Racconto a più mani

Post N° 17


-         Beh! Almeno ho sentito la sua voce! Perché non le hai detto che sei già a letto?-         Rimane sempre il mio capo! La stanza d’albergo è sempre la stessa. Come potrebbe essere altrimenti! E’ il luogo dove Uomo Ombroso vive. E per questo che nel corso degli anni l’ha personalizzata, volendo fare di essa il suo Vittoriale. Ed oggi aveva aggiunto un ultimo pezzo del mosaico: un quadro di Sene Parla dove la donna ha interpretato, secondo la sua sensibilità, il Kamasutra. La tecnica è ad olio, i colori pastello: contrastano enormemente con le immagini raffigurate.Ha voluto metterlo sotto al soffitto, per poterlo contemplare e perdersi in esso disteso sul letto.I due divertiti scherzando e sorridendo imitano le posizioni raffigurate nel quadro. Si piacciono. I loro corpi si cercano. Si uniscono. Sembrano due pezzi di un puzzle che combaciano. Sono due corpi colpiti, sensuali, l’emblema di un erotismo che non si piega di fronte a nessuna sorta di limite.Lei è distesa sul letto. Lui con la mano percorre ogni centimetro del suo corpo, come se in mano avesse un pennello e stesse disegnano una nuova figura del quadro. Non sa se la riverrà ancora. Vuole conservare sui suoi polpastrelli il ricordo di quella donna, che mai come nessun’altra gli ha scatenato lo stupore di vedersi eccitato ancor prima di averla spogliata, eccitato ancor prima di averla sfiorata.Lei si lascia accarezzare come una docile pantera indomita che ben sa di essere predatrice e non preda. Ne ha conosciuti molti di uomini ma non era mai stata a letto con nessuno poche ore dopo averlo conosciuto. Questa volta, però, quell’uomo e il mistero che lo avvolgeva avevano fatto sì che la sua mente abbandonasse ogni tipo di remora. Non sa se lo rivedrà ancora. Sa che vuole assaporare tutto di quell’uomo, di quel solo uomo che per la prima volta l’ha fatta sentire una dea.La loro unione viene bruscamente spezzata da forti e ripetuti colpi che provengono dalla porta.