horse latitudes

Sulle panchine lungo fiume

23/08/2010//15,46

Sul lato opposto, sul muro, un faretto tra gli alberi da frutta. A cosa fa luce, mi chiedo!?! Allo spuntino di 1/2 notte degli uccelli notturni? O alla danza notturna, da revival, di fate attempate e clonate dal sangue in polvere estratto da zanzare morte e conservate nel terriccio paludoso? Poi passa l'ennesimo treno sul ponte che ancora si regge da un lato all'altro del fiume violato da troppi "lavori di manutenzione", con i vagoni vuoti e i finestrini aperti da cui sventolano le tendine inzaccherate come innumerevoli orecchie di uno Shoggoth soggiogato, cieco ma che ci sente anche troppo bene! (questa creatura la trovate nell'opera di H.P. Lovecraft "Le montagne della follia", è un essere creato da un'antica razza di alieni e la cui fisionomia somiglia a quella di un lungo treno di gelatina!) Poi dicono dei ritardi dei mezzi pubblici: negli orari in cui non se ne serve alcuno, spaccano il minuto!

Questo mio è un Trainspotting drogato solo dal sole, stordito solo dal vento e l'unica eroina che mi entra nel sangue è la saliva delle zanzare che a 10ine si fanno la loro dose di linfa vitale aiutandomi a interrompere l'immobilità per scacciarle o schiacciarle, come in una danza tirolese da seduta a ritmo di schiaffi e imprecazioni!

Ecco un altro Shoggoth con la pancia vuota. Invece di Tekelili-li Tekelili-li come Lovecraft ci racconta dovrebbe "dire", fa Tututu-Tum Tututu-Tum. Il grido dello schiavo che si è reso libero, è diventato il verso del lavoratore che si è reso schiavo. Non importa cosa produci, ma importa che devi produrre. Punto. Vorrei produrre anch'io, ma non ci sono binari per tutti quanti siamo. Hanno ridotto le corse, hanno chiuso le stazioni.

Per il 2012 è attesa la Grande Svolta, la Grande Fine, il Nuovo Inizio. -Come andrà? Come sempre! Così male!?!-

Il sole mi screpola la pelle, che si cambia in fretta. Cambiare pelle. Nuova vita. Nuova vita? -Come andrà? Come sempre! Così male!?!-

Le piante acquatiche danzano, piedi nell'acqua, con il vento che rinfresca i raggi del sole. I sassi ricoperti di una mobile pelliccia marroncina, si godono tuti il relax del massaggio gratis del corso del fiume. I pesci guizzano allegri persino nel becco degli aironi che se li mangiano e le formiche non cambiano il loro percorso nemmeno per salvarsi dalla svelta lingu della lucertola che si scalda al sole e si fa uno spuntino fresco fresco di raccolto!

Nemmeno le nuvole sono o attive o passive. Passano, si formano e si dileguano, si montano e si smontano nelle forme più veria. Stop. E ancora. Le 16,06 e tra poco riprendo la strada di casa. Se "Una Notte Nera è una lunga strada da casa", un Bianco Pomeriggio è una breve scorciatoia, per casa? O troppo breve?

Il mio grido sarà Tekelili-li Tekelili-li, oppure Tututu-tum Tututu-Tum ... Schiava o Liberta? Ad ogni modo Non-Libera.

Per ora.