Creato da lakeghost il 13/11/2006

Mattone dopo mattone

nei cantieri della reggia del caos

 

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Post N° 107

Post n°109 pubblicato il 13 Maggio 2014 da lakeghost
 

 

Percepire la politica come un’entità disgiunta dalle dinamiche sociali è, nella migliore delle possibilità, un’alienazione e, nella peggiore, una pianificata ipocrisia.
La “casta” è un argomento di destra. La grande borghesia vuole lasciare intendere che il suo braccio operativo non risponda più ad alcun comando, impegnato solo nell’ozio della sua legittimazione sociale. Non è vero. La politica risponde sempre come strumento e in quanto strumento non ha autonomia, non ha individualità né tanto meno genere. Si occuperebbe degli sfruttati e degli oppressi solo nel caso in cui fossero questi a determinare la proiezione della società a venire. Ma c’è una classe dominante che è al comando di questo treno sferragliante, e che noi oggi volgarmente chiamiamo politica.
Esteriorizzare il nemico, proiettarlo precisamente, ma strumentalmente, in una posizione di distanza e indipendenza nella sua attività è l’argomento col quale la destra recita la parte vittimistica dell’incolpevolezza. E nell’inganno della propria deresponsabilizzazione trova sempre un argomento di facile supporto, sia esso l’immigrato, sia esso l’euro, l’Europa unita, le banche, la casta politica.
Il conflitto sociale tra oppressori e oppressi, tra Borghesia e Proletariato, viene così dirottato su percorsi fantasmatici, lasciando intendere che le due classi possano trovare comune interesse e reciproco profitto nella lotta allo stesso mistificatore, codardo, barbaro e alieno nemico.
Ma così non è. Esistono solo due fattori che determinano il disegno della società come essa fu, come è e come sarà: l’esplicita o celata volontà dei padroni proprietari, la mollezza e lo scollamento della servitù. E tanto la servitù è molle e scollata, tanto è corruttibile e viceversa, divaricando le gambe all’ingresso trionfale dei valori, delle illusioni, delle mortificanti seduzioni del capitale. La competitività era un loro valore. Era ed è ancora l’arma con cui commettono fratricidio e cannibalismo.
L’oppresso che vuole affrancarsi deve rigettare queste malattie dell’animo con quanta energia vitale egli possa spendere.

Il Clown alla Rovescia scende dal suo palco improvvisato, una cassetta di frutta che scricchiolava sotto il suo insufficiente peso umano, e il suo pubblico applaude scrosciante.


 

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Commenti al Post:
StregaM0rgause
StregaM0rgause il 15/05/14 alle 07:49 via WEB
-E tanto la servitù è molle e scollata, tanto è corruttibile e viceversa, divaricando le gambe all’ingresso trionfale dei valori, delle illusioni, delle mortificanti seduzioni del capitale.- eccola la tragedia dei nostri giorni, gran bella pagina, che condivido in pieno. un piacere rileggerti
 
 
lakeghost
lakeghost il 15/05/14 alle 14:08 via WEB
Grazie mia unica, graditissima e talentuosa ospite!
 
luigigr80
luigigr80 il 31/05/14 alle 07:26 via WEB
dove vuoi arrivare ? a dire cosa?...forse che lo stesso "io narrante" sta cercando di capire le sue stesse parole. Cioè, a parte ovvietà su chi comanda e chi dovrebbe risvegliarsi....su chi illude e chi gongola nell'essere illuso...di cosa stiamo parlando? dove vuoi arrivare... buongiorno luigi
 
 
lakeghost
lakeghost il 31/05/14 alle 14:02 via WEB
ciao Luigi. grazie per aver lasciato traccia nel blog, e per (seppur con tono provocante) aver stimolato una discussione. perchè, come diceva qualcuno "si dialoga solo con la diversità". il post è un richiamo a quando, nei primi del secolo scorso, erano gli operai a lottare contro il padronato, con le armi che gli competevano, lo sciopero, la resistenza alle cariche della polizia e delle istituzioni da sempre solidali col padronato stesso. è un omaggio a un periodo storico in cui il capitalismo non si era coperto di ipocrisia, trattava gli schiavi da schiavi. ma gli schiavi allora si incazzavano. e parlavano di rivoluzione. non quella fascista. nemmeno quella sputata dai grillini. quella vera, di Marx, Engels, Lenin, Trockij, tagliando corto. è inutile dilungarmi se non lo ritieni un argomento interessante. se lo ritieni un argomento interessante, si può approfondire. buonagiornata anche a te.
 
luigigr80
luigigr80 il 31/05/14 alle 16:26 via WEB
bene...vedo che hai colto il lato positivo della provocazione! perchè il problema oggi è proprio questo, abbiamo smesso di mettere la parola "curiosità" a cavallo del treno che parte quando rispondiamo. Oggi il mondo è fatto di quello che hai sulla punta della lingua e non in cima all'ultimo mattoncino che l'atro ti ha messo di fronte....mi spiego, ci siamo dimenticati che il dialogo è fatto da una parte dei nostri pensieri che si va a mischiare con quelli dell'altra persona. insomma qui...molti...mi avrebbero mandato a cagare senza star lì a capire i miei modi. grazie. luigi. P.s. non commento nulla che non abbia un senso commentare
 
 
lakeghost
lakeghost il 01/06/14 alle 13:51 via WEB
va bene, comunque mi hai posto delle domande e io mi sento di dover rispondere. dove voglio arrivare? io non ho tracciato un percorso teorico della rivoluzione, non ne sono in grado. ma il "riformismo" di sicuro non ha reso migliore il mondo che abitiamo, nè ahimè ha cambiato gli equilibri sociali. le classi esistono, e la lotta di classe pure, anche se accomodati dai diritti sindacali ce ne siamo dimenticati. non so se siano ovvietà quelle che riguardano una visione della società divisa in classi. se ciò è ovvio, me ne compiaccio, vorrà dire che la verità finalmente è sotto gli occhi di tutti e allora si può cercare di rovesciare un sistema. non c'è alcun mistero, secondo me nell'affermare che c'è una classe sociale che sposta capitale, ambientale e umano a suo piacimento, secondo le leggi personali del profitto privato. non è un mistero questo, non cercavo un riconoscimento all'origianlità del mio discorso. che analisi avresti preferito? buona domenica, Davide
 
luigigr80
luigigr80 il 01/06/14 alle 14:01 via WEB
preferire non è una mia possibilità...al limite accordarsi su una mezza comprensione reciproca. cmq ...sta diventando tutto troppo tecnico, ogni valutazione andrebbe soppesata mille volte e rinfrancata da uno studio continuo su quello che ci accade intorno....mi sono rotto i coglioni!!!!!!! dov'è quella maledettissima fiducia che si dovrebbe poter riporre su chi ci guida?ma è davvero necessario dover sorvegliare ogni passo che fanno? è davvero possibile che l'informazione "veicolata" possa essere fonte di giudizio? che rabbia...che sfinimento luigi
 
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