Il sapore del sogno

Post N° 97


Se l'esaurimento nervoso avesse un nome, si chiamerebbe sicuramente Chiara. O meglio, dovrei tradurre il mio delizioso nome in polacco, renderebbe meglio l'idea. Io, almeno, sono onesta quando dico che sono esaurita e nervosa di natura, ma non capisco mai se tutti coloro che avverto colgano davvero la sincerità della mia affermazione. Questo giro di parole per dire che sono stanca e scocciata di dover sempre andare a fare io la spesa, prendere mia sorella a scuola, che potrebbe benissimo tornarsene a piedi, dato che lo facevo anche io quando andavo al liceo. E, intanto le dico sempre che se non mi vede fuori scuola deve aspettarmi o quantomeno guardare a destra e sinistra per assicurarsi che ci sono oppure meglio telefonarmi. E sempre quando io non ho che pochi centesimi nel cellulare che succede ciò che è, appunto, successo stamattina. Imbottigliata nel traffico, col pensiero che mia sorella esce alle 13:10, comincio a innervosirmi e sudare freddo, perchè già so cosa seguirà. Arrivo fuori scuola e mia sorella se n'è tranquillamente andata per conto suo a piedi. La incontro per strada e le ripeto per l'ennesima volta quello che le ripeto ogni volta che succede questo. Ma non so se lei mi prende per il fondoschiena dicendomi si, va bene o proprio non capisce che mi incazzo come una belva quando fa così. Ma per mia madre non succede niente, non succede mai niente se sbaglia la piccola. Sono sempre io più grande che mi devo stare zitta, non è successo niente. E devo fare la spesa, andarla a prendere, portare i pantaloni al sarto, andare alla posta, portere la spesa a casa perchè mia madre deve cucinare e tutto questo traffico permettendo. Non importa se magari studio e vorrei stare più tranquilla la mattina. Quindi cambierò il mio nome in polacco, perchè qui tutte le cameriere sono polacche... beh, tranne la mia che è albanese e quando viene a pulire, pulisce sul pulito, ancora non capisco perchè mia madre si ostini a farla venire e pagarla.Ammazza, ho scritto tutto sto popò di roba? Solo ora mi sto rendendo conto di avervi annoiato col mio racconto: e questo è quello che faccio ogni santa mattina. Ecco perchè il pomeriggio non mi va di impegnarmi a scrivere un post e aggiornare questo blog. In ogni caso, sono giustificata anche perchè la prossima settimana ho un esame e sto cercando di studiare, malgrado quel poco che me ne tiene di ripetere, dato che è un esame vecchio. E mia madre ogni santo pomeriggio viene a sedersi a questo mio pc perchè deve giocare al burraco online e quelle orrende musichette mi danno sui nervi e mi distraggono e se le chiedi di spegnerle, lei le abbassa semplicemente altrimenti non capisce quando arriva il suo turno. Prossimo regalo per lei, un pc portatile così si schiaffa sulla sedia della cucina o sul divano in salotto a giocare. Dimentichiamo tutto e passiamo a qualcosa di piacevole, và. Dunque, sabato prossimo andrò al teatro Verdi di Salerno per lo spettacolo Belli ma poveri diretto da Massimo Ranieri e forse, se troviamo i biglietti, anche per Filumena Marturano della settimana dopo ancora. Questo sabato ancora non so cosa faremo, ma l'importante è che io e Teddo almeno riusciamo a vederci, dato che ci è stato impossibile in questi giorni, o meglio, ha piovuto talmente tanto che non avevamo voglia nemmeno di andare al centro commeriale, al cinema o semplicemente a cena fuori e stranamente la mancanza di entusiasmo era proprio la mia, dato che lui me l'ha chiesto ben due volte, evento più unico che raro. Eh si, anche io ogni tanto, di questi tempi, mi abbandono alla mia indole (quasi invisibile, ma vera) pantofolaia e casalinga. Intanto però sono riuscita ad approfittare di qualche salduccio ed ho comprato una maglia verde da Camomilla ed un jeans (si, un altro) all'Alcott: il vero affare è stato la maglia, dato che costava 70 euri senza sconto, ma me la sono fatta comprare da mamma... beh, a qualcosa servirà pure mia madre!Saluti e baci azzeccosi.La "eloquente" Chiara