tanto per parlare

Piacere e disperazione: fra Sandokan e Gia

Ma perché sono sempre così infelice…stare con lui è un cocktail  micidiale di piacere e disperazione, come diceva riferendolo a se un mio “carissimo” amico malesiano.

Lui…il malesiano…ma quanto ha potuto farmi soffrire…è strano come sia stata per anni immune alle pene d’amore per poi, provarle tutte insieme nell’ultimo anno.

Sono sempre andata controcorrente…negli anni in cui tutte le “bimbe” soffrono per amore, io, invece, vivevo nella bambagia della stabilità sentimentale. E adesso che dovrei avere i mezzi per crearmela, questa stabilità, vivo la situazione più caotica, insensata, senza futuro, incosciente, della mia vita.

Sono controcorrente in tutto a ben vedere…nelle scelte alimentari per esempio(sono vegetariana).

Nella scelta dei vestiti e del lavoro (ma questo è un capitolo a parte).

Sono controcorrente…e questo mi autorizza a vivere relazioni socialmente sbagliate e a soffrire e lagnarmi come una quindicenne!

Il malesiano è stato il più grosso errore della mia vita. Sin da subito ho saputo che non era per me, ma mi trovavo in un periodo in cui, finita per mio volere, dopo quasi dieci anni, la storia più importante della mia vita, non avevo nessuna intenzione di scegliere un uomo per la sua affidabilità o in funzione di un possibile matrimonio. La storia con Sandokan iniziò con un suo serratissimo e sensualissimo corteggiamento, meritevole premessa dei momenti di fuoco che avremmo passato; con lui ho fatto il sesso più bello della mia vita…in questo era davvero insuperabile…e se per me, col tempo, diventava sempre meno sesso, per lui rimanevo soltanto la panterona dagli occhi di cerbiatta da confinare al letto.

Concludendo, una sera gli dissi che mi stavo innamorando e lui rispose che anche lui era profondamente innamorato ovviamente della sua ex!!!

Insomma, le parole che usò non furono esattamente queste, ma il succo del discorso SI!!!!!

Nei giorni a seguire venne fuori a tinte forti un atteggiamento che, nell’ultimo periodo, faceva capolino da dentro me…il solito maledettissimo atteggiamento che mi impedisce di vivermi una semplice avventura per quello che è.

Non sono fatta per le avventure, non lo sono mai stata, ma siccome credo fermamente che nella vita bisogna provare di tutto, mi sono “costretta” dietro suggerimento della mia gemella spirito-guida a buttarmi e vivermi (anche per tagliare definitivamente il filo di una storia che sembrava non voler finire) una bella favola di sesso ed emozioni.

Ma la mia indole un po’ all’antica vedeva questo “sesso ed emozioni” come una bella scatola che però, una volta aperta, non conteneva niente.

E visto che, con la storia della ex, avevo appurato che la scatola non avrebbe mai potuto contenere niente, ho deciso che doveva finire lì.

Ho chiuso con il malesiano, in realtà, prima ancora che sapessi dell’ex…EMOTIVAVENTE AVEVO CHIUSO CON LUI UN PAIO DI GIORNI DOPO AVER FATTO L’AMORE, PER LA PRIMA VOLTA CON GIA. Più che  d’amore, la prima volta si trattò di sesso…una sorta di squallido festino in cui, io e due amiche, trascinammo i tre ragazzi con cui volevamo levarci il capriccio.

Da mesi, da quando avevo visto per la prima volta Gia, vivevo una sorta di ossessione…”un capricco, vedrai - dicevo sicura alla mia amica - lascia che me lo porti a letto e non ci penserò più.”

Come per il malesiano così non fu…ma per di più Già, catturò completamente la mia attenzione e non certo con il sesso, che quella sera, a dire il vero, fu un completo disastro!!!

Mi trovavo a pensare a lui, continuamente…da allora, non feci più l’amore con nessuno, ne con l’ex, ne con Sandokan, ne con nessun altro.

Aspettavo lui, fedelissima, come una sposa che ha il marito in guerra…

La seconda volta arrivò dopo un mese…lui fu più tenero. Io più felice.

Fra di noi fino ad allora solo tante tenerezze…mano nella mano ogni giorno e il tentativo di lasciarci che falliva sempre. 

Così, in tutta sincerità, il distacco dal malesiano fu meno doloroso di quello che poteva essere…e addirittura delle volte mi sono chiesta se non avessi frignato tanto solo per il gusto di farlo, se tutti i sintomi che avevo e che il signor Alberoni definisce innamoramento, in realtà non fossero altro che segni di una forte infatuazione.

Forse il dottor Alberoni dovrebbe rivedere alcune sue teorie, o forse dovrebbe solo scrivere un altro libro e intitolarlo “Infatuazione e innamoramento”, figlio minore di “Innamoramento e amore”.

Grazie al suo libro, infatti, ho capito la differenza fra innamorarsi e amare qualcuno….se scrivesse quest’altro libro, potrei capire la differenza fra innamoramento e infatuazione!