto in mezzo al fango non mi avrebbe visto nessuno, e così fece. Alla prossima |
Post n°3 pubblicato il 23 Luglio 2008 da andreacelleghin
Ciao a tutti coloro che leggono...sono un ragazzo di 25 anni, paraplegico da 3 a causa di un incidente. Ho voluto questo blog per condividere con altri miei "colleghi di sfortuna" le mie disavventure e anche rendere cosciente colui che non ha i nostri problemi che noi siamo veramente disabili solo perchè la società ce lo impone!!! Alla prossima!!! |
Inviato da: clara
il 03/01/2010 alle 21:30
Inviato da: missxenya
il 23/07/2008 alle 17:42
Inviato da: missxenya
il 23/07/2008 alle 09:42
Inviato da: missxenya
il 23/07/2008 alle 09:34