Carpe diem

La Luna è nata dalla collisione fra la Terra e un pianeta


Nuove misurazioni degli isotopi dell'ossigeno forniscono ulteriori prove del fatto che la Luna si sia formata dalla collisione della Terra con un altro grande corpo astronomico di dimensioni planetarie, circa 4,5 mld di anni fa. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science e sarà presentato alla Goldschmidt geochemistry conference in California l'11 giugno. Molti astronomi ritengono che la Luna si sia formata da un impatto tra la Terra e un corpo di dimensioni planetarie chiamato Theia. Gli sforzi per confermare che l'impatto abbia avuto luogo si sono concentrati sulla misurazione del rapporto tra isotopi di ossigeno, titanio, silicio e altri elementi. Rapporti che sono variabili attraverso il sistema solare ma la cui stretta somiglianza tra Terra e Luna appare in conflitto con i modelli teorici della collisione che indicano che la Luna potrebbe essersi formata principalmente da Theia, premessa che dovrebbe renderla compositivamente diversa dalla Terra. Adesso, la ricerca condotta dall'Università di Colonia ha utilizzato tecniche più raffinate per confrontare il rapporto 170/160 dei campioni lunari e terrestri. «Le differenze sono piccole e difficili da individuare ma ci sono», ha spiegato Daniel Herwartz, leader dello studio. «Questo significa - ha aggiunto - due cose: in primo luogo che possiamo ragionevolmente essere sicuri che la collisione gigante sia avvenuta. In secondo luogo che possediamo un'idea affidabile della geochimica di Theia. Theia sembra essere stata simile a quelle che chiamiamo condriti enstatiti. Se questo è vero, saremo in grado di prevedere la composizione geochimica e isotopica della Luna perché la Luna attuale è un mix di Theia e della Terra primordiale. Il prossimo obiettivo sarà comprendere quanto materiale di Theia sia sulla Luna». La maggior parte dei modelli stima che la Luna sia composta da circa il 70-90 % del materiale da Theia con il restante 10-30 % proveniente dalla Terra primordiale. I nuovi dati suggeriscono una miscela potenziale 50:50 da confermare. La notizia è stata accolta con prudenza dalla comunità scientifica: per il planetologo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Diego Turrini «il fatto che la Luna e la Terra, contrariamente a quanto si pensava, hanno una differenza sistematica nella loro composizione è un risultato comunque solido di questo articolo. È però un po' presto, secondo me, per dire con certezza quale sia l'origine di questa discrepanza, perché di queste fasi molto remote della storia del Sistema solare conosciamo ancora poco». Il risultato, ha concluso, «è comunque importante perché rivela come le rocce lunari ci possono dare moltissime informazioni sulla storia dei corpi da cui provengono e sul Sistema solare in generale».La Stampa . Tuttoscienze 06.06.14