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Post n°5 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da paciriso47

Eppure GUIDANO!!!!!!!!

 
 
 

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Post n°4 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da paciriso47

14 Ottobre 2010La riforma dell'ignoranza

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Il ministro Gelmini ritiri la sua polpetta avvelenata e ridia futuro al Paese. Aderiamo alla protesta degli studenti, dei ricercatori, del personale della scuola e dell’università che, ancora una volta, sono scesi in piazza per denunciare le misure scellerate del Governo Berlusconi. L’Italia dei Valori continuerà a portare in Parlamento le loro istanze, consapevole che è in atto una vera e propria mattanza nei confronti del mondo della cultura. I ministri Gelmini e Tremonti hanno tolto 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, 1,2 miliardi all’università e hanno mandato 140 mila insegnanti per strada. Altro che riforma! Queste scelte nascondono soltanto un disegno ben preciso: far trionfare l’ignoranza, cancellare la meritocrazia agevolando così solo gli istituti privati.
L’accesso all’istruzione, che è un diritto sancito nella nostra Costituzione, rischia di diventare un privilegio di cui godranno solo le classi agiate. La scuola e le università italiane erano il nostro fiore all’occhiello, adesso con questa riforma vengono massacrate e il ruolo dei docenti svilito e mortificato. Il vero scopo dell’esecutivo è ribaltare i valori della nostra società in modo che gli utili idioti, i disonesti e i furbetti del quartierino possano continuare indisturbati a governare. Le nefaste politiche dell'esecutivo stanno mettendo in ginocchio il Paese.
Tutta la mia solidarietà a quegli studenti, a quei ricercatori, a quei precari che con dignità sono costretti a scendere in piazza per difendere ciò che spetta loro di diritto. L’Italia dei Valori continuerà a battersi con loro e ricorderà in tutte le sedi che la cultura non si svende perché senza questa non c’è futuro.

 
 
 

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Post n°3 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da paciriso47

15 Ottobre 2010L'Italia che non si rassegna

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Domani saremo in piazza con la Fiom al fianco dei lavoratori metalmeccanici, degli studenti, dei lavoratori e delle lavoratrici precarie, delle associazioni democratiche e dei tanti cittadini che, come noi, sono preoccupati del crescente attacco ai diritti costituzionali da parte del governo Berlusconi. Un esecutivo che, anche ieri, ha creato allarmismi attraverso le parole del ministro Maroni e che invece dovrebbe garantire la piena sicurezza di una protesta legittima e democratica. Un governo che alimenta il conflitto per nascondere le ragioni del suo fallimento e che è stato incapace di fronteggiare la crisi.
Il sistema di relazioni sociali, infatti, è stato ridotto a un cumulo di macerie: accordi separati inefficaci, ridicoli e talvolta illegali, divisioni astiose tra le maggiori organizzazioni sindacali, la presidenza di Confindustria che non ha rapporto con gran parte delle imprese, piccoli e medi imprenditori lasciati soli a fronteggiare gli alti costi burocratici e le difficoltà di accesso al credito, migliaia di partite Iva e di artigiani costretti a chiudere le loro attività. A tutto questo si aggiunge un'intera generazione che è stata privata del proprio futuro dalla precarizzazione selvaggia, incoraggiata dalle scelte del ministro della disoccupazione e della precarietà Maurizio Sacconi. La verità è una: il governo Pdl-Lega ha fallito e i numeri lo dimostrano. Berlusconi, infatti, aveva promesso un milione di posti di lavoro ma, dall'inizio della crisi al secondo trimestre del 2010, ne abbiamo persi molti di più mentre il tasso di disoccupazione reale è arrivato all'11% se aggiungiamo gli inoccupati. Inoltre, presso il ministero dello Sviluppo Economico, lasciato irresponsabilmente per mesi senza titolare, sono aperti circa 200 tavoli di crisi; molte grandi imprese sono in amministrazione straordinaria o controllata e oltre 200.000 lavoratori non hanno prospettive certe per il futuro. Intanto, sono arrivati a 700.000 i lavoratori in cassa integrazione a zero ore e sta per scadere la cassa integrazione in deroga, in assenza di qualsiasi copertura prevista per il prossimo anno. Insomma, le promesse del centrodestra si sono rovesciate: la produzione ha subito un crollo del 25-30% e il fatturato si è ridotto mediamente del 40%.
L’Italia dei Valori conosce bene questa realtà perché in questi mesi ha attraversato in lungo e in largo il Paese incontrando chi ha perso il posto di lavoro, le tante donne licenziate perché precarie e le migliaia di giovani privi di sostegno e condannati ad un futuro incerto, causato da due decenni di politiche iperliberiste. Per questi motivi, domani, l'Italia dei Valori sarà ancora una volta in piazza: per difendere i diritti di chi non si rassegna, dalle partite Iva che non hanno voce a chi ha un lavoro mal pagato, precario e in molti casi pericoloso, come dimostrano i mille morti sul lavoro ogni anno. Una parola riassume le ragioni della nostra presenza in piazza, sia in questa occasione che in tutte quelle che ci saranno: Libertà. Libertà di lavorare in sicurezza, libertà di fare impresa fuori dall’illegalità, libertà di espressione, libertà di critica e di sciopero.

Antonio Di Pietro
Maurizio Zipponi

 
 
 

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Post n°2 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da paciriso47

13 Ottobre 2010Non è la Rai

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Udite! Udite! Michele Santoro è stato sospeso per dieci giorni. Annozero, uno dei pochissimi programmi di libera informazione, non sarà trasmesso per una o due puntate. E’ una decisione inaccettabile, un’azione punitiva presa dal direttore generale della Rai, Mauro Masi. L'Italia dei Valori chiede le immediate dimissioni di questo signore. La sospensione è la conferma che l’ordine impartito da Palazzo Chigi sulle epurazioni delle voci libere e sulla censura nei confronti delle opposizioni definite “scomode” è arrivato a destinazione. Infatti, chi non ricorda quanto emerso dalle intercettazioni di Trani in cui il Presidente del Consiglio ordinava ai suoi sodali di chiudere Annozero e di cancellare l’Italia dei Valori? Tra l’altro, in quelle famose telefonate lo stesso Masi sostenne che certe minacce non si sentono neanche nello Zimbabwe.
Ma evidentemente il direttore generale non ha resistito ed ha obbedito diligentemente ai diktat del solito noto. E’ una situazione intollerabile, non degna di un Paese libero e democratico. L’articolo 21 della nostra Costituzione continua ad essere seriamente minacciato e calpestato. Il conflitto di interessi che fa capo a Berlusconi pesa come un macigno sul nostro sistema democratico, sul futuro di questo Paese. Ormai è chiaro a tutti che la lobby del Presidente per raggiungere il suo obiettivo ha bisogno di eliminare le notizie vere, e quindi scomode, e di mettere in campo conduttori addomesticati, trasmissioni frivole, clown e ballerine perché plagiano le menti e addormentano le coscienze. E’ questo il motivo per cui Annozero non “s’ha da fare”.
Il direttore generale della Rai ricordi che i contribuenti lo pagano profumatamente non per servire il suo padrone, ma per tutelare gli interessi dell’azienda pubblica e per garantire la libera informazione. L’audience e il budget pubblicitario che porta Michele Santoro con la sua trasmissione non ha eguali negli altri programmi della Rai. Un dato al quale Masi, evidentemente, non presta alcuna attenzione anche perché il suo unico intento è quello di compiacere il suo vero dante causa. L’Italia dei Valori chiede l’immediata convocazione della Commissione di Vigilanza Rai per audire Masi e difenderà in tutte le sedi competenti la libertà d’informazione e i giornalisti che non rinunciano al loro ruolo di cane da guardia della democrazia. Lo dobbiamo al Paese.

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Post n°1 pubblicato il 21 Settembre 2010 da paciriso47

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