Dislexia Babbonatalia

Post n°5 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da peterpunky
 
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Se avete passato questo Natale nella gaiezza, crogiolandovi nell'aria festosa e gongolando per i regali ricevuti, e' perche' ancora siete all'oscuro di una sindrome che sta' aumentando vieppiu' nell'arco degli anni: La dislexia babbonatalia.

Intanto, perche' questa patologia non viene divulgata dai media? Semplice: Varie multinazionali, tra le quali la Coca-Cola, che fanno dell'immagine di
Babbo Natale uno status symbol attuano pressioni sui media in modo da
non avere un ritorno negativo nella loro campagna pubblicitaria invernale, e continuano ad usare questo Christams Symbol in barba a tutti gli psichiatri che invece ne sconsigliano l'utilizzo. Come al solito quindi e' una guerra tra il buon senso ed il profitto delle multinazionali. Ma ora andiamo a spiegare quali sono le piu' comuni motivazioni che portano i bambini a soffrire della Dislexia Babbonatalia.

Vi sono due differenti possiblita' che possono portare un bambino a soffrire di Dislexia Babbonatalia: la prima e' denominata "Dislexia Babbonatalia da Impatto" (DBI), mentre la seconda e' denominata "Dislexia Babbonatalia Tellurica" (DBT).

Parliamo ora della DBI, capendo quali sono i presupposti della sua venuta e in quali modi questa si possa manifestare. La DBI si manifesta quando un
bambino nell'attesa di Babbo Natale di addormenta davanti al camino di
casa, e Babbo Natale, vista ormai la sua veneranda eta' e la mancanza
di agilita', sbaglia l'atterraggio cadendo sul suo prosperoso fondoschiena e destando cosi' il bambino di soprassalto. I medici
spiegano che non e' solo l'essere svegliato di soprassalto che provoca
questa patologia, ma e' il connubio "sveglia + colore rosso + risata di
babbo natale", che provoca una reazione chimica nell'ipotalamo atta al
manifestarsi della patologia.

Per far si' che questa patologia non si manifesti in vostro figlio ci sono
tre possibilita' di intervento:
1) murare il camino
2) rendere vostro figlio daltonico tramite intervento chirurgico al nervo ottico
3) ricreare tramite appositi macchinari il vuoto cosmico in salotto, in modo che il suono della risata non si propaghi.
Tra tutte la scelta che mi sento di consigliarvi e' la seconda. Ed ora parliamo invece del DBT.

La DBT invece si manifesta quando il bambino viene portato ed appoggiato sulle gambe degli uomini vestiti da Babbo Natale che si trovano ormai in tutte le grandi citta', e questi ultimi soffrono di morbo di parkinson o di movimento involontario sussultorio della gamba. Il continuo shakeramento del pargolo, sempre abbinato al colore rosso ed alla risata mefistofelica del Babbo Natale di turno, possono allo stesso modo della DBI scatenare lo stesso problema dell'ipotalamo e portare alla stessa sindrome. Per questo consigliamo caldamente uno dei seguenti metodi di intervento:

1) Scegliere un Babbo Natale in coma vegetativo
2) rendere vostro figlio daltonico tramite intervento chirurgico al nervo ottico
3) Scegliere un Babbo Natale muto.

La problematica maggiore della Dislexia Babbonatalia, e' che il ciclo di terapia dura all'incirca un anno e mezzo, ma come ben sappiamo il Natale cade ogni anno e quindi le possibilita' di ricaduta sono elevate. Nel caso vostro figlio sia purtroppo ormai gia' vittima di questo trauma, consigliamo quindi una terapia d'urto quale il portare il bambino in coma indotto nei mesi invernali oppure emigrare verso un paese a maggioranza musulmana.

 
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Emo-murales, ovvero tre arti in una

Post n°4 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da peterpunky
 
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Da sempre nell'ambito dell'arte si trovano spesso dei "crossroad", ovvero degli incroci tra le varie discipline artistiche: lavorazione del vetro con la pittura, fotografia con la pittura e via dicendo.
Quella degli emo-murales e' un'arte nata da poco che connubia l'arte della pittura, l'arte della fotografia e l'arte del serial killing. Ma in cosa consiste in realta' l'emo-murales?

L'emo-murales altro non e' che una nuova tecnica dei serial killer atta a far si' di non sprecare niente della vittima, ma che permetta di utilizzare
qualsiasi sua parte compreso, come in questo caso, il sangue. Cosi'
facendo si ottiene lo stesso impatto sull'ambiente che verra'
imbrattato ugualmente, ma almeno in maniera creativa, equa e solidale.
La tecnica e' molto simile a quella dell'action painting di pollock, e
consiste nell'usare il getto derivato dall'apertura tramite taglio
dell'arteria giugulare per esprimere il proprio spirito artistico su
una superficie quale un muro, un pavimento od un soffitto, esterno od
interno a seconda di dove si trovi la vittima stessa, senza pero' che
questa sfiori la superficie di lavoro. Questo la distingue dalle altre
tecniche, come l'artìaca in cui si usano le membra della vittima come
un pennello, o la tecnica pezzàta che consiste nell'intingere uno
straccio od un lenzuolo della vittima nel sangue per poi usarla sulla
superficie. Non e' neanche da considerarsi una ramificazione di
quest'arte il tampax painting, perche' non include anche l'uccisione
della vittima.

Sebbene a primo acchito l'emo-murales sembri di facile esecuzione, vi
sono varie sfaccettature che distinguono un semplice serial killer da
un vero artista. Infatti la gestione del direzionamento del collo della
vittima e la gestione dell'apertura alla vena giugulare non sono di
facile apprendimento ma necessitano di svariate vittime solo per la
pratica e per avvere un effetto visivo quantomeno soddisfacente anche
ad un occhio profano. In piu' esistono veri e propri emo-painters che
si sono ingegnati per ottenere strani effetti od addirittura nel caso
piu' eclatante di avere molto piu' tempo per dipingere, dato
dall'applicazione di svariate sacche da trasfusione applicate alla
vittima.

L'emopainting e' comunque tutt'ora un'arte visiva di nicchia, perche'
nell'arco degli anni il "salotto bene" delle arti figurative ha tentato
di relegare l'emo-painting in un'angolo della cultura organizzando vere
e proprie crociate tramite la corruzione degli organi di polizia, i
quali tutt'ora in una moderna caccia alle streghe continuano a
perseguitare gli artisti. Anche per questo si e' resa necessaria agli
emopainters l'integrazione della fotografia nella propria arte. Infatti
i capolavori venivano distrutti o dalle intemperie nel caso di murales
esterni o appunto dalle forze dell'ordine, per impedirne la
divulgazione dell'arte. Ma tutto questo non ha fatto altro che dare
nuovi stimoli agli artisti per quello che diventera' sicuramente il
fenomeno culturale
piu' stimolante di questo decennio.

Se vorrete mandarmi i vostri emo-painting, saro' felice di pubblicarli.

 
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Ma si', commuoviamoci....

Post n°3 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da peterpunky
 
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Tratto testualmente dal sito dell'Ansa: (ANSA) - ROMA, 28 DIC - Un concerto di Jovanotti a Roma: e'
il sogno del sindaco Walter Veltroni.'Ho ascoltato la sua
nuova canzone, Fango, e' commovente e intensa -ha detto
Veltroni alla presentazione del concerto di Capodanno -mi
piacerebbe che Jovanotti tornasse a esibirsi a Roma'. A chi
gli chiede quali saranno i prossimi eventi in programma,
Veltroni risponde: 'Stiamo lavorando per il Telecomcerto
2008 ma e' ancora troppo presto per fare nomi'.

Per diritto di cronaca, se qualcuno non l'avesse ancora ascoltata ed avesse intenti suicidi:



Bene, ora a parte ringraziare il cielo perche' Veltroni e' il nuovo segretario del PD e non il ministro alla cultura, anche io devo ammettere che ho pianto: ho pianto per l'animo di Veltroni cosi' sensibile da riuscire a recepire qualcosa che sicuramente io non sono riuscito a recepire in questa canzone, ho pianto per il livello oramai sottozero della musica italiana che tanto tralascia giovani che hanno cose realmente importanti da dire in musica per continuare a pompare "cantautori" che sono gia' cotti e stracotti, ho pianto per i romani che abitano vicino a dove si terra' il concerto e che non hanno le doppie finestre per tenere fuori questa musica dalla loro modesta magione ed ho pianto assieme a quelle brave massaie che ancora sbucciano manualmente le cipolle.

Ho pianto in realta' anche per i pochi lettori di questo blog appena nato che magari erano venuti qua per farsi due risate ed invece si sono trovati in questa valle di lacrime. Veltroni: Boys don't cry!

 
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Matematica + Filosofia = ?

Post n°2 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da peterpunky
 
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Dagli albori dei tempi i matematici ed i filosofi hanno tentato un connubio delle due discipline, un po' perche' i filosofi hanno bisogno di risposte certe che la matematica puo' dare, un po' perche' i matematici avevano bisogno di problemi e domande in cui incapponirsi giusto per far passare le giornate senza provare la sensazione di essere inutili.

Ora, le due filosofie sembrano essere agli estremi di uno stesso piano, ma tuttavia ci sono ambiti in cui si puo' provare l'azzardo culturale del connubiarle per avere delle risposte oppure altri spunti di riflessione. Oggi provero' ad usare la matematica per dimostrare come le relazioni interpersonali possano essere analizzate in modo matematico e non solo in ambito psicologico o filosofico partendo da un problema crescente della nostra societa', ovvero dal continuo aumentare statistico della rottura dei legami famigliari tra marito e moglie. Ovviamente analizzero' il tutto dal punto di vista del marito, perche' la mia visuale potra' essere piu' chiara senza dover fare un transfert emotivo per trasformare il mio IO al femminile.

Ora, al giorno d'oggi prendere moglie non e' cosi' facile: la donna e' esigente ed esige costante attenzione e dispendio (in senso buono, si intende) di tempo, in piu' l'uomo ha la tendenza alla galanteria, cosa che alla donna ancora piace, e quindi vi e' anche un notevole investimento di tempo e denaro, per cui:

Moglie = Tempo X Denaro

Certo e' che la societa' sta' diventando sempre piu' caotica, il tempo e' sempre poco e siccome stiamo parlando anche di filosofia usiamo la citazione di Benjamin Franklin, ovvero "il tempo e' denaro", per cui:

Tempo = Denaro

Quindi, ritornando alla precedente equazione, sostituiamo i fattori grazie ai nuovi parametri datici dalla seconda, ed otterremo:

Moglie = Denaro X Denaro ovvero Moglie = (Denaro)^2

Bene, ora ci siamo gia' fatti un'idea piu' precisa del sillogismo. Ma perche' fermare qua il nostro pensiero ad una cosa che ai piu' potra' sembrare ovvia? Vediamo di spingerci piu' in la'. Sempre ritornando sull'ambito filosofico, perche' non dobbiamo mai dimenticarci che il nostro presupposto e' l'unione delle due dottrine, prendiamo in prestito una citazione dalle sacre scritture: "il denaro e' la radice di tutti i mali".
Per cui:

Denaro = √Male

Ora che abbiamo un nuovo parametro, andiamo ad elaborare la precedente equazione, ottenendo quindi:

Moglie = (√Male)^2

Come tutte le persone con un minimo base di istruzione matematica sanno, la radice quadrata altro non e' che l'esatto inverso dell'elevazione alla seconda, il che porta le due ad annullarsi vicendevolmente ottenendo per cui il risultato finale:

Moglie = Male

Sebbene ai piu' questa affermazione possa sembrare ovvia in termini filosofici, ora che avete la dimostrazione matematica potete dimostrarlo in ben due dottrine diverse, avendo cosi' molti piu' punti che possano confermare questa affermazione.

 
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Triceratopo: condannato dall'energia tascabile?

Post n°1 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da peterpunky
 
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Le cause dell'estinzione del triceratopo da sempre sono ignote. Varie supposizioni si sono fatte, ma ognuna puo' valere tanto quanto l'altra: per questo ho deciso di dare il mio umile contributo a svelare questo mistero.

Partiamo da un concetto: quando il triceratopo stava per estinguersi, cos'hanno fatto di concreto tutte le grandi associazioni per la protezione degli animali? La risposta e' nulla.
Tutti noi ci inteneriamo davanti ad un panda, oppure inorridiamo davanti all'uccisione dei cuccioli di foca od alla caccia giapponese alle balene. Per questo penso che ci siano stati dei preconcetti verso quest'umile e servile animale, che hanno contribuito alla sua scomparsa, come il tanto temuto razzismo zoofilo. Ad esempio perche' hanno scelto il panda come simbolo del wwf? Ovvio, perche' l'occhio nero del panda da' piu' l'idea del maltrattamento e dell'essere indifeso (sebbene molti panda si siano creati quelle macchie semplicemente perche' hanno la brutta abitudine quando si inceppa la stilografica di guardare dentro al buco da cui fuoriesce l'inchiostro e poi tirare l'apposita leva, schizzandosi cosi' il volto). Il triceratopo secondo me invece sarebbe stata la scelta piu' esauriente, perche' ci ricorda un fallimento ed una grande perdita per l'umanita' intiera.

Ma partiamo per gradi: voi mi direte che il triceratopo si e' estinto milioni di anni fa' e che quindi ormai sarebbe anche l'ora di metterci una pietra sopra e che non si puo' fermare il tempo. Ma perche' non si puo' fermare il tempo?
Non c'e' una legge che lo vieti, neanche nelle minuscole postille del codice penale, ed allora perche' non lo facciamo?
Semplicemente perche', come provetti cani di Pavlov, abbiamo il riflesso condizionato di cambiare la pila alle sveglie ed agli orologi quando questi si fermano, facendo cosi' si' che il tempo continui a scorrere. E questo perche'? Perche' il tempo e' denaro, ma e' denaro che noi spendiamo e che finisce tutti in dividendi e profitti delle multinazionali dell'energia tascabile, dei produttori di pile. Anni ed anni di teneri orsacchiotti sciisti robotici che rimanevano piantati sull'himalaya a causa della perdita di energia ci hanno offuscato gli occhi, hanno fatto intenerire il nostro cuore e ci hanno portato a non aver piu' voglia di fermare il tempo, cosa che ci permetterebbe di ovviare a vari errori della natura come appunto l'estinzione del triceratopo.

Ogni volta che cambierete la pila al vostro orologio, vi macchierete del sangue di tanti poveri animali innocenti e verrete derisi dai proprietari azionisti delle aziende dell'energia tascabile, e quando altre candide specie protette scompariranno, la colpa sara' anche vostra. E non pensate che comprare le pile ricaricabili vi metta in una migliore luce: siamo tutti uguali ed abbiamo tutti le stesse colpe davanti a questi gravi peccati di negligenza.

Se volete fare la cosa giusta, invece, boicottate tutti i produttori di energia tascabile ed il prossimo 5x1000 datelo all'Associazione Triceratopi Ibernati, associazione che da sempre studia la criogenia inversa, in modo da far si' che nel caso si ritrovi qualche esemplare nelle calotte polari (e non sull'himalaya che come e' noto e' pieno solo di orsacchiotti meccanici congelati) si possa finalmente resuscitare questa specie.

Iniziate gia' da oggi a fare la cosa giusta: domani potrebbe essere gia' troppo tardi.

 
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