Sono sessantanni quasi.
Una terra di disperazione, di sangue versato, di odio, incomprensione, villanerie autorizzate o coperte o giustificate o comecavolovipare.
Libano in sangue. Israele in sangue. Gaza in sangue.
Bombe, raid, uomini che premono il grilleto, un pulsante; che prendono la mira, che osservano pezzi di corpi umani attraverso binocoli potenti. Lenti di occhi umani impazziti ( io , occhi così stento a definirli umani).
Non serve l'indignazione mondiale, ne quella personale.
Non servono le nostre feste del cazzo, con ringhiere e cancelli adornati di bandiere della pace e nemmeno le canzoni in cui si esalta la giustizia, la gioia dell'incontrarsi, la stupidità di tutte le guerre.
Ed è stato inutile il brindisi di ieri al mondo che vorremo.
Il mondo che vorremo non ci sarà.
Perchè le braccia dell'odio, del potere e dell'incomprensione sono armate troppo bene.
NIENTE SPIRAGLI TUTTI SOTTO TIRO
![](http://www.theage.com.au/ffximage/2006/07/13/beirut_wideweb__470x254,0.jpg)