Creato da lo_scemo_del_paese il 10/04/2007

Storie e non storie.

diario di uno sconnesso viaggiatore

 

 

« In una notte persiana.Michael e Madeleine. »

Angeli e demoni.

Post n°28 pubblicato il 08 Agosto 2013 da lo_scemo_del_paese

 La stanza era illuminata solamente dalla luce argentea della luna piena,l ’uomo entrò trattenendo un

sorso di saliva che, come un evaso che è stato catturato, non voleva ritornare in quella golaprigione.

 Una lampadina che pendeva dal soffitto attaccata ad un vecchio portalampade in ceramica ondeggiava a

mezz’aria come uno di quei trapezi a cui l‘uomo era ormai abituato e descriveva una traiettoria

leggermente ondulata che, sommata all’argentea luce dei raggi lunari, dava quasi una sensazione

vertiginosa.

 La donna lo guardò con occhi bassi e la sua pelle candida rifletteva i raggi del satellite come il

vetrino di un orologio riflette la luce solare, l’uomo era allo stesso tempo impacciato e

complice, impacciato per l’infinita eccitazione e complice di quel pudore che la donna esternava pur

trasmettendo una voglia ed un desiderio infiniti.

 -Vuoi qualcosa da bere?-

Chiesse la donna con voce soffice e strozzata da una sensazione che non provava da lunghissimo

tempo e l’uomo senza dire una parola, forse per paura che il suono della sua voce potesse far

trasparire quella sensazione di smarrimento che avvertiva, si versò un dito di Jack Daniel’s evitando di

incrociare lo sguardo di lei che sentiva ormai sua come una qualunque parte del suo goffo corpo.

 Tutto dopo il primo sorso si svolse in quella penombra da mille e una notte, la donna lo avvolse in

un abbraccio che gli fece mancare il respiron e lui, con una sinuosità di cui aveva dimenticato di

essere dotato, andò con le labbra a cercare quelle di lei mentre le sue mani accarezzavano quel corpo

fantasticamente grande che pareva non finire mai. Le mani della donna allora sbottonarono la patta

dei pantaloni dell’uomo avvolgendo con dolcezza e timida sensualità quel sesso che bramava ogni

attenzione che gli venisse dedicata.

 L’uomo,così preso da quella donna-angelo-diavolo, senza fermarsi a pensare,

 con un movimento

simile a quello di una biscia, si divincolò e fece sprofondare il suo viso, leggermente macchiato di

trucco, tra quelle cosce che sembravano due immensi cuscini di seta,

; e più sprofondava e più

cresceva la sua eccitazione; e più aumentava quell’eccitazione e più l’uomo cercava di affondare il

viso, per un attimo aveva pensato e desiderato di sprofondare completamente fin dentro quel sesso

caldo e generoso che ora si schiudeva sotto le sue labbra come un bocciolo si schiude all’aria di

un’alba maggese.

 Il corpo della donna era scosso da dolcissimi e violenti brividi che la facevano godere fino a farla

commuovere, le provocavano delle sensazioni che per un lunghissimo tempo erano state assopite

sotto tutta quella carne che adesso stava avvolgendo il corpo magro e leggermente scolpito

dell’uomo.

 Ora l’uomo era pronto; pronto per entrare finalmente dentro quella grotta; pronto finalmente per

esplorare quella caverna;  pronto per impossessarsi di quel tesoro che per tanto tempo aveva

immaginato suo tra applausi e fischi. Non esisteva più niente per lui, ormai c’era solo la donna, quella

donna i cui occhi lo guardavano bramosi di lussuria; quella donna le cui mani cercavano affamate

ogni parte del suo corpo; quella donna la cui anima pura era scappata cedendo il posto all’altra parte

della luna.

 Il momento era arrivato con una dolcezza che solo un uomo della sua sensibilità poteva avvertire, si

appoggiò addosso alla donna e fece scivolare la sua virilità all’interno di quell’antro umido e caldo

allo stesso tempo e senza allontanare lo sguardo da quello di lei iniziò a a farla completamente sua. Era molto più

bello di tutto quello che l’uomo aveva immaginato nella sua vita, era ancora più meraviglioso di tutti

i sogni meravigliosi che lui avesse fatto.

 Si sentiva forte, potente, invincibile, quella meravigliosa donna-casa era sua. L’amava. La venerava, ma

soprattutto finalmente la possedeva, voleva che quell’istante non fisse mai, vedeva negli occhi della

donna tutta la voluttà e il desiderio di chi desidera ed è desiderato e con mesta fierezza si rendeva

conto che l’artefice di quella meravigliosa e dolcissima giostra di sensi era lui.

 La donna dal canto suo non riusciva a ricordare l’ultima volta che si fosse sentita così donna, tutto il

suo passato era svanito nello stesso istante in cui l’uomo l’aveva baciata, adesso sarebbe anche

potuta morire, non gli importava, non gli importava, non gli importava di niente, voleva solo sentire

l’uomo che la inondava di piacere e la riempiva d’amore, lo voleva, lo voleva più di qualunque cosa

avesse desiderato in tutta la sua misera e onesta vita, voleva solo lui, nient’altro che

lui, semplicemente lui.

L’uomo si lasciò andare in una tempesta che come una valanga travolse ogni parete di quella

grotta, e più si lasciava andare e più si sentiva morire, e più si sentiva morire e più era disposto a

lasciarsi andare, ogni spasmo era una gioia e un dolore, gioia per quelle meravigliose sensazioni e

dolore per il rammarico che anche un altro istante di felicità se ne andava e travolto da una tormenta

che proveniva dalla parte più profonda di quell’antro fino a qualche ora prima a lui sconosciuto. Si

sentì quasi morire di piacere e spinse ancora più forte che poteva, fino a quando non crollò su quel

corpo-nave che lo avvolse completamente.

Epilogo.

 L’uomo e la donna si svegliarono illuminati da un timido raggio di sole che entrava nella stanza e si

posava tra le immense mammelle di lei, tutto era svanito con le luci del mattino, ora potevano

tornare alla realtà, ora potevano rientrare in quei panni che per una immensa notte avevano

abbandonato, ora lentamente, si rivestivano e si incamminavano verso quel tendone che li aveva fatti

incontrare e innamorare,ora potevano ritornare ad essere semplicemente il clown e la donna

cannone.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

GiuseppeLivioL2gioiaamoreamorino11Stolen_wordstobias_shufflePerturbabiIelacey_munrooscardellestellelo_scemo_del_paesecedsrlVEDI_SE_TI_PIACCIOgiannizzerluboponunsepodiamichidiangelo
 

ULTIMI COMMENTI

Riscalda il cuore....bellissima
Inviato da: lei
il 05/02/2015 alle 11:40
 
Bellissima...mi mancherai
Inviato da: dorris
il 31/01/2015 alle 18:16
 
Questa poesia nasce in una notte calda anzi bruciante...
Inviato da: lo_scemo_del_paese
il 08/04/2013 alle 21:04
 
Complimenti..un racconto meraviglioso e molto toccante!
Inviato da: Anna
il 08/04/2013 alle 14:22
 
Ali rigorosamente vive e imbuto.
Inviato da: ginkobae
il 15/06/2012 alle 19:36
 
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963