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"Il giardino del vicino è sempre più bello del nostro".
Detto, forse italiano, per definire l'invidia, la competizione e la mancanza di autostima.
Tutto ciò che dio ci ha daro, come molti direbbero, non basta, dobbiamo avere ciò che non abbiamo, ciò che gli altri hanno & così va...
E alla fine, tutti i giardini saranno uguali. Ma ogni proprietario del giardino vorrà e crederà che il proprio è il migliore di tutti.
E' proprio così. L'invidia, ma sopratutto la mancanza di autostima ci porta alla monotonia. A essere uno solo.
Questo inizia subito nella prima infanzia. Il bambino imita la sorella, o il fratello; dopo inizierà a voler essere uguale all'amico, prima fisicamente poi caratterialmente. E dopo di tanto imitare, comincierà a perdere la sua propria personalità.
Ma ciò che succede nella prima infanzia non è niente, normale, fa parte.
La monotonia, l'essere uno solo inizia nell'adolescenza, quando non ha amici e così si trasforma in un'altra persona.
Inizia un ritorno all'infanzia: a imitare i vestiti e dopo il modo di parlare, gli interessi, le idee etc...
Tutto inizia imitando quelli che sono chiamati popolari. I popolari: oggetti della moda. "Se non è moda, non va bene", questo è quello che loro pensano.
La mia è, forse, una forma di essere ribelle per uscire dal comune. Per essere la pecora nera o il girasole che non segue il sole!
Come dice mio fratello "sii pazzo, poichè la normalità ci ha portato alla pazzia"!
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