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Il lupo alla Panchina.
Post n°24 pubblicato il 09 Marzo 2012 da ventino1948
Mercoledì mentre facevo il mio solito giro in montagna dopo una leggera nevicata, sono rimasto sopreso perchè nessuna orma d'animale quella mattina segnava il candido mantello. Di solito trovo quelle della volpe che ricalcano esattamente il mio sentiero e, diverse volte, incrocio quelle dei camosci che attaversano il bosco nelle loro peregrinazioni quotidiane. A volte incontro impronte più piccole che non so a quale abitante di questi boschi attribuire. Mercoledì invece nessuna orma. Giunto però all'uscita del Vajo della Cassa da Morto, ecco che improvvisamente incontro delle orme che hanno seguito in salita il sentiero che io normalmente uso per la discesa. Sembravano proprio quelle di un cane abbastanza grosso, ma è sempre difficile giudicare le dimensioni delle orme sulla neve fresca perchè si ingrandiscono rapidamente ed è facile ingannarsi. Non so dire perchè ma ero sicuro che non era un cane, ho pensato subito al lupo. Forse per quello strano silenzio che avvolgeva la montagna quel giorno, forse per il fatto di non aver trovato altre impronte oltre a quelle, perchè, se era proprio il lupo, sicuramente gli altri animali ne avevano avvertito la presenza, quella di un animale estraneo e quindi si erano rintanati timorosi. Posso solo dirvi che queste intuizioni da un po' di tempo mi prendono, sento arrivare la pioggia, la neve,avverto gli odori degli animali mentre chi è con me non li sente, evidentemente la mia grande frequenza in montagna, che da qualche mese è diventata quotidiana, ha risvegliato in me quegli istinti e quelle capacita naturali che gli uomini una volta, quando vivevano più a stretto contatto con la natura avevano sviluppato, quelli che si chiamano istinti animaleschi, e che la vita di oggi giorno ha cacciato in un angolo della nostra anima. Me ne sono accorto un po' alla volta e la cosa mi ha molto emozionato. Non riesco a spiegarvi compiutamente l'effetto di queste ritrovate capacità, è come se il mio udito, il mio olfatto e tutti i miei sensi si fossero lentamente dilatati. Ora il bosco, le rocce, gli animali non sono più cose estranee ma sono il mio ambiente, mi sento più a casa lì che a casa mia e, quando sono a casa mia mi sento un poco estraneo e il mio tempo resta sospeso solo in attesa di ritornare lassù. Ho guardato se per caso il nuovo arrivo avesse lasciato qualche "regalino", sicuramente avrebbe potuto dirci se la mia sensazione era giusta, ma non ho visto niente. Poi non ci avevo più pensato. Beh, per non tirarla troppo lunga, rientrando dalla mia camminata odierna mi sono fermato al bar dell'Ossario e, sul Giornale di Vicenza di oggi, c'era in prima pagina un bel articolo che praticamente diceva che il lupo era passato dall'Altopiano di Asiago a Recoaro. Ora sono sicuro che martedì notte il lupo è passato per la Panchina. |
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il 28/03/2012 alle 03:17
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