T A K E O F F

Eh già, quest'anno, vuoi per un motivo, vuoi per un altro non siamo ancora stati in grado di raggiungere l'obiettivo e non è poi stato molto differente l'esito del volo di sabato 7 marzo.

(già, scrivo un po' in ritardo ma le cosa da fare per me sono 1000 e non sono nemmeno troppo noto per la mia puntualità!)

Tutti a Padova riuniti, uno dei tanti sabato mattina, diamo un'occhiata ai bollettini meteorologici (sembra un po' un consulto della tavola rotonda di Re Artù...) e conveniamo (quasi) di comune accordo che la destinazione Bolzano è più che volabile; solo qualche perplessità per i sigmet che davano giaccio oltre i 4000ft nella zona alpina dopo una certa ora. Vorrà dire che lo useremo per allungare i Montenegro del dopo-pranzo ;-)

Tre equipaggi per altrettanti aerei: Piper PA28 con tre occupanti tra cui il sottoscritto, un Cessna 172 con due occupanti ed altrettanti nel Cessna 152.

Pronti, partenza, via!

Partono Antonio e Pippo nel C172 e a ruota seguiamo gli amici noi con il Piper (Carlo ai comandi, io all'intrattenimento&navigazione e Antonello con la sua presenza silenziosa oltre ogni aspettativa!). Più tardi partiranno Alessandro (in ritardo!) e Stefano che lo attende a terra.

Le sfiga, sempre in agguato, lancia il suo primo segnale quando a quota 2000ft lasciando l'ATZ di Padova la porta al mio fianco, a bordo del Piper, emette un suono di assestamento poco invitante e si "apre" lasciando chiaramente vedere l'esterno attraverso la fessura creatasi: nessuno si spettina nonostante l'aria che entra, ma un rientro immediato per un check è più che doveroso. Scendiamo, verifichiamo e ripartiamo.

Tutti in volo, raggiunti anche dall'equipaggio mancante, pensiamo ormai solamente al pasto luculliano che ci attende a Bolzano... e invece no!

Alla volta dell'ingresso in Val d'Adige in sorvolo sul Lago di Garda, sentiamo in frequenza il primo equipaggio partito, Antonio e Pippo, che rientrano in direzione Padova!

Che è successo?? Beh, gli amici si sono trovati nel bel mezzo di raffiche a 30kts in piena valle e, tenuto conto che il limite del loro aereo in atterraggio e di 15kts o poco più, sono stati strapazzati per bene a bordo e ben convinti al rientro forzato a casa.

Un giro di comunicazioni radio e dopo 30' siamo tutti nuovamente a Padova curiosi del racconto della disevventura del primo equipaggio.

Il pranzo diventa quindi un panino al salto al solito bar con una scarica di barzellette che quanto meno hanno addolcito la pillola.

il sabato successivo, naturalmente, ci riproveremo e puntualmente (in ritardo) sarà presente anche il report. Speriamo bene sta volta ;-)

Ciao