Il sapore del sogno

25 brandelli di me, copiato da Marta


1-    Una calda mattina del 27 giugno 1986, è nato lo splendore che ora vi scrive questo post. Forse è proprio in merito alla mia data di nascita che amo come una matta la calda stagione.2-    Fin da subito, dimostro di essere una completa rompica***: non dormo, non mangio, piango sempre, urlo, corro per tutta la casa non appena acquisto il pieno possesso delle mie facoltà motorie. Nonostante questo, cresco viziata e coccolata dai miei, dai nonni Tommaso e Vilma Maria e da zio Enzo e zio Antonio, i fratelli di mamma non ancora sposati. Vivevamo insieme, noi al terzo piano e i nonni e gli zii al secondo piano dello stesso palazzo. 3-    Il 2 febbraio dell'89, purtroppo, muore improvvisamente nonna Maria: ancora oggi non riusciamo a spiegarci perchè sia morta così giovane e senza avvertire nulla, ma, tra la disperazione di tutti, mia madre dovette farsi forza e portare avanti due case, badare a mio nonno disperato e ancora incredulo, i miei zii che studiavano e lavoravano, mio padre e due bambine piccole piccole. 4-    Comincio l'asilo. E comincia la mia seconda fase di rompic****: ho fatto disperare la mia suora, cara suor Antonietta, perchè non volevo mangiare, ero scontrosa e antipatica, ma sempre intelligentissima. Poi erano più i giorni che facevo filone, perchè mi accompagnava mio nonno con la sua auto azzurra e mi riportava sempre a casa quando mi vedeva piangere, in pratica ogni santo giorno. Non prima però di avermi comprato l'ovetto Kinder e di raccomandarsi con me di dire a mamma "che non ti senti bene, altrimenti sgrida me". Che pazienza quel cristiano! 5-    Mio zio Enzo, un anno dopo la morte di nonna, si laurea in architettura e zio Antonio, che già lavorava privatamente, si sposa con la fidanzata di una vita, Tania. Vanno a vivere nella sua villetta bellissima, che ho sempre amato, e dove ho praticamente trascorso l'infanzia, dato che la zia era l'unica persona con la quale facevo la brava.6-    L'anno dopo si sposa anche mio zio Enzo, con Adriana, e vanno a vivere a casa di lei in campagna, poco lontano dalla mia attuale casa. E un anno dopo, per la gioia di mio nonno, nasce loro il primo nipote maschio, Giulio, attuale bambinone coccoloso di 16 anni alto 1 metro e 90!7-    Dopo due cameriere scappate a causa mia (l'ho detto che nessuno mi sopportava) arriva in casa nostra Gioconda, una ragazza analfabeta sposata e con tre figli maschi. Le voglio subito bene e sarà solo lei a restare per oltre dieci anni a casa mia. Fino a quando cioè non ce l'ha "rubata" una cugina di papà!8-    Le elementari segnano un altro periodo nella mia vita: avevo tre maestre, una delle quali, quella di Italiano, mi incuteva un terrore inimmaginabile. A causa sua, ho portato il pannolino fino a 10 anni. Nonostante questo, la sua è rimasta sempre la mia materia preferita. 9-    Nel 93, precisamente ad agosto, e dopo sei mesi mia madre scopre di essere incinta. Ricordo benissimo tutto: dovevamo partire il giorno dopo per andare al mare e mia madre fece una visita dal ginecologo. Aveva un problema grave, anzi gravissimo, e pensava che l'amenorrea di quel periodo fosse l'inizio della sua fine. Invece la gravidanza l'ha salvata e ad ottobre nacque Gabriella, una bella, bellissima bambina. Attuale cocca di mammà! Dopo tre anni, anche zio Enzo e zia Adriana decidono di avere un'altra bambina e così nasce Vilma Maria, che porta il nome della nonna. Intanto zio Antonio e Zia Tania divorziano, con mio grande, enorme dispiacere.10- Il periodo delle medie è quello che ricodo con difficoltà e senza piacere, forse perchè è un periodo difficile per tutti: il primo ciclo a noi femminucce, la voglia di far parte di un gruppo, di piacere, la smania di crescere e diventare grandi. Delle medie mi è rimasta un'amicizia: una grande amicizia, ora affievolita a causa di un malinteso e difficilmente tornerà quella di prima. Intanto zio Antonio si fidanza con Maria, una studentessa di architettura presentatagli da zio Enzo. La sua attuale moglie.11- I miei decidono democraticamente di iscrivermi alla scuola privata e così finisco dritta dritta al liceo linguistico. Non smetterò mai di ringraziarli, perchè la mia è stata un'ottima scuola. Nella mia classe eravamo 9 ragazzi, uno dei quali diventò il mio migliore amico. Ora ci siamo persi di vista: è stato prima ballerino del San Carlo ed ora è Cabin Crew per la Rayanair.12-  A 17 anni, nel 2003, conosco il mio primo, grande amore, Davide. Il ragazzo che avevo sempre sognato, almeno apparentemente. La nostra storia dura appena un mese, poi lui mi lascia così, senza morivo. Resterà sempre il mio pensiero fisso. 13- Un anno dopo, sempre in attesa che il mio grande amore ritorni da me, conosco Cristian e senza particolare entusiasmo comincio una storia con lui. Guarda caso, comincio ad incontrare Davide spesso, al punto che comincio a nutrire dei dubbi sul mio rapporto con Cristian, che in quel momento rappresentava la mia ancora di certezza, il mio porto sicuro dal male che mi aveva fatto Davide. Dopo vari incontri rubati, gli chiedo di lasciarmi stare.14- Mi diplomo nel 2005 e mi iscrivo senza convinzione a Legge alla Federico II: lascio la facoltà a marzo, dopo il mio primo esame. A settembre mi iscrivo a Lettere Moderne: mi daranno la pensione, perchè ne ho scelta una peggio dell'altra. Questa facoltà però mi piace, unica eccezione sono i 41 esami solo per la triennale. Una grave scoperta caratterizza questo anno: la moglie di zio Antonio, Maria, scopre di avere la mielite, una malattia della famiglia della distrofia muscolare. Fortunatamente si sta curando e, nonostante i malesseri, sta bene, anche se non possono avere figli.15- Vinco con una grande botta di fortuna il bando per il volontario in servizio civile e comincia la mia avventura nel mondo del lavoro (e della pubblica amministrazione) al comune della mia città. Mi affidano all'ufficio Appalti, nella stessa sede dove lavora mio padre come legale e responsabile espropri. Un anno che mi ha cambiato la vita, dico davvero.16- Verso gennaio dello stesso anno, mentre leggo tranquilla alla scrivania nel mio ufficio, vedo che arriva un ragazzo nella stanza di fronte, quella del mio capo: un ragazzo giovane senz'altro, bellissimo, alto, moro e con due grandi occhi scuri. E' il giovanissimo titolare di una ditta che si occupa della manutenzione stradale e idrica della città. Lo battezzai il Bell'Antonio.17- Dopo due anni e mezzo, piena di dubbi, paure, attrazione per un altro ragazzo, lascio Cristian a maggio e mai scelta fu più azzeccata: una storia che mi ha dato molto, ma mi ha tolto altrettanto. In effetti, ora che ci penso, è difficile ricordare le cose buone dopo tante cattiverie! Lui continuò a cercarmi, ad incontrarmi occasionalmente per strada o alle feste. Ma avevo scelto e poi non l'ho mai davvero amato. Solo più in là mi resi conto che cos'è davvero l'amore.18- Le mie attenzioni per il Bell'Antonio vengono ricambiate già da prima e così, a luglio, usciamo insieme per la prima volta, solo noi due. Mi venne a prendere che ero alla festa di cresima di un'amica e mi portò a Casertavecchia. Lì, tra innamorati che si baciavano, atmosfera romantica, grilli e lucciole, non ci fu un bacio, ma conservo tutt'ora un ricordo dolcissimo di quella serata. Dopo pochi giorni, in un'assolato pomeriggio, ci baciammo e da lì cominciarono i guai. Io sapervo che quel ragazzo aveva una fidanzata e non poteva lasciarla per questioni di famiglia (e suppongo anche camorristiche, ma sono solo supposizioni). 19- Continua la mia storia, il mio amore per Antonio e conosco cosa voglia dire amare, ma non poterlo fare liberamente. La nostra è stata una grande passione e metto la mano sul fuoco che anche lui, alla fine, si sia innamorato di me. Mi cerca ancora, ma restano solo sms, parole e niente più. Intanto conosco un ragazzo, un poliziotto, una persona dolcissima e molto tenera. Ma avevo ancora il Bell'Antonio nel cuore e nella testa, nonostante rinnegassi con tutta me stessa quella storia.  20- Verso novembre, alla laurea del mio più caro amico, incontro Taddeo. Anzi, mi viene a prendere lui, perchè io non sapevo con chi andare. Taddeo è molto amico del poliziotto di cui sopra e mi sembra di essere un criceto in una ruota. Comunque, Taddeo non mi colpisce a primo impatto, mi ci vuole un po' per abituarmi alla sua strana parlata e al suo modo di fare che non capivo. Sta di fatto che quella festa fu galeotta.21- Antonio sembrava essere stato accantonato, perchè comincio ad uscire con questo ragazzo, farmacista, una brava persona. Non vi dico la gelosia del nostro Bell'Antonio non appena gli giunse all'orecchio di Taddeo, ma poco m'interessava. Perchè il 23 novembre del 2007, Taddeo mi bacia sotto casa mia e da allora ha inizio la nostra meravigliosa storia d'amore.22- Taddeo è coinvolgente, dolce, passionale, attaccato alla famiglia, buono, ma all'inizio non capivo il suo carattere così timido e lunatico. Solo adesso mi rendo conto di quanto lo abbia giudicato male all'inizio, perchè è uguale a me: divertente, simpatico, scherzoso, giocherellone e coccolone. A differenza che io, essendo femmina, ho sempre qualcosa da rimproverargli, ma sempre con amore. 23- A dicembre 2007 finì il mio servizio civile che, ripeto, ha rivoluzionato la mia vita, mi ha lasciato tanti ricordi, amicizie, esperienze, un amore. Credo che se le cose fossero andate diversamente, non avrei quello che ho ora, la mia ricchezza. 24- Io conosco i suoi, lui conosce i miei ed ecco che io ed il mio amore ci siamo trovati. Amo i suoi genitori come fossero i miei e per mamma e papà, Taddeo è il figlio maschio che non hanno mai avuto. E per le mie sorelle è un fratello, anche rompicacchio spesso e volentieri.25- Abbiamo trascorso il Natale e il Capodanno insieme, una volta da lui, una volta da me e stiamo già pensando ai confetti. Ecco, questa è la mia vita fin'ora e ringrazio mille volte il Cielo per avermi dato tutto questo, con la speranza che ci sia per tutti la mia stessa felicità.