Il Sudan vive la più grave e complessa emergenza umanitaria attualmente in corso nel mondo.
Basti pensare che l'Appello umanitario dell'UNICEF per il 2008 dedica a questo paese ben 150 milioni di dollari, oltre un sesto dei fondi richiesti per tutte le 39 principali emergenze in corso nel mondo.
Cuore della crisi sudanese è senz'altro il Darfur, vasta regione semidesertica ma ricca di risorse sotterranee, messa a ferro e fuoco dalle milizie dei Janjaweed spalleggiate dal governo di Khartoum, le cui scorrerie hanno costretto alla fuga metà della popolazione contadina.
Neppure nei campi per sfollati allestiti nello stesso Darfur o in altre aree del Sudan c'è sicurezza per i civili: complice il sovraffollamento e la scarsa tutela delle forze dell'ordine locali, è sempre più diffuso l'uso della violenza sessuale come arma di ricatto e umiliazione ai danni di donne e bambini.
Nè va meglio in Ciad, dove centinaia di migliaia di profughi sudanesi contendono di fatto le scarse risorse naturali e gli ambiti aiuti umanitari alla poverissima popolazione locale.
Allo stato attuale, almeno 4,2 milioni di persone - circa due terzi della popolazione del Darfur - subiscono direttamente le conseguenze del conflitto. Metà di essi sono bambini.
Oltre metà degli sfollati sopravvivono in 165 campi di accoglienza, mentre altri due milioni risiedono in comunità locali che prestano loro accoglienza.
Moltissime altre persone (tra cui 1,2 milioni di bambini) risultano invece tagliate fuori da ogni assistenza, isolate in aree rurali controllate dal Governo o dai ribelli, ma egualmente inaccessibili alle agenzie umanitarie.
Inviato da: regiyna
il 05/04/2009 alle 21:24
Inviato da: joiyce
il 05/04/2009 alle 10:51
Inviato da: ersiersi1985
il 20/03/2009 alle 20:43
Inviato da: antesignana
il 18/03/2009 alle 20:35
Inviato da: antesignana
il 18/03/2009 alle 20:33