Il sapore del sogno

Col naso all'insù


Chissà come mai, da piccoli, non abbiamo mai la lucidità di decidere cosa faremo da grandi, in particolar modo quando ci ritroviamo col diploma in tasca: quale università, strada lavorativa prendere in considerazione. Ovviamente c'è chi, sin da bambino, ha le idee ben chiare e le realizza.Non sono mai stata una persona dalle idee chiare e dalle poche e realizzabili passioni. Appena diplomata m'iscrissi senza entusiasmo a Giurisprudenza, poi sono passata a Lettere Moderne, felice della mia scelta e di aver avuto la meglio su mio padre. Non ho voluto continuare le lingue e solo ora me ne pento amaramente.Rimpiango di non essermi iscritta all'Istituto Interpreti e Traduttori, del mio stesso liceo, che mi avrebbe permesso di laurearmi in poco tempo e poter accedere ai lavori più disparati, dall'hostess all'Interprete. Sarà la mia svogliatezza, il poco entusiasmo che metto nello studio, così noioso e monotono nonostante i tanti argomenti. Mi piace leggere e troppo, amo scrivere, tantissimo, riesco a trasmettere le mie emozioni e la mia fantasia mi ha sempre fatta volare alto. Poi mi capita di pensare ad una valigia, ai soldi che non ho per potermi permettere un viaggio senza chiedere nulla ai miei, odio dover chiedere, specialmente per questioni di orgoglio e realizzazione personale. Penso a quel curriculum che forse non hanno letto e che avrei potuto, ora come ora, camminare tra le nuvole. Penso agli aerei che passano sopra il mio tetto e che non ho avuto mai la fortuna di prendere. Penso ad un viaggio mancato, che non volli fare in occasione dei miei 18 anni. Penso che se potessi tornare indietro cambierei tutto. O niente. Perchè ho l'amore della mia vita.Sono stata fortunatissima a trovare lui, che amo più della vita mia. Ringrazio ogni giorno il Cielo e chi me l'ha mandato, ma non riesco a capire perchè tutte queste malinconie affiorano proprio adesso, che ero così felice nel non ricordarle.Non so cosa fare, ora. Intanto vivo ogni giorno sempre col naso all'insù.