ciao

festa dei morti

Alcune persone contestano le festa dei defunti perchè "la gente non può ricordarsi solo ai giorni dei morti di andare al cimitero che non ci si può muovere da quanta gente c'è." E quindi per un giorno all'anno tutte le tombe sono belle piene di fiori poi basta per le restanti 360 giorni sono spoglie e sporche nessuno se ne cura.

Beh io prendo l'occasione dei giorni dei morti per fare tutti gli anni sempre la stessa cosa. Ormai è una tradizione di famiglia e personalmente ci rimarrei male se non fosse così.

Alla mattina "che palle" andiamo al cimitero di Monza con mia nonna che conosce tutte ma proprio tutte le persone che girano al cimitero. Beh conosce... diciamo che ci parla assieme per mezz'ora e poi dopo che saluta si gira e ci dice: "ma non mi ricordo chi sia..." Il nostro gioco è contare quante persone becca e quanto tempo stiamo dentro.

Diciamolo al cimitero non si va per i morti ma per i vivi mia nonna fa così per lei è un posto di ritrovo. Penso che quando ha voglia di chiacchierare vada proprio al cimitero per trovare qualcuno.
Dice sempre "che l'è cà sua" prima o poi...

Poi si va a casa di mia nonna a mangiare la trippa menù fisso tutti gli anni si mangia sempre la trippa. E guai a non farla.

Pomeriggio cimitero di Sesto dove abbiamo il resto dei parenti e la zia ancora viva.

Tutti gli anni arriviamo dalla zia senza dirle che passiamo e tutti gli anni lei dice che non ci aspettava che le abbiamo fatto una sorpresa...
Quindi andiamo assieme al cimitero a fare un giro. Da due anni il giro si è allargato perchè ora c'è anche mio zio.
Fuori dal cimitero c'è sempre una bancarella con i dolciumi e tutti gli anni anche se ormai siamo cresciute la zia ci da la mancia e compriamo le caramelle. Il bello che pensiamo anche a quale caramella comprare ma alla fine io compro sempre le fragole assieme a Benny, (posse) la Noemi compra sempre il caramello (che gli dura un anno, lo nasconde nel letto) e per mia mamma, la mancia non è sua ma le compriamo le caramelle anche a lei se no si offende, le stringhe di liquirizia.
Poi arriviamo a casa di mia zia e il the c'è sempre.
Mia mamma e mia zia poi parlano parlano anche i discorsi sono sempre quelli di tutte le disgrazie successe nella nostra famiglia cominciando da uno zio morto in montagna ancora prima che nascessi passando da "ah se ci fosse ancora Gigi" poi da mio zio, è ancora una notizia fresca... e poi si passa ai vivi che non se la passano bene o due cugine con mariti uno più stronzo dell'altro. Un cugino che ha appena avuto una figlia...

Ma noi ascoltiamo e stop e tutti gli anni comunque non sappiamo se la zia ci invita per la cena poi arrivano le sette e tutte le volte "ma che ora si è fatta?" "sono le sette" "si, è fatto tardi" e mia zia "se volete potete rimanere non ho quasi niente in frigo perchè abito da sola vado a controllare" e tutti gli anni trova i ravioli.
Per me guai se la zia non trovasse i ravioli in frigorifero tradizione che si rispetti va rispettata.
Poi non ho nulla da mangiare... calcolando che con il te aveva già tirato fuori quattro tipi di scatole diverse di biscotti. Sulla tavola per la cena arriva sempre prosciutto crudo, cotto, bologna e coppa e ci chiede:"volete il salame? il formaggio?"

Che zia e che festa.