Io E...

Cadendo la goccia scava la pietra.

 

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Come Un Aquilone

Post n°12 pubblicato il 22 Aprile 2010 da sweet_amethyst

E' come far volare un aquilone: all'inizio bisogna
correre forte tenendolo ben stretto nella mano,
in alto tanto quanto il nostro braccio ci consente,
finché l'aria non comincia a sollevarlo.
Solo adesso puoi mollare la presa, ma è
importante continuare a correre mantenendo il filo corto.
Questo è il momento più difficile e faticoso ed è
quello determinante per la riuscita del volo.
Quando l'aquilone ha preso quota lo si affida
alla forza del vento perché lo sostenga.
Ora non è più necessario correre con lui.
Bisogna solo allungare il filo piano piano,
controllando sempre che non perda quota.
L'aquilone andrà sempre più in alto e, col naso all'insù,
lo si potrà ammirare austero, luccicante al sole.
Un filo invisibile lo sostiene. E lungo quel filo
corre l'amore autentico che non si spezza,
l'amore che dà vita, che mai abbandona.
 

VIOLET,GLITTER,JULIA FAVOURITES,WOMEN,BEAUTIFUL

 
 
 

La Felicità...

Post n°11 pubblicato il 22 Aprile 2010 da sweet_amethyst

Mi sono soffermata su di una frase di Pirandello
in cui diceva: invece di vivere ci guardiamo, vivere
come dei grandi spettatori in attesa di cosa poi?
La  vita di ognuno di noi è come un  altalena...
ci sono momenti tristi, e momenti felici. E' un alternarsi ...
come le stagioni. La cosa importante io credo che
bisogna accettare e vivere serenamente ogni momento.....
perchè la vita non è fatta solo di felicità. Se riflettiamo
ci accorgiamo che essa arriva quando meno ce lo aspettiamo,
come un fiume in piena ci travolge, tutto assume un
colore diverso..e in quel momento inizia la nostra paura
che tutto possa finire,che è solo un sogno...un dolce sogno.
Bisogna però  accontentarsi di quei  momenti...senza avere
paura che possono essere brevi o altro, ma solo vivendo
si assaporano le cose e la vita....basta pensare a cosa
sarà il domani.....l'importante è vivere l'oggi!
La vita è in noi.... le risate, le gioie,rabbia tristezza, dolore....
tutto cio che riusciamo a percepire con il nostro corpo
è un miracolo....quello  della vita e' troppo
infinito per essere racchiuso in parole.

La felicità è una farfalla
che quando inseguita è sempre oltre la portata
della mano....ma che se sedete tranquillamente
può posarsi  su di voi.....

Purple Butterfly

 
 
 

A Voi E' Mai Capitato?

Post n°10 pubblicato il 22 Aprile 2010 da sweet_amethyst

A volte può sembrare solo un leggero sfasamento della
nostra vita di tutti i giorni. Una cena ed ecco sorgere
la sensazione di aver già visto quella scena in
ogni suo minimo dettaglio al punto che, per alcuni
secondi, si può addirittura prevedere come evolverà.
Ma che dire quando, invece, il déjà-vu ci sorprende
in una città straniera o mentre parliamo con
degli sconosciuti? Anche se ciò che vediamo
non ha alcun legame oggettivo con noi , luoghi, persone,
avvenimenti, tutto ci sembra stranamente familiare.
È una sensazione nella quale si mescolano sorpresa,
incredulità, inquietudine e curiosità: un tocco di magia?
Un varco in una dimensione parallela?
Il fugace risveglio di un dono paranormale che permette di
uscire dal tempo, di vedere il futuro, di rivivere il passato?
E poi, improvvisamente, tutto svanisce. In pochi istanti
il passato ridiventa noto, il presente incerto, il futuro misterioso.
Ma l’impressione di aver partecipato a un evento difficilmente
definibile permane in noi, nonostante le ultime scoperte scientifiche
stiano facendo luce su questo fenomeno.I filosofi platonici e pitagorici
vi vedevano la reminiscenza di una vita passata. Gli stoici, lo
consideravano una manifestazione dell’“eterno ritorno dell’uguale”.
Aristotele, invece, famoso per il suo senso pratico, ha tentato di
ridurre il fenomeno a un semplice turbamento della psiche.
Ma niente da fare: il déjà-vu ha conservato intorno a sé un’aura
di mistero e di magia. E una fonte di ispirazione così ghiotta
non poteva certo lasciare indifferenti , scrittori e poeti.
“No, tempo, non ti vanterai del fatto che io cambi!”, esclama infatti
Shakespeare in un sonetto, perché “i tuoi monumenti, per me,
non sono nulla di nuovo [...] solo nuove vesti per cose già viste”.
Nel XIX secolo, questo fenomeno diventa una tappa forzata
per molti letterati, da Dickens a Baudelaire, da Châteaubriand a Proust,
che in Alla ricerca del tempo perduto, definisce questi fenomeni
“intermittenze del cuore”.Nemmeno Freud resiste alla tentazione di
dare un senso al fenomeno: il risorgere, incompleto, di un ricordo
rimosso per nascondere un trauma o un desiderio impudico.
E fa l’esempio di una ragazza che, di fronte a un amico in fin di vita,
ha l’impressione di es- sere già stata al suo capezzale, salvo poi
ricordare che pochi mesi prima suo fratello aveva rischiato la vita e
lei aveva desiderato diventare la figlia unica della famiglia.
“Per quanto riguarda le rare sensazioni di déjà-vu che ho
sperimentato io”, aggiunge Freud, “si tratta solo di un improvviso
risveglio di concetti o progetti immaginari (sconosciuti e inconsci)”.
Il déjà-vu, allora, non sarebbe altro che l’espressione dei nostri
desideri segreti, proprio come i sogni? Il suo discepolo ungherese
Sándor Ferenczi, pur condividendo queste idee, aggiunge che
si potrebbe trattare del ricordo di un sogno dimenticato,
evocato, per associazione, da alcuni particolari della scena.
“Siccome l’inconscio non ha un tempo lineare e contiene
indistintamente passato, presente e futuro”, spiega
Flaminia Nucci, psicanalista junghiana a Milano,
“per Jung il déjà-vu è una connessione tra i particolari
della scena e un’esperienza passata di cui non
abbiamo memoria cosciente, oppure l’‘anticipazione’ di
un’esperienza che ancora deve avvenire, avvicinandosi
in questo senso al sogno premonitore”.
A voi e' mai capitata una cosa cosi?

Fantasy Purple Dragon Woman

 
 
 

Non So Dove Vado...

Post n°9 pubblicato il 26 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo, ma so che è mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so cosa sia l'amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudeltà.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da ciò che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.

Rudyard Kipling

Purple

 
 
 

La Storia Di Un Giglio

Post n°8 pubblicato il 26 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Proprio sulla riva di un piccolo ruscello viveva uno splendido giglio ...
bello ...bianco candido.....sorrideva al sole...
la sua musica era l'acqua di quel ruscelletto.....
i suoi amici cardi,ortiche,erbacce selvatiche  e qualche
fiore da campo....ogni tanto una lumachina gli si strusciava addosso...
qualche ranocchietta giocava a trampolino sulle sue
meravigliose ondeggianti foglie.....
la sua vita era quella....era felice cosi'......
una mattina ricevette una visita....una gazza ladra che svolazzava
da quelle parti gli si accosto' e...con voce antipatica gli disse...
- ma quanto sei brutto!!!...quanto è brutto questo posto!!!
conosco un campo piu' avanti che è una meraviglia...pieno
di gigli imperiali!!molto,ma molto piu' belli di te che vivi tra le ortiche..!
..Il giglio poverino....umiliato come non mai..si rattristo' ...
manco al sole sorrideva piu'...puntuale la gazza ladra tutte le
mattine andava da lui a provocarlo ..umiliandolo e continuando
ad esaltare il campo dei gigli piu' belli di lui.....Il povero giglio ..
ormai infelice e geloso dei suoi simili..resistette per un po' poi ...
decise di chiedere all'uccellaccio un favore
..-Ascolta un po'... ma se io ti chiedessi di pizzicare
attorno alle mie radici col tuo becco???ne saresti capace???..
e poi magari mi estrai da questo terreno ?...e magari mi afferri ..
ed in volo mi daresti un passaggio a quel meraviglioso campo
che conosci te?...e perche no..magari mi faresti  pure
una piccola buca e mi aiuti a trapiantarmi li???-
...la gazza non aspettava altro....-Certo!!- ..gli disse...
- Tra breve sarai anche te al campo dei gigli imperiali!!
Col cambiamento del terreno e del clima,diventerai bello come loro!!!
..E cosi fece....
trasporto' il povero giglio all'altro campo....
Ma ahimè.....dopo pochi giorni dal trasloco ..il giglio si secco' e mori'...
Che delusione!!!!che brutta fine...
morale della favola...
dovremmo sempre accontentarci di cio' che la vita ci offre.....
della famiglia che abbiamo e del luogo in cui viviamo....
cercando il meglio va a finire che ne troviamo il peggio....
Chi lascia la strada vecchia per cercare quella nuova ...
sa quella che lascia ma non sa quella che trova!!!

 
 
 

Anche tu

Post n°7 pubblicato il 25 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Tu sei speciale
lo dicono le stelle
in cielo e brillano
dentro di te
rendendoti luminoso..
 
Tu sei speciale
perchè scaldi il cuore
di chi ti affianca ogni giorno.
 
Tu sei speciale
anche se non vorrai
mai ammetterlo,
perchè hai il dono
dell'amore,
della semplicità
e della bontà d'animo.
 
Sei speciale
perchè hai accanto
un essere di Luce
che veglia e protegge
i tuoi passi.
 
Tu sei speciale
perchè qualcuno
nell'alto dei cieli
ti ama più di tutti....
 
Fanne tesoro
ogni volta che
ti senti solo,
ogni volta che pensi
nessuno al mondo ti ama...
 
Tu sei speciale....
sempre.

 
 
 

L'Invidia

Post n°6 pubblicato il 25 Marzo 2010 da sweet_amethyst

L'invidia è come la goccia che a goccia
goccia corrode la roccia..
scava nell'animo e fa' il sangue acido.
L'invidioso ha sorrisi impastati di fiele,
occhi come lanciafiamme e una lingua
tagliente come lama di un bisturi.
L'invidia è peggio di una malattia incurabile,
micidiale,velenosa.
Desiderare il male,il fallimento di chi sta
meglio di noi,umiliare,denigrare per cio' che
hanno gli altri..bellezza.intelligenza,agiatezza.
Le ragazze invidiano e imitano le modelle,i
ragazzi invidiano i palestrati e i superdotati
le donne le belle case e gli abiti delle amiche
gli uomini invidiano la carriera,il successo,le
auto e le donne degli altri.L'invidia cresce e si
espande in ogni ambiente tra le amicizie,in
famiglia,sul lavoro.L'invidia cammina con
l'ambizione e la competizione..emozioni
che fanno girare il mondo.Ambizione:bisogno
spasmotico di superare,primeggiare,e
sottomettere gli altri,dimostrare che sei
piu'intelligente,il migliore.Una sfida verso
se stessi ma,anche verso tutti.Arrivare al
traguardo e godere nell'essere ammirati
lodati..invidiati.L'invidia nasce dalla gelosia
e dalla stupidita'.
Io invidio chi è indifferente e chi è cinico..
penso che vive meglio di me.

E VOI COSA..E CHI..invidiate??

 

Woman in purple

 
 
 

Perchè Sogniamo?

Post n°5 pubblicato il 24 Marzo 2010 da sweet_amethyst

La vita nel sonno. Cosa si nasconde dietro ai sogni

Alcune persone dichiarano di non sognare affatto
oppure di ricordarsi molto raramente dei loro sogni,
altre sono del parere che sognare non è importante,
altre ancora descrivono i loro sogni come esperienze
fantastiche. Ma cosa c'è veramente dietro di essi?
Durante la notte ogni essere umano sogna ma, purtroppo,
solo poche persone ne conservano memoria e,
dunque, consapevolezza. Diciamo purtroppo, perché nei
sogni vi è molto di più di quanto la scienza fino ad
oggi abbia potuto riconoscere.

La necessità di sognare e dormire

E' ormai risaputo che, se non dorme, l'uomo non è
in grado di sopravvivere a lungo. Il corpo raggiunge
una condizione estrema di stress, e la psiche stessa
non è in grado di superi prolungati periodi di insonnia.
Tale condizione viene addirittura sfruttata negli interrogatori
come strumento di “tortura”. Dietro a questa osservazione, però,
raramente si riesce a intravedere che l'uomo non può affatto
vivere o sopravvivere senza i sogni. L'importanza dei sogni
può essere chiarita con un'analogia: quando noi uomini
realizziamo qualcosa di fisico in questa realtà,
"il processo creativo" passa sempre attraverso un'idea,
una visione, che esiste prima nella sfera psichica,
nostri pensieri e solamente in seguito
si traspone nella fisicità.

Cosa succede nel sogno?

Da un lato, nei sogni vengono elaborati gli avvenimenti
accaduti durante la giornata che, in un modo o nell'altro
(consapevole o inconsapevole), ci hanno
emozionalmente impegnati. A questi, si aggiungono
spesso i pensieri che avevamo prima di addormentarci.
Se avete seguito, ad esempio, un thriller televisivo,
vi saranno alte probabilità che ne
sognate qualcosa. La stessa cosa succede, se prima
di coricarvi, decidete di seguire un programma culturale.
Durante i sogni abbiamo accesso diretto all'inconscio e,
per suo tramite, ai campi morfici. L'inconscio può fornirci
anche un aiuto per liberarci da paure e blocchi emozionali.
Fin tanto che questi aspetti emotivi non vengono sciolti,
si presenteranno sempre tipologie di sogni che hanno
a che fare con essi. Purtroppo, solo pochi riescono ad
interpretare il linguaggio dei sogni, mentre la maggioranza
delle persone non è affatto capace di decodificarne i messaggi.
Di conseguenza si è orientati a pensare che gli incubi,
ad esempio, non abbiano alcun senso.
Peccato, perché proprio in questi si annidano
informazioni importanti per l'evoluzione personale.

Diversi livelli di consapevolezza del sogno

Durante i sogni esistono diversi livelli di consapevolezza:
•Livello 0: vi svegliate al mattino e non vi siete accorti di aver sognato.
•Livello 1: vi svegliate, non ricordate nulla, ma durante il giorno,
improvvisamente vi viene alla memoria un sogno o uno
spezzone di sogno che avete fatto la notte precedente.
•Livello 2: vi svegliate e conservate ancora il ricordo dell'ultima
parte del sogno che stavate facendo. Tanto più vi confrontate
con gli spezzoni di sogno che vi tornano a memoria,
quanto più iniziate a ricordare. Alla fine riuscite a
ricordare intere sequenze oniriche.
•Livello 3: state sognando ma non siete coscienti
del fatto che si tratti di un sogno. Tutto è totalmente
reale e normale, anche se accadono le cose più singolari.
In questa fase siete molto consapevoli, ma non realizzate
l'idea di essere in un sogno.
•Livello 4: vi ritrovate nel bel mezzo di un sogno e
siete consapevoli del fatto che state realmente sognando.
Questo è quello che si chiama "sogno chiaro" o "sogno lucido".
Potete comunicare coscientemente con i personaggi
che incontrate nel sogno, e pilotare il sogno stesso
anche se in quel momento state dormendo.

Déja-vu

Sicuramente conoscerete già il cosiddetto effetto dèja-vu,
il trovarsi in una situazione particolare pensando:
• in qualche modo io conosco questa situazione;
• mi è così familiare;
• è come se l'avessi già vissuta.
Da dove provengono questi effetti dèja-vu? Il più delle volte
si tratta di situazioni che abbiamo già sognato in precedenza
e di cui ci ricordiamo solamente in stato di veglia.
Più precisamente, ci ricordiamo di quella specifica
situazione nell'istante esatto in cui essa realmente si verifica.
L'intuizione, il sesto senso, l'effetto dèja-vu, ecc.,
sono capacità naturali che vale la pena di riattivare.
In realtà, molte di queste facoltà appaiono già connaturate
nel bambino, ma attraverso il processo di socializzazione
educativo e culturale esse si perdono e si
disimparano con estrema facilità.

I Sogni lucidi

La classe principe del sogno è quella del sogno lucido:
essere, cioè, coscienti durante il sogno.
Abbiamo la capacità, in ogni momento,
di pilotare il contenuto dei sogni e di essere coscienti,
in ogni istante, delle nostre possibilità di controllo.
In quest'ambito si prospettano, dunque, molte opportunità:
• risolvere direttamente paure e problemi;
• migliorare le nostre performances: ad esempio, fare un
training per imparare a giocare meglio a tennis,
o imparare una lingua straniera;
• sperimentare situazioni che nella dimensione corrente,
a causa dei vincoli fisici e sociali, sono fortemente limitate;
• attingere informazioni future dagli spazi precognitivi;
• risolvere incubi;
• stimolare la creatività;
• espandere la conoscenza in qualsiasi direzione;
• ecc.

Aspetto spirituale del sogno
La dimensione del sogno rende possibile l'accesso ad
ambiti liberi da vincoli e limiti spazio temporali,
dove possiamo intuire (trovare) la nostra origine.
Pertanto, ogni notte ci offre la possibilità di tornare
(immergerci) alle nostre radici (origine).
Purtroppo, però, la nostra coscienza è talmente indirizzata
verso la parte fisica e materiale di questo mondo,
che il ricordare il sogno vissuto diventa sempre più raro.
Ciononostante, ciascun lettore è certamente in
grado di ricordare almeno un sogno importante e incisivo,
che ha mosso qualcosa nella sua vita.
Questa è una motivazione sufficiente
per far rivivere in sé la dimensione del sogno,
dischiudendo almeno un poco la porta della
propria vera essenza.

Un esercizio per ricordare i vostri sogni

Anche voi potete ricavare informazioni preziose dai vostri sogni.
Provatelo da soli: prima di addormentarvi ponetevi una domanda
e programmate di conseguenza il vostro sogno.
Non appena vi svegliate, prendete carta e penna,
scrivete tutto ciò che ricordate del sogno e riflettete su
ciò che avete vissuto. Prestate particolare attenzione
alle sensazioni emotive che avete percepito durante il sogno.

 
 
 

Il Tradimento

Post n°4 pubblicato il 24 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Cosa significa tradire? E perchè si tradisce?
Tradiscono più gli uomini, o le donne?
E cosa è più grave, il tradimento 'mentale' o quello fisico?
O entrambi? Queste e tantissime altre domande affollano
da sempre conversazioni, programmi televisivi, riviste, film.
In effetti il tradimento è quasi parte integrante della nostra vita,
o perchè lo subiamo, o perchè lo mettiamo in atto,
o magari perchè un amico o un nostro parente
si trova a vivere l'esperienza del tradimento.
Ci sono delle persone che non riescono a restare fedeli alla
propria partner, o al proprio partner. Quasi come
se l'infedeltà facesse parte del patrimonio genetico
di certe persone. Come mai alcune persone sono
così propense al tradimento? Cosa cercano al di
fuori della coppia? Esiste il traditore (traditrice) seriale.
In questo caso, il tradimento permette a chi tradisce di verificare
la propria "efficienza sessuale", avere più partner sessuali
lo rassicura sulla sua "virilità" o "femminilità". Il più delle volte
si tratta di persone insicure alla ricerca continua di rassicurazione
e conferme sulle proprie capacità. Anche se può
a volte subentrare un senso di noia e di stanchezza,
il traditore seriale ha bisogno di rispettare questo copione.
Gli uomini, più delle donne, hanno la tendenza a trascinare
relazioni parallele, la moglie e l'amante, la famiglia ufficiale e
la "seconda casa" clandestina. Si sentono buoni mariti perché
provvedono alla moglie e non le fanno mancare niente e
non la lascerebbero: un certo senso del dovere
li tiene ancorati a casa. Ci sono uomini che amano
molto la compagna ma sono inconsciamente spaventati
dall'intensità del legame: il tradimento garantisce loro
la distanza di sicurezza da un sentimento che
temono possa renderli dipendenti, succubi della donna amata.
Inoltre, può succedere di cercare fuori dalla coppia
quella carica erotica che si è affievolita nel rapporto.
Tradirsi è un evento sconvolgente, minaccia la fiducia reciproca,
è un venir meno del "noi", della fusione della coppia.
Chi viene tradito rimprovera all'altro di muoversi da solo,
trasgredendo l'unione totale. Spesso si è portati a formare
una coppia per la paura della solitudine, per un bisogno di sicurezza
e non perché si è interessati veramente all'altro.
L'amore è strettamente legato al desiderio di voler
dare qualcosa di sé all'altro. Spesso invece, nella coppia
si è portati solo a chiedere (o a pretendere) cure e
attenzioni dal partner, rendendo impossibile
la "crescita" di entrambi. Quanta frustrazione in questa
continua richiesta d'amore! E' questa la classica situazione
di chi ama soprattutto per colmare un vuoto,
legato probabilmente a qualcosa che è mancato nel periodo
infantile (sicurezza, protezione, rifugio, tenerezza, comprensione).
 

VIOLET WOMAN

 
 
 

Perchè Le Persone Cambiano?

Post n°3 pubblicato il 23 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Cambiano

Forse non cambiano davvero, forse il loro
cambiamento non è poi così profondo. Forse siamo noi
che vogliamo vederli con occhi diversi. Forse... ma forse cambiano.
Di punto in bianco. L’essere umano a volte è stupido, molto molto stupido.
Stupido, e con un dannato bisogno di non restare solo.
Ci sono persone che sole ci possono stare, e magari stanno benissimo.
Ma la maggioranza è diversa: la maggioranza ha paura della solitudine.
Paura di essere abbandonata, un bisogno viscerale di non sentirsi sola.
Di non sentirsi indietro. Ma la paura di restare sola,
la paura di restare “indietro” è troppa.

Indietro

E queste persone sono rare, sono rare e preziose
come l’acqua nel deserto. Hai la fortuna di averne un paio accanto,
ma hai anche la capacità di sbarazzartene in un secondo!
Ma la cosa più bella, in tutto questo, qual è?
E' che dopo un po’ ti rendi conto del fatto
che hai fatto male a cambiare. Non ti piaci così,
non ti piace quello che fai, non ti piace il nuovo
mondo che ti circonda.Ti guardi intorno, e vedi
accanto a te delle persone che sembrano amiche.
Le vedi, ti sembravano amiche vere, sincere,
mentre invece sono due sciacalli e non ti piace
quello che ti stanno facendo. E allora ripensi a loro,
a quelle persone sincere che stavano con te in
modo del tutto disinteressato.
Alle persone che davvero ti volevano bene,
ed a cui tu volevi bene. E che ti mancano.

La gente cambia e quando cambia, spesso, sbaglia.

 
 
 

Che Cos'è La Cattiveria...

Post n°2 pubblicato il 22 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Mi sono sempre chiesta che cosa è
la cattiveria e come un individuo possa
essere crudele o cattivo... e quanto
spesso capita di essere “cattivi”, duri,
intolleranti, acidi. A volte pensi che la “cattiveria”
o la durezza possono avere diverse origini.
In molti casi nasce dall’egoismo, dall’arroganza,
dalla avidità, dalla voglia di prevaricare o dal desiderio
di perseguire fini personali, questo quasi  sempre
e a volte anche dalla superficialità di certi atteggiamenti.
Dopo riflessioni ed esperienze personali, ho compreso
che l'uomo nasce già  dotato di strumenti 'innati' in cui
sono racchiusi ;cattiveria vera e propria,che si ingrandisce
e si sviluppa durante la crescita.La cattiveria,come ho già detto,
nasce con noi insieme come la bontà, ma spesso si dimentica.
Chi esprime cattiveria ha bisogno di esserlo per sentirsi gratificato,
quindi le azioni cattive hanno lo scopo di soddisfare l'Io della persona.
Sguardo e mente sono sempre  attenti e vigili, un intera vita usata  
a cercare di distruggere il prossimo, calpestando ogni valore,
qualsiasi morale …persino la propria dignità.
La cattiveria  fa paura, perchè  ti isola dal mondo,
perché ti fa portare dentro  un sentimento d’odio profondo,
capace di farti perdere lucidità...non ti fa vedere,non ti fa sentire,
non ti fa capire …prima di tutto fa male a noi stessi.
La cattiveria è pericolosa,a volte si colora di diverse sfumature,
una di queste è  l’invidia,capace di manipolare ogni nostro pensiero.
La cattiveria è qualcosa che tutti conoscono,
ma sulla quale forse non si riflette abbastanza.
La cattiveria è intelligenza e furbizia,è frustrazione,
insoddisfazione...

 
 
 

Non Dare Mai Per Scontato...

Post n°1 pubblicato il 22 Marzo 2010 da sweet_amethyst

Siamo portati sempre piu' spesso
a dare per scontanto tutto...
A volte abbiamo il tesoro sottomano
e non ce ne accorgiamo,
e per paura che ci sfugga quello che noi
riteniamo scontanto,perdiamo,l'essenziale...
Non prestiamo attenzione piu' di tanto
ai gesti,alle parole...
Ai pensieri...
Quante volte la vita ci dà in modo generoso
occasioni che non sappiamo apprezzare...
Manchiamo di attenzioni e cura verso chi
ci dice " Eccomi sono qui"pronta ad
ascoltarti"... Non cerchiamo chimere e
sogni inseguendo l'impossibile...
Si sa che le cose si apprezzano solo
quando si perdono...Allora ci
distruggiamo e consumiamo,
ma possiamo solo aggrapparci ai
ricordi...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sweet_amethyst
Data di creazione: 22/03/2010
 
 

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