Un blog creato da funnyblack il 20/01/2008

PENSIERI & PAROLE

...un segno della mia presenza...

 
 
 
 
 
 
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Le donne sono come le mele su un albero:
le migliori sono in cima.

La maggior parte degli uomini non vogliono arrivare 
alle migliori perchè hanno paura di cadere e farsi male,
così preferiscono prendere quelle che sono cadute a terra
e che, pur non essendo così buone, sono facili da
raggiungere.

A volte le mele che stanno sulla cima dell'albero pensano
che ci sia qualcosa che non va in loro, quando in realtà sono
semplicemente "meravigliose", devono solo essere pazienti
e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che sia cosi
coraggioso da arrampicarsi fino alla cima dell'albero.

Non dobbiamo cadere per essere raggiunte: chi avrà bisogno
di noi e ci ama farà di TUTTO per raggiungerci...
La donna uscì dalla costola dell'uomo: non dai piedi per
essere calpestata, nè dalla testa per essere superiore,
ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere
protetta, accanto al cuore per essere amata...

 
 
 
 
 
 
 

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La luce più bella per me era
quella del sole riflessa sul mare,
ma da quando ho visto i tuoi occhi
ho cambiato idea...perchè tu sei la
luce più bella della mia vita!

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ricordo

Post n°34 pubblicato il 03 Aprile 2009 da funnyblack

Ricordo,
portami lontano dalla mia casa.
Portami un gusto, un sapore,
portami un profumo!
Non rimanere lì fermo,
incolore,
tu hai mille colori!
Ricordo fammi viaggiare con la mente,
mostrami luoghi che ho dimenticato.
Mostrami quello che farà sempre parte di me.


 

poesia lasciatami in messaggeria da un nuovo amico..grazie mille!!!

 
 
 

...aforismi...

Post n°33 pubblicato il 31 Marzo 2009 da funnyblack

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 ......Ma la mia massima preferita è una di Coelho...quella a cui mi

ispiro ogni qual volta son giù....e che mi dà positività....

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il cuore + bello

Post n°32 pubblicato il 31 Marzo 2009 da funnyblack

Image and video hosting by TinyPicC'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso. All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
"Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio."
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dove dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene, così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
"Starai scherzando!", disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime."
"E' vero!", ammise il vecchio.
"Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso. Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?"
Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto. Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano.
Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
"Se la nota musicale dicesse:" Non è la nota che fa la musica..." Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse:"Non è una parola che può fare una pagina..." Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: "Non è una pietra che può alzare un muro..." Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse:"Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume..." Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: "Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo..." Non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perchè l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.
In questa storiella c'è racchiusa un pò di vita di tutte le persone, ognuna con il suo cuore, con i suoi bitorzoli, con i suoi vuoti, e con tutto ciò che nel corso degli anni si è donato e si è ricevuto.
E come la sinfonia ha bisogno di ogni nota; come il libro ha bisogno di ogni parola; come la casa ha bisogno di ogni pietra; come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua; così il mondo ha bisogno di te, ha bisogno del tuo amore, perché sei unico ed insostituibile...

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lezioni di vita

Post n°31 pubblicato il 31 Marzo 2009 da funnyblack

PRIMA LEZIONE.

Dopo qualche mese alla facoltà di medicina, il professore ci diede un questionario. Essendo un buon alunno risposi prontamente a tutte le domande fino a quando arrivai all'ultima che era:
"Qual è il nome di battesimo della donna delle pulizie della scuola?"
Sinceramente mi pareva proprio uno scherzo. Avevo visto quella donna molte volte, era alta, capelli scuri, avrà avuto i suoi cinquant'anni, ma come avrei potuto sapere il suo nome di battesimo?
Consegnai il mio test lasciando questa risposta in bianco e, poco prima che finisse la lezione, un alunno domandò se l'ultima domanda del test avrebbe contato ai fini del voto.
"E' chiaro!", rispose il professore.
"Nella vostra carriera voi incontrerete molte persone. Hanno tutte il loro grado d'importanza. Esse meritano la vostra attenzione, anche con un semplice sorriso o un semplice ciao".
Non dimenticai mai questa lezione ed imparai che il nome di battesimo della nostra donna delle pulizie era Marianna.

SECONDA LEZIONE.

In una notte di pioggia c'era una signora di colore, al lato della strada, il temporale era tremendo. La sua auto era in panne ed aveva disperatamente bisogno di aiuto. Completamente inzuppata cominciò a fare segnali alle auto che passavano. Un giovane bianco, come se non conoscesse i conflitti razziali che laceravano gli Stati Uniti negli anni '60, si fermò per aiutarla. Il ragazzo la portò in un luogo protetto, le procurò un meccanico e chiamò un taxi per lei. La donna sembrava avere davvero molta fretta, ma riuscì ad annotarsi l'indirizzo del suo soccorritore e a ringraziarlo.
Passati sette giorni, bussarono alla porta del ragazzo. Con sua grande sorpresa era un corriere che gli consegnò un enorme pacco contenente una grande TV a colori, accompagnata da un biglietto che diceva:
"Molte grazie per avermi aiutata in quella strada, quella notte. La pioggia aveva inzuppato i miei vestiti come il mio spirito e in quel momento è apparso Lei. Grazie a Lei sono riuscita ad arrivare al capezzale di mio marito moribondo poco prima che se ne andasse. Dio la benedica per avermi aiutato. Sinceramente,
"Mrs. King Cole"

TERZA LEZIONE.

Qualche tempo fa quando un gelato costava molto meno di oggi, un bambino di dieci anni entrò in un bar e si sedette al tavolino. Una cameriera gli portò un bicchiere d'acqua.
"Quanto costa un sundae?" chiese il bambino.
"Cinquanta centesimi" rispose la cameriera.
Il bambino prese delle monete dalla tasca e cominciò a contarle. "Bene, quanto costa un gelato semplice?".
In quel momento c'erano altre persone che aspettavano e la ragazza cominciava un po' a perdere la pazienza.
"35 centesimi!" gli rispose la ragazza in maniera brusca.
Il bambino contò le monete ancora una volta e disse: "Allora mi porti un gelato semplice!".
La cameriera gli portò il gelato e il conto. Il bambino finì il suo gelato, pagò il conto alla cassa e uscì.
Quando la cameriera tornò al tavolo per pulirlo cominciò a piangere perché lì, ad un angolo del piatto, c'erano 15 centesimi di mancia per lei.
Il bambino non chiese il Sundae per riservare la mancia alla cameriera.

QUARTA LEZIONE

In tempi antichi un re fece collocare una pietra enorme in mezzo ad una strada. Quindi, nascondendosi, rimase ad osservare per vedere se qualcuno si prendeva la briga di togliere la grande roccia in mezzo alla strada. Alcuni mercanti ed altri sudditi molto ricchi passarono da lì e si limitarono a girare attorno alla pietra. Alcuni persino protestarono contro il re dicendo che non manteneva le strade pulite, ma nessuno di loro provò a muovere la pietra da lì.
Ad un certo punto passò un campagnolo con un grande carico di verdure sulle spalle; avvicinandosi all'immensa roccia poggiò il carico al lato della strada tentando di rimuovere la roccia. Dopo molta fatica e sudore riuscì finalmente a muovere la pietra spostandola al bordo della strada. Tornò indietro a prendere il suo carico e notò che c'era una piccola borsa nel luogo in cui prima stava la pietra.
La borsa conteneva molte monete d'oro e una lettera scritta dal re che diceva che quell'oro era per la persona che avesse rimosso la pietra dalla strada.
Il campagnolo imparò quello che molti di noi neanche comprendono:
"Tutti gli ostacoli sono un'opportunità per migliorare la nostra condizione".

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....La quarta lezione mi fa iflettere tantissimo visto gli ostacoli che sto vivendo ora nel mio cammino..certo forse aiuteranno la nostra condizione ma è talmente dura affrontare quotidianamente certe avversità che spesso t viene la voglia di gettare la spugna e arrendersi..ma non è da me..ho sempre lottato duro per ciò che volevo e per ciò che credevo e anke questa volta nn mi arrenderò!!!...Funny

 
 
 

danzare nella pioggia

Post n°30 pubblicato il 29 Marzo 2009 da funnyblack

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivó per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontó che era affetta da tempo dall'Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva gia da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi: "E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei"?
L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo:
''Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei".
Dovetti trattenere le lacrime... avevo la pelle d'oca e pensai:
"Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita".
Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.

La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.

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C'è sempre un grano di pazzia nell'amore,
così come c'è sempre un grano di logica nella follia.  

                                                                                                       - F.Nietzsche-

Si ama solamente ciò in cui si persegue
qualcosa d'inaccessibile, quel che non si possiede


                                                                              -M.Proust-

Amiamo.. non nelle grandi ma nelle piccole cose
fatte con grande amore.
C'è tanto amore in tutti noi.
Non dobbiamo temere di manifestarlo.

                                                                           -M.T.Di Calcutta-

L'amore non vuole avere, vuole soltanto amare.

                                                                           -H.Hesse-


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È vero saggio chi,
nella sua vecchiezza,
sa risalire il fiume e
guardare le ninfee,
senza pungersi alle spine
dei desideri rimasti sulle rive.
(N.Savaneschi)

 
 
 
 
 
 
 
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L'ALFABETO DELL'AMICO

A ccetta di appoggiarti nelle tue avversità
B aluardo quando sei sul punto di esplodere
C rede e ha fiducia in te
D a il meglio di se quando occorre
È sempre pronto ad ascoltare i tuoi problemi
F esteggia con gioia le tue vittorie
G rida quando non lo ascolti
H a il coraggio di dirti ciò che è necessario ascoltare
I nfluenza costruttivamente la tua vita
L oda le tue capacità e parla bene di te
M antiene e coltiva l'amicizia nel bene e nel male
N on ti giudica mai
O ffre il suo appoggio incondizionato
P erdona sempre i tuoi errori
Q uando occorre appoggia i tuoi sogni
R icorda e apprezza ciò che sei per lui
S i rallegra dei tuoi successi e si dispiace per i
   tuoi insuccessi anche se ti aveva messo in guardia
T i accetta come sei e ti fa sorridere nei momenti difficili
U tilizza le sue migliori risorse per appoggiarti
V uole il meglio per te
Z ittisce chi ti critica

 
 
 
 
 

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