Blog di Antonio V.

Ieri al Senato alcuni portavoce del M5S hanno contravvenuto a quanto da loro liberamente sottoscritto, ovvero il codice di comportamento del MoVimento stesso. Il fatto in sè è di una gravità inaudita, se si pensa che questi "signori" sono arrivati in Parlamento non grazie a proprie doti personali, bensì grazie ad un progetto condiviso da più di 8 milioni di italiani: quello di cambiare il modo di fare politica. Costoro, viceversa, si sono comportati come la peggior politica mafiosa che per anni ha albergato a Roma, ovvero si sono nascosti dietro il voto segreto per contravvenire a quanto democraticamente deciso dalla maggioranza dei senatori 5 Stelle. Abbiano il coraggio di dichiararlo e ne traggano le ovvie conseguenze. Io, visto che uno vale uno, non ho più fiducia in loro.