Mi hai chiamato dalle pareti arancioni
io ero rimasta incastrata in un suono ( nel vai e vieni di una voce un po' roca)
- mi hai passato la lametta -
ed io ero in attesa del numero di telefono
di un infermiere somalo che cercavo da un paio d'ore
-le carezze ancora si grattavano infondo ad un minuto già passato da altri dieci -
ed a saperla vivere la vita, si può anche cantare
- le prime parole che vengono in testa,
come da bambina su un'agenda di una banca armata -
"perchè il deserto non mi spaventa, e neanche
il fuoco quando tu taci, e come donna brucio
che altro fare se non bruciare
e divagare"