Carpe diem

Scoperto il primo pianeta blu al di fuori del sistema solare


Finora c'erano solo la Terra e Nettuno conosciuti come i pianeti blu. Il telescopio spaziale Hubble della Nasa ne ha scoperto un terzo, che appare una sorta di gemello, però soltanto per il colore. E il primo extrasolare ad essere rilevato con questa dote cromatica ed è stato subito chiamato «Deep blue dot», punto profondo blu. Per tutte le altre caratteristiche è ben diverso. Intanto diciamo che si trova a 63 anni luce dalla Terra attorno alla stella HD 189733. Il pianeta porta lo stesso numero della stella-madre con l'aggiunta di una «b» e ruota vicinissimo intorno ad essa. La sua taglia è analoga al nostro Giove. E' dunque un pianeta gassoso con una temperatura superficiale stimata di circa 1000° C e con un'atmosfera estremamente densa e turbolenta con venti che soffiano alla velocità di 7000 km/h. Per arrivare a stabilire il colore hanno usato uno spettrografo installato su Hubble il quale ha seguito l'obiettivo quando il pianeta transitava davanti all'astro e mentre si stava eclissando dietro ad esso. Soprattutto in questa ultima fase sono riusciti a misurare la luce riflessa dal pianeta determinandone il colore.«Già è difficile stabilire la causa del colore su un pianeta del nostro sistema solare; per il nuovo è ancora più complicato», dice Frederic Pont dell'università inglese di Exeter che ha guidato la ricognizione. Tra le ipotesi si immagina anche l'intervento di particelle di silicio. Tuttavia, esserci arrivati è considerato un passo avanti notevole nella ricerca dei pianeti extrasolari, perché apre la porta ad altre misurazioni importanti nella costruzione degli identikit di questi corpi celesti che per il momento restano al di fuori della portata di qualsiasi telescopio a terra o in orbita. Ma forse ancora per poco. Di certo nel 2018 con il lancio del successore di Hubble, battezzato James Webb Space Telescope, gli astronomi promettono di riuscirci. Giovanni Caprara - Il Corriere 11.07.13